Liverpool ok, Sporting a valanga

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Si è chiusa con l’approdo alla fase a gironi di Champions League da parte del Liverpool, dello Sporting Lisbona, del CSKA Mosca, dello Slavia Praga e del Qarabag, la seconda giornata dedicata alle gare di ritorno del playoff. All’”Anfield Road” i Reds schiacciano i tedeschi dell’Hoffenheim con un rotondo 4-2 che certifica la qualificazione da parte degli uomini guidati da Jurgen Klopp, dopo l’1-2 ottenuto in trasferta. Ad aprire le danze ci pensa Emre Can, al 10’, capitalizzando al meglio un assist da parte di Mane. Al 18’è l’ex romanista Salah a raddoppiare, mentre il tris è firmato, nuovamente, da Emre Can, centrocampista tedesco inseguito insistentemente nelle scorse settimane dalla Juventus, il quale al 21’ appoggia in rete un assist pregevole di Firmino. Al 28’, i tedeschi allenati dal trentenne Nagelsmann, accorciano le distanze con Uth, ma al 63’ il Liverpool firma la quarta rete della serata con Firmino abile ad andare a segno, imbeccato da un assist al bacio da parte di Henderson. Il 4-2 definitivo è siglato da Wagner al 79’. Anche i russi del CSKA Mosca approdano con merito alla fase a gironi dopo aver superato sia all’andata che al ritorno gli svizzeri dello Young Boys. All’”Arena CSKA” termina 2-0 per i padroni di casa grazie alle reti di Schennikov al 45’ e di Dzagoev al 64’. Dalla Repubblica Ceca, invece, a sorridere sono i ciprioti dell’Apoel Nicosia che dopo il 2-0 rifilato all’andata alla banda di Silhavy, inchiodano sullo 0-0 i padroni di casa che nonostante il forcing attuato e le occasioni da rete create non riescono a sfondare il fortino eretto da Rueda e compagni. Prima storica qualificazione in Champions League, invece, per gli azeri del Qarabag che perdono, sì, per 2-1 a Copenhagen ma in virtù dell’1-0 ottenuto otto giorni prima a Baku, entrano di diritto tra le grandi del palcoscenico europeo. Al “Telia Parken” a passare in vantaggio sono i danesi, al 45’, con Santander, per poi essere riagguantati al 63’ dal tocco vincente di Ndlovu. Tre minuti più tardi, al 66’,Pavlovic segna il goal del 2-1 e nonostante un po’ di sofferenza e qualche patema di troppo, i ragazzi allenati da Gurban Gurbanov scrivono una pagina storica ed indimenticabile per il calcio azero. Da Bucarest, invece, occorre segnalare la “manita” rifilata dai portoghesi dello Sporting Lisbona ai danni dello Steaua Bucarest. All’andata finì 0-0, mentre alla “National Arena” non vi è stata storia, con i biancoverdi lusitani apparsi irresistibili al cospetto dei romeni guidati da Dica, vecchia conoscenza del calcio italiano avendo militato nel Catania dal 2008 al 2010. A passare in vantaggio è lo Sporting, al 13’, grazie ad un guizzo di Doumbia, ex calciatore giallorosso. I padroni di casa non si intimoriscono e trovano il pari sette minuti più tardi, al 20’, con Morais. Nella ripresa, invece, il leit-motiv è ben diverso: i portoghesi maramaldeggiano sui resti dello Steaua. Al 60’ Acuna mette la freccia a favore dello Sporting e al 64’ Martins, ben imbeccato da Bruno Fernandes, porta il risultato clamorosamente sull’1-3. Al 75’ c’è gioia anche per Dost che insacca in rete un comodo assist fornitogli da Martins, mentre all’88’ chiude i giochi l’italo-argentino Battaglia che fissa il punteggio sull’1-5, spedendo lo Steaua Bucarest in Europa League.


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