Le passioni dei calciatori: prima le donne ora il gambling

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gigi buffonIn qualsiasi ambiente ci si muova, si finisce per essere attratti dalle abitudini che in esso altri nostri simili hanno. E’ un aspetto della natura umana e si chiama imitazione, che venga praticata per sopravvivenza o per svago è indifferente. Per questo non deve stupire che nel mondo del calcio, a qualsiasi latitudine, la passione per i giochi di carte sia sempre stata motivo di unione fra compagni di squadra. I lunghi ritiri pre-campionato, i viaggi e la clausura delle vigilie in hotel, hanno spesso offerto l’occasione per sfide epiche. Se a questo si aggiungono l’innata competitività dei calciatori, la loro necessità di sentire scorrere l’adrenalina nelle vene e una discreta disponibilità di denaro, il gioco è fatto.

In Italia, per fare un esempio, divennero famose le interminabili partite di poker e di blackjack della Lazio scudettata di Maestrelli o della Roma di Liedholm, negli anni ’70. Leggenda vuole che i giocatori passassero notti insonni nelle stanze d’albergo, con le carte in mano e i contanti ai bordi del letto, per poi scendere serenamente in campo il pomeriggio seguente. Come dimenticare poi la foto che ritrae Bearzot, Pertini, Causio e Zoff, mentre giocano a scopa all’indomani del trionfo al Mundial 1982. Erano altri tempi: oggi tante cose sono cambiate.

Il termine gambling ha sostituito il poco rassicurante sinonimo “gioco d’azzardo” e internet ha permesso di sdoganare tutti i giochi di carte e non, con una capillarità mai vista prima. I calciatori si sono adeguati alla tecnologia, continuando ad essere grandi estimatori del poker; ma anche il blackjack online ha preso sempre più piede tra i professionisti del pallone.

Da Gianluigi Buffon a Francesco Totti, passando per Fabrizio Miccoli, tanti hanno messo da parte guanti e scarpe con i tacchetti per indossare smoking e papillon, prestando il volto al mondo delle carte online oppure alle telecamere dei network televisivi. Alcuni di loro si sono divertiti citando frasi di film legati al blackjack o a scene che lo richiamassero, come “Ventuno vittoria, grande baldoria”, battuta divenuta celebre attraverso il cult movie 21.

Viene da chiedersi cosa cambierà ancora, nel prossimo futuro. Un aspetto sembra certo: l’amore per il blackjack è destinato a crescere.


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