Roma-Napoli: incrocio palpitante e travolgente

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Roma-Napoli sarà la sfida che caratterizzerà il sabato sera. All’Olimpico andranno in scena due squadre in salute e con tanta voglia di sorprendere, due compagini che puntano a vincere facendo leva sul bel gioco e su trame interessanti e travolgenti. Sarà il duello tra Di Francesco e Sarri, due interpreti del 4-3-3, due allenatori che chiedono molto ai propri uomini affinché diano il massimo in campo e assimilino alla perfezione quanto da loro richiesto. I giallorossi giungono a quest’appuntamento con quindici punti all’attivo e soprattutto reduci da quattro vittorie consecutive in campionato e dal trionfo di Baku, in Champions League, contro il Qarabag. Il tecnico abruzzese ,come dichiarato durante la sua ospitata al Festival del Calcio tenutosi a Firenze, non vede l’ora anche di recuperare il match non disputato, causa maltempo, contro la Samp, per avere a disposizione un quadro completo e soprattutto perché a lungo andare quella sfida da disputare potrebbe turbare i pensieri dei suoi uomini, lanciati in classifica e desiderosi di lottare ad armi pari per il titolo di campione d’Italia. Dopo un avvio di stagione non particolarmente esaltante, caratterizzato dalla vittoria poco convincente contro l’Atalanta e dal fragoroso tonfo interno con l’Inter, i giallorossi hanno dato una sterzata affidandosi ad un Dzeko, formato bomber, autore sino ad ora di sette centri in serie A, oltre all’apporto prezioso ed imprescindibile dei vari Nainggolan, De Rossi, Strootman, tutti uomini di sostanza e temperamento. Il tecnico abruzzese, inoltre, potrà far leva da ora in avanti sul recuperato Florenzi, già a segno contro il Milan, sperando di poter annoverare, a breve, tra gli undici titolari, anche Patrick Schick, fiore all’occhiello del mercato estivo della “Lupa”, ma fino a questo momento poco utilizzato per via di un infortunio muscolare. Dall’altra parte i capitolini troveranno un Napoli galvanizzato dai sette successi su sette gare disputate in campionato, leader della classifica con ventuno punti e spinto da una città intera che crede, ora che più che mai, alla concreta possibilità di vincere lo scudetto, dopo ventotto anni d’attesi. Il Napoli di Sarri stupisce per l’efficacia in attacco, dove Mertens sorprende per il suo killer instinct in zona goal, al pari di Insigne e Callejon, alquanto fondamentali. Non a caso gli azzurri annoverino il miglior mordente con venticinque centri realizzati. Rispetto al recente passato, anche la difesa desta un’ottima impressione, con i soli cinque goal al passivo, eguagliando la granitica retroguardia juventina. In questo caso solo l’Inter con tre reti subite e la Roma, per l’appunto, con quattro hanno fatto meglio. La banda partenopea evidenzia un gioco oramai mnemonico, fatto di continue verticalizzazioni e una costante spinta propulsiva lungo le corsie esterne. Anche il presidente De Laurentiis, presente durante il Festival del Calcio di Firenze, non ha lesinato apprezzamenti a Sarri e alle sue geniali idee tattiche, rispondendo altresì in maniera piccata ad Allegri, il quale ha dichiarato che sia molto più facile essere belli che vincenti. Il patron azzurro a questa affermazione ha replicato dicendo che il suo Napoli è sia bello che vincente, lanciando così un chiaro monito per la corsa scudetto. Roma-Napoli si preannuncia un incrocio da brividi, una sfida esaltante e per nulla banale, come avvenuto nella passata stagione quando entrambe le compagini furono corsare in trasferta: nella gara d’andata i giallorossi espugnarono il San Paolo con un perentorio 1-3, tra l’altro proprio dopo una sosta per le nazionali, mentre al ritorno, gli azzurri sbancarono l’Olimpico con il punteggio di 1-2 grazie ad un Mertens superlativo, autore di una doppietta. Sempre guardando alla passata stagione, per Maurizio Sarri quella di sabato sera sarà l’occasione per riscattarsi dopo le ultime sfide non particolarmente fortunate al cospetto di Di Francesco. L’anno scorso il Sassuolo, allora guidato dal tecnico abruzzese, impose due pareggi, sia all’andata che al ritorno, al Napoli, e molto probabilmente furono proprio quei punti persi per strada a favorire, guarda caso, la Roma nell’arrivare al secondo posto, ad un soffio di distanza dagli azzurri terzi, qualificandosi così di diritto all’attuale edizione di Champions League. Corsi e ricorsi storici che però verranno messi da parte dopo il fischio d’inizio, in quanto ogni storia è a sé ed ogni partita racconti una trama diversa, che catturerà l’attenzione di tutti gli appassionati.


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