Napoli: non hai tradito i settemila tifosi azzurri al Dall’Ara

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di Vincenzo Pepe

L’onda dei settemila tifosi azzurri presenti allo Stadio Dall’Ara non è stata tradita. Un altro 3 a 0 e pratica Bologna chiusa, almeno per quanto riguarda il girone di andata. Cinque vittorie su cinque partite ufficiali, suddivise in due nei preliminari e tre in campionato. 13 reti segnate e solamente due subite tra preliminari di Champions e campionato. Adesso il Napoli può tranquillamente pensare alla prima partita di coppa, in trasferta, a Donetsk contro lo Shakhatar, proprio per la Champions League.

Il primato in classifica, quindi, non è un caso. Il patto stretto tra giocatori, allenatore e presidenza a maggio pian piano sta per essere consacrato sul campo. E anche se il primo posto non è in solitaria, a fare compagnia alla squadra partenopea ci sono anche Inter e Juve, ieri sera si sono potute ammirare le nuove qualità di questo Napoli: sofferenza e cinismo.

Difatti anche la squadra emiliana allenata da un ex della panchina napoletana, Roberto Donadoni, ha creato e non pochi grattacapi alla squadra di Sarri, attenta e fortunata a non soccombere agli attacchi avversari. Il Bologna gioca bene, aggressivo, pressing quasi asfissiante che costringe i giocolieri azzurri a sbagliare anche i passaggi più semplici. Poi Di Francesco & company devono capitolare al primo errore commesso nelle retrovie, perché con quei tre là davanti non c’è assolutamente da scherzare: Callejon, Mertens ed Insigne. Ed è proprio quest’ultimo che propizia il vantaggio azzurro, con un cross, per la testa Callejon, fortunato per l’intervento a vuoto del difensore che doveva contrastarlo.

Passano pochi minuti e c’è il raddoppio da parte del folletto del Belgio, Dries Mertens. Quest’ultimo e per tutto il match aveva ingaggiato un vero e proprio duello con il difensore avversario Hellander. Alla fine lo stesso attaccante partenopeo riesce a soffiare il pallone al proprio marcatore e presentandosi davanti a Mirante lo fulmina con un diagonale che passa sotto le gambe del portiere emiliano.

Infine il terzo gol è firmato da Zielinski. Il centrocampista polacco è subentrato ad un spento Hamsick ed ha segnato la seconda reta consecutiva in questo inizio di campionato. Il Bologna comunque non ha demeritato e, attraverso il suo modo di giocare, si meritava anche di passare in vantaggio ma nulla ha potuto contro questo Napoli. Diventato capace di soffrire e vincere senza giocare come sa. Perché le vittorie degli scudetti passano anche e soprattutto dalle vittorie cosiddette “sporche”.


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