Il punto sui recuperi di Juventus, Roma e Milan: pollice in su

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Finalmente lo spezzatino del campionato si è ricomposto. Questa settimana, con i recuperi delle gare di Juventus, Milan e Roma (rispettivamente impegnate contro Crotone, Bologna e Fiorentina), la classifica ha assunto una chiara fisionomia. Senza grosse novità, aggiungiamo, ma almeno è quella che deve essere dopo 23 giornate interamente disputate.

JUVENTUS – Non andiamo in ordine cronologico: come fosse una piramide, partiremo dal vertice più alto. Naturalmente, la Juventus. I campioni d’Italia in carica stanno cominciando a prendere le misure sulle divise della prossima stagione: la matematica è ancora lontana dall’essere una sentenza, ma il sesto scudetto consecutivo – quello che proietterebbe la Juventus direttamente nella leggenda – inizia a essere qualcosa in più che un sogno. Con il secco 2-0 dello Scida, la banda di Allegri mette tra sé e la rivale più prossima (la Roma) un + 7 incoraggiante. Sia per il fatto che, conti alla mano, significa un vantaggio di 2 gare, sia perché il calendario bianconero sarà decisamente più agevole, da qui al 10 marzo, di quello romanista.

Al netto delle Coppe europee, che sottrarranno preziose energie nervose, la Juventus dovrà affrontare Cagliari, Palermo, Empoli e Udinese, prima della delicata ed ennesima sfida al Milan. La Roma, al contrario, nelle prossime 5 gare se la vedrà con Inter e Napoli soprattutto (oltre a Torino, Crotone e Palermo). Di fatto, potrebbe essere manna dal cielo per la Vecchia Signora che, al di là delle polemiche sorte intorno al match vinto contro i Nerazzurri di Pioli, ha per la volta ennesima mostrato solidità, coesione e talento – specie agli obbligati crocevia annuali.

ROMA – Di contro c’è che la Roma tutto fa fuorché stare a guardare. Dopo l’inciampo di Genova e la quasi beffa in Coppa Italia con il Cesena, Spalletti & C. hanno passeggiato sulla Fiorentina (risultato finale 4-0). Una nuova dimostrazione di forza e organizzazione per i Giallorossi che, comunque, nei primi 20′ avevano subìto il perfetto approccio alla gara dei Viola. Poi, però, il cavallo di razza è uscito alla distanza.

Dzeko ha dimostrato ancora di più quanto la cura Spalletti sia stata per lui determinante (32 presenze e 24 reti in stagione, capocannoniere in Serie A con 17 centri e un solo rigore), Naingollan ha saldamente in mano le redini del centrocampo e la difesa (fase difensiva da parte di tutta la squadra inclusa) balla meno, nonostante qualche cronica amnesia. Forse sta tutto qui il distacco dalla Juventus, nei singhiozzi della retroguardia. E se è statisticamente vero che il tricolore lo porta a casa chi subisce meno reti, Spalletti ha in mano la soluzione per accorciare il ritardo e, perché no, tentare l’impresa.

MILAN – Impossibile non parlare anche del Milan, venuto fuori dal Dall’Ara di Bologna con 3 punti più che preziosi, specialmente per il modo rocambolesco con il quale sono maturati. Una gara in qualche modo epica, da ricordare a lungo se non altro per il periodo di vacche magre rossonero: partita vinta a 2′ dalla fine e in 9 contro 11. Basta questo, se poi ci fosse stata anche la proverbiale tempesta, beh, avremmo visto anche qualche lacrima.

Di certo c’è che, come sempre e per onestà, la medaglia ha un paio di facce. Quella che porta buone notizie dice che il secondo gol stagionale di Pasalic (su assist da urlo dell’ottimo Deulofeu, la nota più lieta di Bologna) riporta il Milan sulla linea di galleggiamento dopo 3 sconfitte consecutive; e, soprattutto, permette al Diavolo di restare a 2 punti dalla zona Europa League. Il lato oscuro, però, c’è e si chiama scontro diretto con la Lazio. Sarà una gara quasi da dentro o fuori per il pass continentale, e il Milan ci arriverà con gli uomini più che contati. A Bonaventura out a lungo e Romagnoli più che in forse, si aggiungono le squalifiche di Paletta e Kucka. In pratica, la parte determinante della retroguardia e mezzo centrocampo saranno indisponibili. Montella saprà come e quante pezze mettere: se i rossoneri riusciranno a portare via la posta intera anche contro i biancocelesti… quella sì, sarebbe un’impresa.

 


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