La Roma a caccia del secondo posto seppur tra tanti rimpianti

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Questa che si sta per concludere, potrebbe essere etichettata come la stagione dei rimpianti da parte della Roma. L’ultima vittoria ottenuta in campionato contro la Juventus, ha sollevato molte domande su ciò che sarebbe potuto essere e non è stato. I giallorossi occupano attualmente il secondo posto in classifica con ottantuno punti all’attivo, ad una lunghezza di distanza dal Napoli terzo e addirittura a quattro dai bianconeri primi. Sabato pomeriggio la banda di Spalletti sarà di scena al Bentegodi al cospetto del Chievo e in caso di vittoria, si accorcerebbe, provvisoriamente, solo di un punto il gap con la Vecchia Signora. È assolutamente ardito parlare di scudetto ma indubbiamente il più probabile accesso diretto alla prossima edizione di Champions League, testimonia la forza e le qualità di un gruppo che avrebbe potuto ottenere traguardi ancor più prestigiosi. I nei di questa stagione sono da ricondurre alla mancanza di ferocia in alcuni passaggi cruciali, soprattutto in campo europeo, ricordando la precoce eliminazione, nell’agosto scorso, nel play off di Champions League ad opera di un Porto non particolarmente irresistibile ed altresì l’uscita di scena negli ottavi di Europa League per mano del Lione, a causa di un secondo tempo disastroso disputato da Salah e compagni nella gara d’andata in terra francese. In coppa Italia, il doppio confronto con la Lazio, ha premiato meritatamente i biancocelesti che hanno mostrato maggior organizzazione di gioco e determinazione soprattutto nella sfida d’andata, in cui i giallorossi subirono un ineccepibile 2-0, così come in campionato la banda di Inzaghi ha dimostrato un’eguale caparbietà, imponendosi con un perentorio 1-3 che chiuse, quasi definitivamente, ogni discorso scudetto per la “Lupa”. A ciò vanno aggiunti il pareggio con il Cagliari nella seconda giornata, la sconfitta con il Torino per 3-1, lo 0-0 di Empoli, il solo punto conquistato nel doppio confronto con l’Atalanta e il ko di Genova con la Samp, passaggi a vuoto che hanno compromesso il cammino della banda di Spalletti verso il titolo. È da sottolineare, altresì, la situazione piuttosto complicata che si è trovata a gestire il tecnico di Certaldo soprattutto per quanto concerne la questione Totti. Lo scarso minutaggio del capitano giallorosso, giunto alla sua ultima stagione con la maglia della Roma, è stato oggetto di discussione e di continui attacchi mediatici da parte di stampa e radio locali. Inoltre anche l’atteggiamento dell’allenatore toscano che ha affermato di lasciare la guida della squadra se non avesse vinto nulla, non ha certo creato un’atmosfera particolarmente serena. Per quanto riguarda il prossimo tecnico della Roma, il d.s. Monchi è già al lavoro per trovare il sostituto di Spalletti. Per adesso l’identikit non è ancora ben chiaro. Salgono le quotazioni di Emery, attuale allenatore del Paris Saint Germain ma molto legato al direttore sportivo giallorosso sin dai tempi del Siviglia. A seguire non sono da escludere le piste con conducano a Paulo Sousa, ai saluti finali con la Fiorentina ed avvistato all’Olimpico domenica sera in occasione della gara contro la Juventus, e Di Francesco, ancora legato contrattualmente con il Sassuolo ma libero di accasarsi presso il club giallorosso se i dirigenti verseranno la clausola rescissoria di 3 milioni di euro. Per adesso la priorità è conquistare il secondo posto, raccogliendo il maggior numero di punti possibili nelle due sfide contro Chievo e Genoa per accedere direttamente in Champions League e solo dopo si progetterà la Roma del futuro, pronta a duellare ad armi pari con la Juventus, per tornare prepotentemente in orbita scudetto.


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