Tim Cup, semifinali da sogno: derby Roma-Lazio e Allegri contro Sarri

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 Dopo il successo della Roma contro il Cesena, in extremis e su rigore, il quadro delle semifinaliste di Coppa Italia è completo. Già definito lo scontro tra Juventus e Napoli, si attendeva la vincente del match dell’Olimpico: sono dunque i giallorossi l’avversario della Lazio (corsara a San Siro, martedì, con l’Inter) nella doppia sfida capitolina; una sfida che, come sempre, tutto sarà fuorché banale.

TUTTI CON TOTTI – Come banale non è mai stato e non è Francesco Totti. Esistono suoi coetanei ed ex colleghi che, per passatempo, giocano a golf o commentano in tv. Lui, no: a pochi mesi dalla candelina numero 41, il simbolo della Roma ancora risolve partite delicate. Come ieri sera, minuto 95: rigore discutibile per fallo di Agliardi su Strootman, sul dischetto si presenta il capitano. Destro da brividi che il portiere del Cesena non respinge per un niente, supplementari scongiurati e semifinale in tasca. Nel momento più complicato, dopo la battuta d’arresto di Genova e la spigolosa gara con i romagnoli, Totti c’è. Come c’era contro l’Australia. Match diversi, emozioni diverse, posta in palio diversa, certo. Ma il comune denominatore resta. Pochi minuti per Totti in questa stagione (668 in 15 presenze), tuttavia di qualità: 3 reti e 6 assist. Non un prepensionato, occhio e croce.

UN MARE DI COPPE – Non c’è solo Totti. Allarghiamo lo sguardo sulle 4 regine della Tim Cup 2016/17: Juventus, Roma, Lazio e Napoli. In rigoroso ordine di albo d’oro: 11 i trofei conquistati dai bianconeri, 9 per i giallorossi, 6 quelli biancocelesti e 5 appannaggio dei partenopei. In tutto la bellezza di 31 titoli in campo, i prossimi 1 marzo e 5 aprile. Dimostrazione definitiva di come la Tim Cup sia tutt’altro che snobbata e di quante emozioni possa ancora regalare nei prossimi e decisivi incroci. Nessuna tra Juve, Roma, Lazio e Napoli vuole mollare l’osso: ci sono nuovi traguardi da tagliare e qualche vendetta da pianificare.

RECORD E RIVINCITE – Sempre in rigoroso ordine di albo d’oro, cominciamo dalla Juventus. I bianconeri restano a caccia della terza coccarda tricolore consecutiva, impresa sino a qui mai riuscita a nessun Club. A quasi ottant’anni dal primo successo in Coppa Italia (1938, doppia sfida al Torino), la Vecchia Signora vuole scrivere un’altra pagina di storia nel suo lungo e ricco libro di vittorie, cui magari aggiungere anche il sesto scudetto di fila – altro target mai centrato da alcuna Società. Alla Roma rimane il sogno dichiarato del decimo acuto nella competizione: ci era andata vicina nel 2013, quando disputò l’ultima finale. Ma la speranza rimase strozzata in gola dal gol di Lulic che diede il trionfo, il più amaro possibile per un tifoso e giocatore giallorosso, alla Lazio. Per questo la semifinale tutta capitolina rappresenta una possibile rivincita per la banda Spalletti.

CONFERME E CONTENTINI – Proprio la Lazio, rinata dalle ceneri di se stessa grazie alla cura imposta da Simone Inzaghi, vuole fare un ulteriore sgambetto all’altra sponda del Tevere per dare continuità a una stagione sin qui vissuta in primo piano. In pochi avrebbero scommesso su una Lazio ai piani alti della Serie A, in pochissimi avrebbero creduto all’ipotesi che Inzaghi arrivasse addirittura a intravedere un trofeo. I biancocelesti sono motivatissimi: Lotito punta alla terza finale degli ultimi 4 anni solari, dopo il successo del 2013 e la sconfitta con la Juve del 2015. Anche il Napoli stringe il mirino su un altro possibile ultimo atto di Tim Cup in poche stagioni. Ma per i partenopei la medaglia ha un rovescio differente: vero che a De Laurentiis piacerebbe conquistare il quarto titolo della sua gestione, tuttavia sotto il Vesuvio si spera in ben altro. Tipo lo scudetto.


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