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Il Napoli non è riuscito a chiudere per l´operazione Politano – nella chiusura del calcio mercato di gennaio – ed ora guarda solo al campionato. Domenica c´è il Benevento: prosegue la lotta scudetto con la Juventus. “Mai felice come a Napoli – dice Mertens – voglio restare, e per lo scudetto gioco anche in porta”. Intanto Giaccherini va al Chievo.

 

Niente Ramires e alla fine anche niente Pastore. L´Inter ha chiuso il mercato senza botti, dopo i precedenti arrivi di Lisandro Lopez e Rafinha. Ausilio si difende (“Non c´è mai stata alcuna trattativa per Pastore” dice il ds nerazzurro) ma Spalletti non è stato pienamente accontentato. E l´Inter perde anche Icardi per il match col Crotone.

 

Doppio stop per infortunio in casa Juventus: ai box sia Bernardeschi sia Douglas Costa. E Allegri – anche considerando l´indisponibilità di Cuadrado – è in emergenza, aspettando il Sassuolo. Juve che accoglie il giovane Leandro Fernandes sul mercato. Sul fronte Roma, partenza di Moreno alla Real Sociedad, arriva Jonathan Silva dallo Sporting Lisbona.

 

Babacar al Sassuolo, Falcinelli alla Fiorentina. I viola cedono Sanchez all´Espanyol. E poi le cessioni del Verona: Pazzini al Levante in Spagna, Bessa passa al Genoa. Queste alcune delle novità delle ultime ore di mercato. Il coreano Han – da Perugia – rientra al Cagliari. Il Bologna si tiene Donsah e – dopo l´arrivo di Orsolini – preleva Simone Romagnoli dall´Empoli. Puggioni al Benevento, Belec alla Sampdoria.

 

Tutti scontenti, o quasi, dopo il pareggio di ieri sera (0-0) tra Milan e Lazio in Coppa Italia. “Calhanoglu è disperato per il gol fallito” ammette Gattuso. “Avremmo meritato di vincere” sostiene Inzaghi. Intanto chiarimento a fine gara tra Cutrone e lo stesso tecnico della Lazio, dopo il gol (viziato da un tocco di braccio) di domenica scorsa nella gara di campionato.

 

Torna l´Eurolega di basket. Stasera alle 19 la sfida tra Barcellona ed Olimpia Milano. Intanto ieri sera in Champions League doppia affermazione per Avellino e Venezia, in Eurocup sorride Trento ma perde Torino. Serata positiva nella pallavolo: Lube Civitanova e Perugia vincono, in Champions, contro Fenerbahce e Roeselare.

 

Allenamento pomeridiano per il Napoli a Castelvolturno.

Gli azzurri preparano il match contro il Benevento di domenica alle ore 20,45 per il posticipo della 23esima giornata di Serie A.

La squadra ha svolto una prima fase di attivazione col pallone. Di seguito partitina a campo ridotto e chiusura con seduta tecnico tattica.

Domani allenamento pomeridiano.

Fonte: sscnapoli.it

 

Domenica sera, alle 20:45, il Napoli sarà di scena a Benevento, per il derby contro i sanniti.

Finora, sono tre i match in cui le squadre si sono affrontate: oltre alla gara d’andata, c’è la doppia sfida della stagione 2004/2005, quando entrambe militavano in Serie C1, nel girone B.

10 i gol realizzati dal Napoli, mentre il Benevento non è mai andato a segno. Il primo incrocio risale al 7 novembre 2004, quando gli azzurri si imposero per 2-0, grazie ai gol di Varricchio e Mora.

Il match di ritorno, giocato il 13 marzo 2005, si concluse con il medesimo punteggio, in virtù delle reti di Pià e del “Pampa” Sosa.

Infine, c’è il 6-0 dello scorso 17 settembre, con le reti di Allan, Insigne, Callejon e la tripletta di Mertens (due gol su calcio di rigore).

 

E’ Roberto Fabbricini, segretario generale del Coni, il commissario straordinario della Figc dopo la mancata elezione del presidente federale.

Alessandro Costacurta e Angelo Clarizia sono i due subcomissari della Figc che lo affiancheranno in questa avventura. I tre sono stati nominati dalla giunta esecutiva del Coni.

 

Infortunatosi nel match contro il Napoli, l’esterno del Bologna, Simone Verdi dovrà stare fuori per circa un mese.

Verdi, cercato a lungo proprio dagli azzurri, ha rimediato una lesione al bicipite femorale sinistro. Ecco il comunicato del club felsineo:

“Gli ulteriori esami cui è stato sottoposto Simone Verdi hanno confermato una lesione al bicipite femorale sinistro. I tempi di recupero previsti sono di circa 30 giorni”.

 

Nel salotto pomeridiano di Sky Sport, condotto da Sara Benci si è commentato il non calciomercato italiano di gennaio.

Napoli: non ha potuto prendere quello che avrebbe voluto perché in un caso, Verdi c’è stato il ‘no’ incomprensibile di un calciatore che avrebbe dovuto mettersi in gioco. In un altro caso, Politano, il Sassuolo ha fatto muro nonostante la cifra golosa.

Inter: ha una proprietà invisibile e disinteressata al punto che non viene in Italia da più di un anno. Il no dell’Inter agli acquisti è un ‘Vorrei ma non posso e non vogliono’.

Roma: è solo un non mercato perché vorrei vedere ma non riesco.

 

Mario De Rossi, avvocato che ha assistito Innocentin nella trattativa Younes-Napoli, è intervenuto a Radio CRC.

 

L’avvocato ha voluto chiarire la questione sul ritorno in Olanda di Younes: “Younes deluso? Tutto falso, è solo un modo per buttare fango sul Napoli. Nessun rinnovo con l’Ajax, ha firmato col club azzurro. Nelle trattative ci sono delle variabili che sfuggono al nostro controllo come nel caso di Younes e queste variabili hanno impedito l’arrivo del calciatore a gennaio. Il ragazzo ha avuto dei problemi familiari ed ha chiesto alle due società coinvolte di posticipare il trasferimento a giugno, ma non mi sento di colpevolizzare Giuntoli. Non conosco le altre trattative, ma Giuntoli ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità e poi se Verdi, Politano o Younes non arrivano non si può imputare nulla al Napoli.

Younes deluso da Napoli? Non conosco i retroscena dell’affare Verdi o Politano e non mi esprimo perché sarei irrispettoso nei confronti di chi ha portato avanti la trattativa, ma chi dice che Younes è stato deluso da Napoli dice il falso. E’ una dichiarazione infondata perché Younes ha avuto i brividi al San Paolo e chi dice certe cose vuole solo buttare fango sul Napoli. Che io sappia Younes non ha mai parlato con Giaccherini che tra l’altro non era aggregato al gruppo. Voglio assolutamente dire che Younes è stato trattato benissimo a Napoli e non è rimasto affatto traumatizzato dalla città, da Castelvolturno o dal San Paolo, anzi. Inviterei gli operatori di mercato che non conoscono i fatti a non rilasciare certe dichiarazioni che sono ingenerose anche nei confronti dell’ambiente.

Younes è ad Amsterdam per stare vicino al nonno, ma credo che già da domani si aggregherà all’Ajax. Il ragazzo ha firmato col Napoli e dal 1 luglio del 2018 sarà un calciatore del Napoli per cui firmare un rinnovo con l’Ajax sarebbe un atto nullo dal punto di vista legale. Ho letto tante falsità, che Younes sarà girato al Sassuolo, di un inserimento dello Swansea, ma non è nulla di vero”.

 

La vicenda Younes non è chiara a nessuno.

Stride moltissimo la dichiarazione di Vacareggi a Radio Marte (LEGGI QUI) con quanto dichiarato da . Younes tempo fa.

Il calciatore avrebbe detto che la città e i tifosi si avvicinano alle sue origini libanesi e che si sarebbe trovato sicuramente bene (LEGGI QUI).

 

Nel Napoli c’è il suo ex compagno di squadra, Milik e, molto probabilmente avrà chiesto informazioni a lui prima di scegliere e volere a tutti i costi la maglia azzurra.

Da più parti di parla, inoltre di un accordo totale per la durata di 5 anni già fatto con il Napoli.

Insomma Le parole dette da Valcareggi suonano strane ma la verità si saprà solo più in là.

 

Maria Josè Callejon, attaccante del Napoli, è intervenuto in esclusiva a Radio Kiss Kiss Napoli.

Il tema principale è stato lo Scudetto, il campionato ma poi anche un pensiero al calciomercato.

Queste le sue parole: “Il mercato è così, ci sono i nomi sempre e tanti. Politano non è arrivato ma noi restiamo forti così. Possiamo vincere lo Scudetto ache senza il suo arrivo.

Scudetto? Ci crediamo, manca ancora molto. Siamo primi in classifica e dobbiamo lavorare e allenarci fino alla fine come stiamo facendo e il buono arriverà sicuro. Abbiamo giocato con pazienza e tranqullità col Bologna e la vittoria è arrivata. Lavoriamo bene e ogni domenica si vede in campo.

Benevento? Non è facile, anzi. Loro sono ultimi e hanno poche opportunità per salire dalla zona rossa, noi vogliamo restare primi. Non sottovalutiamo la gara.
Atalanta? Andare lì non era facile, sono forti e ci hanno sempre messo in difficoltà ma vincere ci ha dato carica e come ha detto Mertens ci fa credere ancora di più nel sogno.

Vogliamo mantenere il Napoli primo in classifica ma dobbiare restare tranquilli perchè mancano molte partite difficili. Samo primi e ce lo meritiamo per ciò che stiamo facendo. Ci sono partite con molta pressione dove corri molto ma dobbiamo restare calmi e prendere i punti che ci servono.

Juventus? Speriamo di arrivare davanti alla Juventus quando andremo a Torino. Dobbiamo lavorare come stiamo facendo, siamo una squadra forte e ce la possiamo fare.
Sarri e lo staff ci hanno dato molta fiducia e come giochiamo dobbiamo ringraziare loro e noi stessi.

Milik e Ghoulam? Stanno bene, arrivano da un infortunio grave ma sono felici di stare con noi, speriamo di vederli presto in campo.

Gruppo unito? Si, siamo felici per quello che facciamo, del nostro lavoro che ci piace molto, siamo giovani con qualche pezzo veterano ma siamo felici. Siamo così e vogliamo restare così.
Non solo noi che abbiamo giocato al Real Madrid siamo forti, anche gli altri che non hanno giocato.

Mertens? Per noi è fondamentale e ci da gol e punti. Ci fa giocare molto e se lui è felice lo siamo tutti noi.
Nazionale? Ora sto lavorando pe ril Napoli poi se arriva la chiamata per il Mondiale sarei felice.

Festa Scudetto? Immagino la felicità della città, parliamo spesso ma mancano tante gare difficili meglio pensare ad ogni partita, dobbiamo stare calmi e continuare così.
Fase difensiva migliorata? Non difendono solo il portiere e i difensori, i primi a difensere sono i centrocampisti e se corrono loro corriamo anche noi”.

 

Il gennaio del Napoli è stato all’insegna di molte trattative, ma nessun acquisto. Per compiere l’impresa scudetto Maurizio Sarri dovrà quindi fare conto sulla rosa già in essere, in particolare in attacco, il reparto dove è stato cercato un rinforzo con maggior insistenza.

Intervistato da Il Mattino, tuttavia, Dries Mertens sembra essere carico a sufficienza per non far aver rimpianti a tifosi e allenatore: “Il gol di Bergamo è stata una specie di liberazione, anche io non ce la facevo più a sentirmi dire che erano passate tante domeniche senza una mia rete – ha detto il belga – In quel tiro ho messo tanta rabbia. La vittoria contro l’Atalanta è stata molto importante, ci ha dato un’energia particolare: alla fine ci siamo detti che è questa la strada da seguire. Segnare più di Higuain? Sarebbe bello, ma anche più di Dzeko, Icardi, Immobile…”.

E a proposito di Higuain, la Juventus resta un tormentone “Se è più importante vincere o giocare bene? Noi sappiamo farlo solo attraverso il nostro gioco che è il riflesso delle idee di Sarri, che in questa squadra ha messo il suo Dna. Comunque non mi interessa giocare prima o dopo di loro, guardiamo solo a noi stessi. Chiellini è il difensore più forte che abbia incontrato, a volte sembra preveda la mossa che farai”.

La stima verso Sarri è incondizionata, al punto che…: “A noi attaccanti non ci pesa difendere, sacrificarci. Qualche volta recuperare una palla a centrocampo è bello quasi come un assist. Io per vincere lo scudetto farei sia il terzino che il portiere, anche se Reina non sarebbe felice…”.

C’è spazio pure per il fair play. Nessuna accusa al Manchester City, sconfitto dallo Shakhtar Donetsk, per l’eliminazione dalla Champions, e solo complimenti per Verdi: “Se siamo fuori dalla Champions è anche per colpa della sfortuna. Con lo Shakhtar alla prima giornata abbiamo sfiorato tante volte il 2-2, se non avessimo perso in Ucraina alla prima giornata, il turno lo avremmo passato noi. I rimpianti sono tanti. Europa League? È una sciocchezza dire che pensiamo solo al campionato. Vogliamo andare avanti anche in Europa League, ma il Lipsia è forte. Verdi: Ha scelto così, penso che abbia un gran futuro davanti. Magari lo vedremo qui in estate…”.

Sul proprio futuro Mertens sembra avere meno certezze. La clausola rescissoria sul proprio contratto è bassa, ma non è il momento di pensarci…: “Non so se la mia clausola sia alta o bassa, dipende da come la vedono gli altri. Io in Cina? Ci ho pensato lo scorso anno, è umano. Ma voglio restare ancora qui, sono come un bambino in un negozio di giocattoli. Qui mi sembra di poter vedere esaudito ogni mio desiderio”.

 

 


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