Pari scialbo al San Paolo. Tra Napoli e Dinamo Kiev termina 0-0

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napoliSerata buia e insoddisfacente per la banda di Maurizio Sarri. I partenopei non riescono ad andare oltre ad un pareggio a reti bianche al cospetto degli ucraini della Dinamo Kiev. Con questo punto il Napoli balza al primo posto in classifica del girone B di Champions, a pari merito con il Benfica, entrambe appaiate a quota otto, segue il Besiktas a sette, fanalino di coda è proprio la Dinamo con soli due punti all’attivo e con la certezza di giungere ultima nel raggruppamento. Nella vigilia, gli azzurri avevano la ghiotta opportunità di conquistare una vittoria dal sapore di pass per gli ottavi di finale ed invece i piani sono cambiati a pochi minuti dal fischio d’inizio, quando da Istanbul non sono giunte notizie confortanti per i partenopei. Il Benfica, che era avanti per 0-3 sul Besiktas, si è fatto riagguantare dai turchi che hanno realizzato una miracolosa rimonta. A quel punto vincere o pareggiare, per il Napoli, non avrebbe assolutamente garantito la matematica certezza di qualificazione e probabilmente questo atteggiamento psicologico ha influito negativamente sullo svolgimento della gara. Nella prima frazione sono stati rari i grattacapi procurati dai padroni di casa nei confronti degli avversari. Una chance propizia è passata per i piedi di Insigne, ma il numero ventiquattro azzurro, nel momento di concludere in porta, è scivolato goffamente. Nei primi quarantacinque minuti i ragazzi guidati da Maurizio Sarri sono apparsi abulici, lenti nel possesso palla, poco dinamici e mai convinti in fase di pressing, costruendo nulla di rilevante sul fronte offensivo. Nella ripresa, il leit-motiv non è che cambi radicalmente. A creare i maggiori sussulti dalle parti di Rudko ci pensano Hamsik e Mertens, senza però trovare la gioia del goal. A metà del secondo tempo, il tecnico toscano decide di inserire in campo Gabbiadini al posto di un deludente Insigne, ma tale mossa non porterà la svolta sperata. Nell’ultimo quarto d’ora, addirittura, gli ucraini che per tutto il match hanno mantenuto un atteggiamento attendista, hanno capito che il Napoli fosse in sofferenza fisica e che la stanchezza abbia preso il sopravvento, motivo per cui abbiano creato qualche occasione per tentare il colpaccio al “San Paolo”. Al triplice fischio finale dell’arbitro Hategan, i 35.000 presenti allo stadio hanno risposto con dei fischi di disapprovazione in quanto tutti i tifosi si attendevano una serata magica e trionfale per i colori azzurri, una serata che avrebbe spalancato le porte degli ottavi per i partenopei ed invece il discorso qualificazione è rinviato al prossimo 6 dicembre, a Lisbona, quando il Napoli affronterà il temibile Benfica, pur potendo usufruire di due risultati su tre per guadagnare il passaggio del turno. Ai microfoni dei giornalisti, Marek Hamsik, mostra rammarico per la prestazione offerta dalla squadra. A suo avviso è venuta meno la giusta cattiveria agonistica e il mordente necessario per azzannare l’avversario e conquistare l’intera posta in palio. Indubbiamente la notizia proveniente da Istanbul, con il pareggio in rimonta per 3-3 del Besiktas sul Benfica, ha spento l’ardore che aveva accompagnato i partenopei fino a pochi istanti dal fischio d’inizio, anche se, ora bisognerà spostare l’orizzonte verso l’ultima gara della fase a gironi, da non fallire assolutamente per proseguire il cammino nella massima competizione europea. Anche Maurizio Sarri attribuisce parte di questa prestazione sottotono e opaca a ciò che è avvenuto nell’altro match del gruppo B, con quel pareggio che ha spento le illusioni del Napoli di festeggiare, con una gara d’anticipo, la qualificazione agli ottavi di finale. Il tecnico toscano ammette di non aver visto i suoi ragazzi sciorinare un gioco brillante e propositivo. Dal punto di vista mentale –aggiunge- sono stati fatti dei passi indietro, perché il lasciarsi condizionare così pesantemente dal risultato ottenuto dal Benfica in terra turca, ha palesato limiti per ciò che concerne la personalità di una squadra chiamata ad affrontare prove di maturità. Il pareggio ottenuto in casa al cospetto della Dinamo Kiev, non toglie, comunque, le speranze di giungere primi nel raggruppamento con l’aggiunta di essere consapevoli di scendere in campo al “Da Luz” con la possibilità di far leva su due risultati su tre. Nulla di appagante ma di certo utile per affrontare il Benfica con raziocinio e consapevolezza dei propri mezzi. Sarà, però, imprescindibile cancellare la prestazione insufficiente espressa contro i campioni d’Ucraina, in quanto con tale intensità e dinamicità mostrata si rischia di andare ben poco lontani.


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