La Roma non arresta la sua marcia. I giallorossi si impongono al “Ciro Vigorito”

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Secondo colpo stagionale in trasferta per la Roma di Eusebio Di Francesco che regola con un rotondo ed ineccepibile 0-4 il malcapitato Benevento. I capitolini dopo il 3-0 inflitto al Verona non fanno sconti all’altra neopromossa, regalando un pomeriggio da incubo ai sanniti. A seguito di questa vittoria, Dzeko e compagni si issano al settimo posto, a quota nove, e con una gara da recuperare, mentre le “streghe” restano inchiodati all’ultimo gradino con zero punti all’attivo. Rispetto alle prime uscite contro Sampdoria, Bologna e Torino, ora appare piuttosto evidente una flessione verso il basso da parte dei ragazzi guidati da Marco Baroni. I ko rimediati contro il Napoli e la Roma, rispettivamente per 6-0 e 0-4, rappresentano debacle pesanti da digerire, in cui è apparsa evidente una differenza abissale tra le prime della classe e la matricola sannita che dovrà cercare punti altrove per iniziare a mettere nel mirino la salvezza, già a partire da domenica prossima quando i campani saranno di scena all’”Ezio Scida” di Crotone. Il Benevento, al momento, detiene numeri negativi sia per quanto riguarda l’attacco, con un solo goal messo a segno, così come il Verona e il Crotone, e sia per la difesa, essendo la peggiore con quattordici centri al passivo. La Roma, invece, si gode lo strepitoso stato di forma di Dzeko, autore della seconda doppietta consecutiva che lo ha portato a toccare quota cinque reti in campionato, e l’utilità tattica di Kolarov, impeccabile in versione uomo-assist. Di certo per valutare concretamente il potenziale e le ambizioni dei capitolini, occorrerà ammirarli al cospetto di compagini di alto rango, ma fino ad ora è stata scongiurata l’eventualità di perdere punti contro le cosiddette piccole. La banda di Di Francesco è attesa dalla gara di sabato alle ore 15 contro l’Udinese, poi di nuovo in Champions con gli azeri del Qarabag, per poi chiudere questo ciclo di partite con la delicata trasferta di “San Siro” con il Milan, dove sarà fondamentale testare il proprio grado di competitività. La sfida del “Ciro Vigorito” mette subito in evidenza la maggiore spinta propulsiva da parte degli ospiti che passano in vantaggio al 22’ con Kolarov che sfugge via sulla corsia di sinistra per poi appoggiare a centro area per Dzeko, il quale approfittando di un’errata disposizione in campo della difesa sannita, non deve far altro che spedire la palla in rete. Qualche minuto più tardi è sempre Dzeko a rendersi pericoloso colpendo il palo. Al 35’ la Roma trova il bis: corre via lungo l’out di destra Bruno Peres, giunge al limite dell’area e scodella la palla al centro, dove Lucioni nel disperato tentativo di anticipare Dzeko, ben appostato, infila il proprio portiere. I padroni di casa, nell’arco della prima frazione, si fanno vedere dalle parti di Alisson solamente con un tiro a giro di Cataldi dal limite dell’area, che termina non distante dallo specchio della porta. Nella ripresa la Roma triplica le marcature al 52’, sempre con Dzeko, il quale riceve palla da Perotti e dal limite lascia partire un tiro ad effetto, indirizzato sul palo più lontano dove Belec non riesce ad intervenire. I sanniti tentano una timida reazione con Coda, il quale a tu per tu con Alisson, spedisce la sfera sopra il montante. Al 74’ giunge il sigillo definitivo sul match, con Kolarov che serve di nuovo un pallone al centro dell’area, dove Venuti nel tentativo di anticipare l’onnipresente Dzeko, spedisce la sfera dietro le spalle di Belec. Seconda autorete di giornata a testimoniare l’affanno da parte della retroguardia delle “streghe” nel contenere la forza d’urto di Dzeko. Nel finale di gara è di nuovo il centravanti bosniaco a rendersi temibile con un bolide dall’interno dell’area che va ad impattarsi con l’incrocio dei pali. Per la Roma si tratta del sesto legno colto dopo cinque giornate di campionato. In zona mista, Eusebio Di Francesco ha commentato così l’incoraggiante successo rimediato al cospetto del Benevento: “Sono contento della prestazione della squadra: siamo riusciti a sviluppare le mie idee di calcio. Qualcosa nella testa dei calciatori è entrato, certo non sono del tutto soddisfatto. Dobbiamo essere più determinati e precisi in certe situazioni perché ci vuole un attimo a riaprire le partite. La rosa è ampia e il turnover è valido, ma questo vale solo quando si vince. E’ fisiologico dover cambiare qualche giocatore, chi ha giocato a calcio lo sa e la società ha allestito una rosa ampia”. Marco Baroni, invece, appare piuttosto rabbuiato dopo il secondo ko dalle dimensioni pesanti dopo appena tre giorni. Queste le sue parole: “All’inizio siamo stati attenti e abbiamo concesso poco alla Roma, creando anche qualche occasione. Dopo il goal siamo calati, ci è tornata in testa qualche paura e questo non deve accadere. Hanno pesato le assenze, anche se non voglio trovare alibi. I goal che abbiamo preso sono anche frutto di giocate dei campioni della Roma, come per esempio Kolarov. I fischi? Ci possono anche stare, non si vive di ricordi. Accettiamo le critiche ed andiamo avanti”.


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