Napoli, Callejon: “Mi sento napoletano”

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IL MATTINO-José Maria Callejon si confida a Il Mattino; ecco quanto dichiarato dall’attaccante spagnolo del Napoli:

BILANCIO – “Sono contento per questi quattro anni trascorsi a Napoli. Adesso parte il quinto: ormai mi sento di casa,mi sento napoletano. Sono felice di stare qui,ho ancora tre annidi contratto e spero di fare bene”.

SCUDETTO – “È un obiettivo che penso abbiamo tutti in testa, ma è difficile perché si trovano squadre complicate da affrontare.Abbiamo cominciato bene e piano piano andremo lontano. Penso che siamo sulla strada giusta:l’anno scorso abbiamo giocato tante partite belle e conquistato tanti punti. Però ancora mancano delle piccole cose che dobbiamo sfruttare meglio e bisogna curare bene i dettagli che fanno la differenza e ti portano a vincere qualcosa. Aspetti da migliorare? Essere più concentrati e attenti a tutte le giocate, sulle palle inattive ad esempio: sono tutte queste cose che ti portano via i punti che alla fine mancano”.

SARRI – “Mi ha migliorato su tutto. Tatticamente tanto perché lui lavora molto su questo ed è stato importante l’aspetto personale perché è un uomo che va sempre dritto, faccia a faccia, e ti dice quello che pensa: questo è apprezzato da me e dagli altri giocatori”.

BENITEZ – “Anche io, come altri calciatori che sono ancora qui, sono arrivato a Napoli per Benitez”.

REAL MADRID – “Il Real Madrid era casa mia, sono andato via dal mio paese che avevo 14 anni e sono rimasto lì sette anni nel settore giovanile e due in prima squadra. Sono stato tanto tempo lì ed è normale che mi manchi”.

REINA – “Per me è un intoccabile al cento per cento. Ha un carattere molto speciale, nello spogliatoio e in campo è un leader: in ogni squadra lo vorrei sempre con me”.

CHAMPIONS LEAGUE – “Il preliminare per noi sarà come una finale, dobbiamo stare attenti, lavorare al massimo e arrivare al cento per cento per passare i preliminari perché queste due partite valgono tanto: vogliamo andare in Champions League e fare ancora bene in Europa. Sono pericolose perché sono le prime due partite e perché rischi di affrontare un avversario difficile. Noi stiamo lavorando bene e siamo fiduciosi perché abbiamo una squadra forte e pensiamo di passare”.

INSIGNE – “È uno dei più forti. Dal giorno che sono arrivato è cresciuto tanto e forse adesso vive il suo momento migliore e ne deve approfittare: siamo contenti di quello che sta facendo e speriamo continui così”.

STACANOVISTA – “È la genetica: devo ringraziare il mio papà per questo fisico. Sono contento di essere così e spero di restarci ancora tanti anni”.

GOAL – “Per la verità preferisco gli assist, mi piace di più far segnare gli altri, però anche se arriva il goal personale è importante. L’anno scorso ho segnato 17 reti, speriamo di arrivare a 20-22. Sarebbe ottimo”.

MERTENS – “Capocannoniere? L’anno scorso ci è andato molto vicino. Penso di sì, ce la può fare: è arrivato bene fisicamente e ha voglia di fare ancora belle cose. Speriamo anche per la nostra gioia che possa vincerla”.

HAMSIK – “Quando lo vedi il primo giorno sembra timido e un po’ chiuso. Appena lo conosci ti accorgi che è un ragazzo con un cuore grandissimo che ti dà tutto. È un capitano, un amico. Come giocatore è fortissimo, ha destro e sinistro, ha praticamente tutto. Per me è uno dei centrocampisti più forti al mondo”.


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