Inter e Fiorentina, ultima chiamata per l’orgoglio

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interDura è dura, ma l’Inter ha l’obbligo di provarci. Più con la testa, casomai, che attraverso il gioco. Questo, a grandi linee, il pensiero di molti tifosi nerazzurri a poche ore dalla delicata sfida interna contro la Fiorentina. Dopo la bruciante, ennesima sconfitta europea stagionale, quella che ha sancito la prevedibile e preventivata eliminazione internazionale, Pioli si è dovuto necessariamente adoperare in pochi giorni soprattutto su un punto: la tenuta mentale del gruppo.

Tanto in Israele quanto in altre precedenti occasioni (anche e specialmente con De Boer), l’Inter ha mostrato spesso due facce, qualche volta anche di più. Non soltanto da una gara all’altra, in certe circostanze pure durante lo stesso incontro. Prima di costruire un impianto che funzioni tatticamente, è evidentemente indispensabile che i nerazzurri ritrovino se stessi. E in fretta.

Sì, parecchio in fretta. Perché questa sera c’è la Fiorentina, altra squadra alle prese con crisi di identità saltuarie che la stanno inchiodando a metà classifica (seppur con la partita da recuperare contro il Genoa), quindi già di per sé l’Inter non affronta l’impegno dei più agevoli per ritrovare un po’ di autostima. In più, da qui a Natale la squadra di Pioli avrà in sequenza Napoli, Genoa, Sassuolo e Lazio. Cinque partite in tutto nelle quali dover raccogliere almeno dieci punti: impresa complicata per chiunque in questo momento, figurarsi per l’Inter.

Pioli e i suoi, a ogni buon conto, sanno che al presente sarebbe controproducente guardare la classifica. Le sabbie mobili un po’ anonime nelle quali l’Inter si trova, si superano solamente guardando gara per gara, almeno fino a che società e staff tecnico non avranno la possibilità concreta di pianificare sul medio periodo. Il minimo sindacale, verrebbe da dire, ma sappiamo fin troppo bene come e quanto la stagione nerazzurra sia partita senza bussola e con che percentuali di incertezze varie.

Sulla sponda Viola, come accennato, il momento non è troppo diverso da quello interista. La Fiorentina ha giusto un paio di punti in più dell’Inter (sebbene con la già citata partita da recuperare) e deve lavarsi di dosso le scorie della sconfitta di giovedì al Franchi contro il Paok. Sousa, nonostante la sua proverbiale calma – almeno apparente -, non può sentirsi tranquillo. Perdere a San Siro significherebbe vedersi scavalcati dai nerazzurri, con la prospettiva di affrontare un mese di dicembre molto simile a quello milanese per quel che riguarda il calendario. Per la Viola l’unica differenza sarà il match del prossimo turno contro ciò che resta del Palermo.

Vero è che la Fiorentina, rispetto all’Inter, è stata più continua. Al netto dello scivolone in Europa League, nelle ultime tre gare di campionato Sousa e i suoi hanno messo in cascina sette punti su nove. Certo, affrontando Bologna, Sampdoria ed Empoli. Con il rispetto dovuto, chiaramente, ma non sono le prime tre forze del campionato. Insomma, a conti fatti, Inter-Fiorentina somiglia molto a uno spareggio tra deluse, novanta minuti fondamentali per provare a dare ancora un senso a un campionato nato male.

PROBABILI FORMAZIONI:

Inter (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Ranocchia, Ansaldi; Brozovic, J.Mario, Kondogbia; Candreva, Icardi, Perisic. Allenatore: Stefano Pioli.

Fiorentina (4-2-3-1): Tatarusanu; Salcedo, Rodriguez, Astori, Milic; Badelj, B.Valero; Tello, Ilicic, Bernardeschi; Kalinic. Allenatore: Paulo Sousa.

 


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