Di Francesco crede nello scudetto e punta su Schick

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Magic-moment in casa giallorossa. Dopo un’estate trascorsa con i supporters della “Lupa” e gli addetti ai lavori piuttosto scettici sulle scelte di mercato attuate dal d.s. Monchi e dall’intero staff dirigenziale della Roma, ad oggi la situazione appare drasticamente mutata. Gli uomini guidati da Eusebio Di Francesco stazionano al quinto posto in classifica a quota ventisette e con una gara ancora da recuperare. Miglior difesa del torneo con soli sette reti subite, palesando una compattezza nella retroguardia ed un’armoniosità nel gioco che nemmeno i più ottimisti tifosi giallorossi avrebbero ipotizzato alla vigilia. In Champions League, la Roma comanda il gruppo C con otto punti all’attivo, lasciandosi dietro le spalle compagini del calibro di Chelsea e Atletico Madrid. Tutto a gonfie vele, quindi, in attesa di tornare in campo sabato 18 novembre in occasione del derby della Capitale contro la Lazio, altra formazione pimpante e galvanizzata da quest’ottimo avvio di stagione. Nel frattempo, nella giornata di ieri, il Corriere dello Sport ha pubblicato una lunga intervista rilasciata dal tecnico abruzzese Di Francesco, il quale ha parlato degli obiettivi futuri della sua squadra e delle sensazioni che percepisce, trasmesse da un gruppo compatto e motivato. Ecco un estratto delle affermazioni pronunciate dall’ex allenatore del Sassuolo: “Tutto è nato a inizio maggio, poi l’ufficialità alla Roma è arrivata quando ero in un ristorante a Fusignano: un dirigente mi chiama e mi dice che era fatta: ero il nuovo allenatore dei giallorossi. Spalletti dice che mi sono offerto io? Non so se lo abbia detto, ma è falso. Io mi ispiro un po’ a tutti. Mi colpiscono Guardiola e Sarri. Amo chi trasmette il proprio pensiero senza specchiarsi negli avversari. Abbiamo fame, dobbiamo lavorare tanto per essere da scudetto, ci stiamo attrezzando come le rivali. Il Napoli gioca un gran calcio, la Juve è la squadra da battere: noi siamo lì, pronti. Con Dzeko ho avuto una discussione. Dicendo quelle cose dopo lo 0-0 con l’Atletico aveva dimostrato di pensare solo a sé stesso. Poi ci siamo chiariti, ha assimilato e dimostra un gran spirito di squadra: visto che lavoro fa anche senza segnare?”. Una stoccata, poi, arriva nei confronti di Patrik Schick, il quale in settimana ha rilasciato un’intervista non autorizzata ad un magazine ceco “Reporter” in cui parlando di come immaginasse la sua carriera in futuro, ha dichiarato: “Spero di trasferirmi tra qualche anno in un club ancora migliore, dove sarò pagato ancora meglio, è una motivazione che mi ha sempre aiutato tanto. Dove? Non credo di poter andare molto più in alto di così. Ma forse restano un paio di club, diciamo Real Madrid, Barcellona o Manchester United”. Parole che non sono state gradite né dalla società capitolina né tantomeno dai tifosi giallorossi che al momento hanno visto all’opera Schick solamente per una manciata di minuti ,nella quarta giornata di campionato, durante la sfida interna contro il Verona. Per il resto il numero quattordici, ex Samp, è stato alle prese con problemi muscolari che lo hanno messo ko, in ultimo in occasione del match di Champions League, all’Olimpico, con il Chelsea. Schick ha puntato il dito nei confronti del traduttore di tale intervista, scrivendo un post di scuse, poi rimosso, su instagram. Il club certamente prenderà dei provvedimenti nei confronti del calciatore, protagonista di un’uscita poco fortunata. Di Francesco, parlando proprio dell’attaccante ceco, ha spiegato che nei prossimi mesi potremo vederlo in campo, sia nelle vesti di spalla di Dzeko, sia come vice proprio del centravanti bosniaco, oppure trequartista in un 4-3-1-2 che infrangerebbe il dogma del 4-3-3, suo marchio di fabbrica. Per il tecnico abruzzese, il calciatore ceco sa fare cose impressionanti, possedendo mezzi unici. Ora bisogna solo che dimostri di essere da Roma, per poi aggiungere: “Spero di convocarlo per il derby. Convocarlo eh, non scrivete che giocherà subito! Il ruolo? Con me rincorrerà i terzini, vedrete”. Infine una panoramica su due calciatori a cui Di Francesco è particolarmente affezionato, ovvero Defrel e Berardi. Sull’attaccante francese ha affermato: “Defrel si sbloccherà quando troverà il goal”, mentre sul numero venticinque neroverde ha raccontato: “Berardi? Il Sassuolo chiede tanto per lui, in allenamento a me è sempre piaciuto, dà tutto. Ha un carattere particolare, un po’ timido: si vergognava di andare in Nazionale…”


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