Europa League: vincono Napoli ed Inter. Perde la Lazio. Analisi e commenti.

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“Stiamo facendo dei trattamenti per accelerare il processo e siamo molto contenti dei risultati. Non vedo l’ora di tornare e fare cio’ che amo di piu’ al mondo: giocare a calcio”. Neymar, in un’intervista trasmessa sul canale YouTube “Fui Clear”, scalpita. Fermo dal 23 gennaio per una nuova frattura al quinto metatarso del piede destro, l’attaccante brasiliano punta i quarti di Champions per il rientro, col Psg che ha ipotecato il passaggio del turno dopo il 2-0 all’Old Trafford. Ma l’ex Barça non scorda il campionato. “La gente pensa che sia facile giocare in Francia ma ci sono giocatori di grande fisicita’ e non e’ facile trovare spazi”. Ribadito che “sono felice a Parigi”, Neymar ha speso belle parole su Buffon: “Sono fiero di condividere lo spogliatoio con Buffon. Gli ho promesso che faro’ di tutto per aiutarlo a vincere la Champions. Quando mi sono fatto male, mi ha mandato un messaggio dicendo: ‘Torna presto, ho bisogno di te’. Sono il primo tifoso di Gigi”.

Il Napoli vince e convince in Svizzera, ipotecando il passaggio del turno. Nell’andata dei sedicesimi di finale di Europa League, i partenopei piegano lo Zurigo per 3-1 facendo valere la propria superiorita’ in ogni settore del campo. Ancelotti schiera infatti il miglior undici possibile, privo di un acciaccato Mertens ma con Insigne alla prima da capitano in Europa dopo l’addio di Hamsik. In un caldo Letzigrund Stadion (fin troppo considerando alcuni scontri all’esterno dello stadio e un lancio di accendini al 5′), e’ proprio l’attaccante azzurro a sbloccarla al 12′. Brecher pasticcia con i piedi, Milik scippa il pallone al portiere di casa e serve a porta vuota il numero 24 che non puo’ sbagliare. Il match si mette dunque in discesa per gli ospiti che al 23′ affondano con una bella azione palla al piede in velocita’ per trovare il raddoppio: Malcuit scappa sulla destra e sul suo cross e’ Callejon a trovare l’appuntamento col gol, solamente il secondo stagionale. Lo Zurigo e’ alle corde e gli uomini di Ancelotti – all’esordio in Europa League – certificano il proprio dominio impensierendo gli avversari prima con Zielinski e poi con Milik, fermato dai guantoni di Brecher. Il copione non cambia nella ripresa ed e’ sempre l’estremo difensore degli svizzeri a tenere a galla i suoi, riscattandosi dopo il brutto errore in occasione della rete dell’1-0. Il Napoli e’ travolgente, accompagna l’azione offensiva con tanti giocatori ma Callejon non trova l’angolo nella sua conclusione al 47′. Lo Zurigo, invece, si affaccia dalle parti di Meret al 54′ con Marchesano, inserito nella ripresa da Magnin, senza pero’ centrare lo specchio della porta da fuori area. Nell’ultima mezz’ora il Napoli va a folate e sfiora ripetutamente la rete del 3-0 con Milik e Koulibaly, imperioso nello stacco aereo su corner respinto ancora da Brecher. Ancelotti gestisce le energie in vista del campionato togliendo Allan, Insigne e Ghoulam e regalando minuti preziosi a Diawara, Ounas e Luperto e al 77′ cala il meritato tris con Zielinski, il migliore in campo: il polacco riceve da Callejon, mette a sedere due avversari con una finta e scarica un potente tiro sul primo palo. A rovinare la festa dei partenopei e’ un generoso rigore concesso da Mazic per un tocco di mano di Maksimovic sul colpo di testa di Nef: sul dischetto, all’83’, si presenta un coraggioso Kololli che fredda Meret con un cucchiaio per l’1-3. La rete da’ entusiasmo allo Zurigo che nel recupero rischia di accorciare ulteriormente le distanze: clamorosa la traversa colpita al 90′ da Kryeziu, sulla ribattuta e’ strepitoso Meret nel chiudere la porta a Khelifi. L’ultima occasione della partita e’ poi per Ounas, che pero’ non riesce a siglare il gol del 4-1 a tu per tu con Brecher: l’appuntamento con il ritorno e’ tra sette giorni al San Paolo.

Dopo un inizio settimana travagliato per colpa del “caso Icardi”, prima spodestato della fascia da capitano, poi “ribellatosi” alla trasferta di Vienna, l’Inter si rialza in Europa League contro il Rapid nel segno del suo sostituto Lautaro Martinez. Spalletti punta sulla certezza del nuovo capitano Handanovic e in difesa fa esordire anche in Europa Cedric, a completare un reparto difensivo con Miranda, De Vrij e Asamoah; a centrocampo spazio a Vecino, Borja Valero e Nainggolan, mentre in avanti il tridente e’ formato da Perisic, Politano e Lautaro. Partenza decisa per i nerazzurri, con il portoghese Cedric che impegna Strebinger con un tiro-cross, sulla ribattuta Politano prova il tap in, ma la palla finisce a lato di poco. Con il passare dei minuti la spinta dell’Inter si esaurisce, ma al 38′ Lautaro Martinez non fa rimpiangere Icardi: El Toro si procura un rigore approfittando di una leggerezza del giovane Thurnwald che lo stende in area, e poi lo trasforma battendo forte e centrale. L’ex Racing nel recupero del primo tempo prova a raddoppiare, ma trova sulla sua strada un ottimo Strebinger che d’istinto si oppone. Nella ripresa il Rapid Vienna prova ad alzare il baricentro, ma subisce le ripartenze dell’Inter, pericolosa prima con Politano e poi con Vecino, che anticipa Strebinger di testa, ma non riesce a centrare la rete. Provano a farsi vivi anche i padroni di casa con Ivan, ma non c’e’ nessuno in grado di ribadire in rete il suo tiro-cross, e soprattutto con il neo entrato Knasmullner, che cerca di sorprendere Handanovic sul primo palo, ma il portiere sloveno risponde alla grande. Grande numero di Perisic ad un quarto d’ora dal termine della gara, quando dopo un doppio passo lascia sul posto all’avversario e mette in mezzo un rasoterra al bacio per Nainggolan, che pero’ da facile posizione non inquadra la porta. Ci prova anche Borja Valero nel finale, ma la sua conclusione su cross dell’appena entrato Candreva e’ troppo morbida. La squadra di casa prova l’assalto finale, ma fa solo il solletico alla difesa nerazzurra che si conferma solida. Da rivedere, invece, il centrocampo di Spalletti, privo di idee e invenzioni, ma almeno ordinato.

La Lazio cade in casa per 1-0 contro il Siviglia in occasione dell’andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Allo Stadio Olimpico senza Immobile e Milinkovic-Savic, la squadra di Inzaghi non riesce ad andare in rete contro Kjaer e compagni. La qualificazione resta aperta in vista del match di ritorno al Sanchez-Pizjuan. Il Siviglia non e’ riuscito a segnare in quattro delle sue cinque trasferte contro le avversarie italiane in tutte le competizioni ma al 22′ trova il modo di sfatare il tabu’: Sarabia guida un contropiede e serve una palla perfetta per il tap in sotto porta di Ben Yedder. Le due formazioni si affrontano con un atteggiamento simile: ricerca della ripartenza con piu’ di cinque uomini in proiezione offensiva nel corso delle transizioni. La risposta degli uomini di Simone Inzaghi non si fa attendere: al 27′ Caicedo innesca Marusic a tu per tu con Vaclik: il portiere avversario smorza il tiro dell’esterno e Kjaer salva sulla linea. La difesa biancoceleste soffre e al 38′ rischia di subire il raddoppio: Banega ruba palla a Luis Alberto e lancia Andre’ Silva ma l’ex Milan, davanti a Strakosha, e’ troppo altruista e vanifica una occasione da gol con un passaggio impreciso per Ben Yedder. Al 41′ Inzaghi e’ costretto a spendere il primo cambio a causa di un problema fisico di Luis Alberto. Al suo posto entra Durmisi, ex Betis e in clima derby mentre nella ripresa e’ Parolo a dare forfait con Cataldi in campo. Gestione del match molto severa da parte dell’arbitro che contribuisce a spezzettare il gioco abbassandone il ritmo. Tra la Lazio e’ di Lucas Leiva la prova superlativa nel reparto di centrocampo con il mediano brasiliano che recupera una quantita’ incredibile di palloni. Al 54′ ci prova la Lazio: Caicedo tenta la conclusione dal vertice sinistro dell’area ma il suo tiro si spegne sull’esterno della rete. Problemi fisici della squadra biancoceleste: al 57′ Bastos accusa un risentimento muscolare e Luiz Felipe prende il suo posto. Proprio il nuovo entrato ha una palla importante sugli sviluppi di un calcio piazzato di Cataldi ma il suo tiro e’ alto. Le squadre si allungano e al 65′ il Siviglia e’ pericoloso in ripartenza: Sarabia lancia Escudero ma c’e’ il salvataggio in scivolata di Acerbi che si ripete sul tiro da fuori di Banega sul corner successivo. Ma la serata super di Acerbi non e’ finita come quella negativa di Andre’ Silva: l’ex Sassuolo recupera e si immola sul portoghese da buona posizione. Nel finale si abbassano i ritmi, subentra la stanchezza e il Siviglia: Correa si muove tra le linee e scarica, Lucas Leiva prova a piazzare il destro ma e’ impreciso. E non ha il killer istinct neanche Vazquez che vanifica un contropiede con un dribbling fallito in area al 90′. Si tratta dell’ultima occasione del match dopo i tre minuti di recupero concessi dall’arbitro.

Ecco gli interventi più significativi di Ciccio Graziani nel ‘Microfono Aperto’: SULL’INTER: Ormai tutto quel che succede viene messo in piazza. Non si poteva continuare ad andare avanti così, con tutti i chiacchiericci e discorsi. Il pugno duro ci voleva, da oggi con Marotta si respira un’aria nuova. Finalmente si è capito che per andare avanti nella sua storia, l’Inter doveva avere un comportamento diverso verso i suoi tesserati. Il caso Icardi ha creato turbative incredibili nello spogliatoio. Wanda Nara? Se era la mia compagna e manager non gli avrei mai permesso di fare un’esposizione così mediatica. Con i social la sua figura è diventata imbarazzante, parla non solo di Icardi ma fa ‘invasioni’ a tutto campo. Situazioni che hanno creato un imbarazzo enorme nella società e nello spogliatoio, al punto che all’Inter non ne potevano più. SUL NAPOLI: Meno male c’è il Napoli, vista la strapotenza tecnica della Juve. Rispetto alla stagione scorsa ci sono 8 punti in meno ed è uscita in malo modo dalla Champions, ma sta onorando al meglio il Campionato e ieri ha ottenuto una vittoria limpida. Penso possa essere la stagione giusta per vincere l’Europa League. SULLA JUVE: L’ottavo con l’Atletico? Ostacolo che mette apprensione ma la Juve non può aver timore dell’Atletico. Chi ha paura non va alla guerra. La Juve non ha un gioco spettacolare ma mai come quest’anno ha le potenzialità, la consapevolezza e i numeri per puntare alla coppa. Per me la Champions la vince una tra Juve, Barcellona e City. SULLA ROMA: Ha grandi saltatori di testa e si fa rispettare molto su palle inattive. Zaniolo con il 10? Quella maglia ha una storia e Totti l’ha rappresentata in modo potente. A Roma bisogna ponderare certe scelte, ma con il consenso di Di Francesco si potrebbe darla a quel ragazzino, magari potrebbe essere di grande stimolo per lui. Kolarov? E’ stato bravissimo a chiedere scusa per la sua esternazione e in campo sta onorando la maglia. Quella parte di tifoseria troppo intransigente dovrebbe accogliere le sue scuse, chiudendo questa brutta pagina.

Puntuali come ogni venerdì, ecco i ‘Pagelloni’ del Prof. Enzo Bucchioni: Cari amici buongiorno, secondo voi oggi a chi daremo i voti e le nostre attenzioni, chi saranno i protagonisti dei Pagelloni? Intanto 8 a noi stessi che siamo stati facili profeti in questi mesi seguendo episodio dopo episodio questa grande saga che potremmo intitolare “Quel gran pezzo della Wanda, tutta nuda e tutta carda”, voto 8,5 e ci scuserà l’Ubalda. Professori e profeti, che coppia. Quelli del Vernacoliere, voto 7, hanno fatto subito gli spiritosi. Come si dice da voi saga? Saga. Ecco, non ci casco. Dunque la saga della Wanda con tanti episodi e tanti interpreti oltre alla coppia regina, attori protagonisti anche Marotta, Ausilio, Spalletti, Lautaro e perfino al mitico Moratti una particina gliela abbiamo trovata. Qualcuno avrebbe voluto chiamarla House of strunz, ma ricordava troppo Trapattoni voto 8 che non c’entra nulla. Un altro aveva proposto un pesce di nome Wanda, ma sta storia del pesce ha creato imbarazzo e poi sarebbe stata una fantasia pari a zero, più o meno come quella del titolista anonimo voto 2. Dunque aggiudicato, vada per la saga di Wanda, girata fra piazza del Duomo, la Pinetina e le Caiman. Ovvio. Per la protagonista Wanda Nara, voto 7,5, serve un nome di fantasia da scegliere fra Lavanda gastrica, Wanda amara, Lavanda Nara, Wanda Nera, vista la situazione, e Amanda Nara. Organizzeremo un televoto con una giuria senza qualità. Per Icardi, voto 5, il nome d’arte è già stato trovato, prendiamo in prestito il suo soprannome. In Argentina e non scherzo è la verità, lo chiamano Barra di ferro o per meglio dire Spranga secondo alcune traduzioni letterali. Non chiedete a me ulteriori spiegazioni su questo nomignolo, chi ha capito ha capito e chi non l’ha capito se lo faccia spiegare Il Vernacoliere ha titolato Sprangata l’Inter: ora te la faccio vedere io. Commento di Rocco Siffredi, preferisco la barra di cioccolato. Fra l’altro, prima di venire al nocciolo della storia, ieri era San Valentino e la Lawanda gastrica pare abbia regalato a Barra di ferro un particolare antiruggine da usare tre volte al giorno e tre chilometri di tessuto di cotone bianco con i quali saranno realizzate un milione di fasce da capitano. Lui ha avuto un moto d’orgoglio, per la prima volta nella sua vita le ha regalato un libro, ha scelto gli aforismi di Mark Twain, voto 7. Lei, immediatamente, per questo gesto, lo ha candidato come premio Nobel della Letteratura. Mi sembra il minimo. L’episodio centrale della Saga sarà naturalmente quello relativo alla fascia di capitano. Il titolista anonimo era appena uscito da una Nursery e ha titolato “Sfasciato”, voto 3. State attenti che non prenda freddo. Ma per questo titolo Sfasciato se l’è presa anche l’associazione dei carrozzieri, uno degli Hammer di Icardi è stato appena rimesso a nuovo Francesco Totti, voto 8, ha inviato un tir della sua Biografia Un capitano con una copertina cambiata in Un Ex capitano A Icardi è stato proposto di girare un sequel del film “Capitano mio capitano”, il finale naturalmente sarà cambiato. Avrà anche un nuovo contratto per diventare l’uomo immagine del dentifricio “La pasta del capitano”. Salvini, voto 7, ha inviato una divisa da capitano dei vigili del fuoco . Bruno Vespa, voto 5, sta preparando una puntata speciale di “Wanda a Wanda”, dove la saga sarà presentata in anteprima. Marzullo, voto 4, si è chiesto, sognare un capitano vuol dire che il capitano è un sogno o sognare fa diventare capitani? Intanto Wanda Amara stasera parlerà all’università dell’albicocca di Milano sul tema “Dal Tiki taka al tuca tuca, differenze e similitudini”. Icardi parteciperà al programma c’è posta per te, rivedrà per l’ultima volta la sua fascia da capitano. Sempre Wanda Amara inciderà un disco, farà la cover di Soldi, la canzone vincitrice di Sanremo, dice che come la interpreta lei non ci riesce nessuno. Ma oltre alla fascia di capitano, per Icardi c’è anche il rinnovo del contratto. Lui canterà così la cover di “Per una lira” di Lucio Battisti. A proposito di contratto, ecco un altro motivo del contendere. Marotta, voto 8, è disperato.

Wanda Amara per rinnovare ha posto alcune condizioni tipo Il ritiro pre campionato dovrà essere fatto sull’Isola dei famosi Tutti gli allenamenti saranno ripresi in diretta Instagram Su twitter ogni giorno ogni giocatore posterà dieci foto Al posto dei testi di Coverciano, gli allenamenti si faranno seguendo le indicazioni del Kamasutra E si dovrà giocare rigorosamente a uomo perché Icardi si esprime meglio Infine per andare agli allenamenti sarà obbligatorio usare l’Hammer. Marotta prima di firmare ha deciso di chiedere una relazione costi-benefici al ministro Toninelli voto 3. Nel frattempo sta pensando di prendere Maxi Lopez, voto due, come nuovo attaccante dell’Inter. Costa meno, ma c’è un problema. L’Inter un Toro ce l’ha già e si chiama Lautaro Martinez, voto 7, detto El Toro, appunto. Troppi tori e troppe corna potrebbero essere un problema in più da gestire. Cosa ne pensa Ausilio, voto 7 ? Non si esprime direttamente, altrimenti non sarebbe un ausilio ma un protagonista? Per me voto 1 E Spalletti, voto 5,5 ? Stasera parlerà all’Università del Padule di Fucecchio sul tema “Da Totti a Icardi, Un capitano al giorno me lo levo di torno”. Infine, come l’ha presa Zhang detto Zanghete voto 6,5? Ironia della sorte, ha comprato altri 37 Wanda Store nel mondo e anche questa è vera. Ora li cambierà Maxi Store. E Osho che ne pensa? Medita. Uno che si chiama Ma Rotta vuol dire che Ma Rotta davvero o ma rotto e basta? E che dire di Moratti, voto 7, 5 alla sua storia calcistica? Lui naturalmente sta con Icardi, mai gli avrebbe tolto la fascia di capitano. Ora siamo ancora più convinti che Marotta abbia fatto bene a degradare Maurito. Di fronte al Pianeta Inter e a questa saga, tutto il resto è passato il secondo piano. Da segnalare che la Juventus, voto 8, ha emesso dei bond. Lotito, voto 5, ha commentato: “Bond? James Bond? Io contatterò Montalbano”. Per me 0— Promosso Zaniolo, voto 8, il più giovane italiano ad avere segnato una doppietta in Champions Voto alto, 8, anche per Buffon che ha detto di voler giocare fino a 80 anni, ma non ditelo alla D’Amico, 8,5. Tutto ok anche per il debutto del Var, voto 8 in Champions. Il titolista anonimo si è fatto riconoscere: “Se son Rosetti fioriranno”. Voto 4 E se sono Zamparini? Voto 2, bocciato anche lui. Ha dovuto ricomprare il Palermo dagli inglesi per dieci euro. Il presidente ora lo farà Foschi voto 5. Nome migliore di questo non si poteva trovare, perfetto per l’occasione. Zamparini e Foschi saranno gli interpreti del sequel del film “Attenti a quei due”, interamente girato a Palermo. Purtroppo. Sandro Sabatini, durante il microfono aperto con gli ascoltatori di Sportiva, ha risposto alle domande in diretta degli ascoltatori Su Icardi: “Se la situazione non viene ricomposta ne risente lo stesso calciatore, che si deprezza. Il gesto è stato eclatante ed è piaciuto ai tifosi ma penso che ne vedremo ancora delle belle . Le grane scoppiano in tutte le società, ma in quelle squadre che vincono spesso si risolvono più facilmente.

Su Icardi si è arrivati a un punto esasperante, forse andava aggiustato qualcosa prima. Questa è la prima volta che una moglie fa togliere una fascia da capitano”. Sull’Udinese: “In questo momento non è messa molto bene, ma resterà in Serie A, ma credo che dall’anno prossimo non debba più scherzare col fuoco “. Su Icardi alla Juve: “Si poteva fare lo scorso anno, lo hanno confermato vari protagonisti. Secondo me a oggi non c’è posto per lui in bianconero, perché sarebbe il sostituto di Mandzukic “. Su Spalletti: “Forse si è un po’ offeso quando gli è stato rinfacciato di non far giocare insieme Lautaro e Icardi. Il tecnico non dovrebbe offendersi, perché nelle rotazioni tattiche ci potrebbe essere anche la possibilità di vederli insieme “. Sulla Champions: “Atletico-Juventus sarà gara equilibrata, peccato che si giochi già agli ottavi. Per me è 51%-49% per i bianconeri, ce la possono fare “. Su Handanovic: “Valutando la carriera ci sta che sia lui il capitano, ma Icardi finora è stato un ottimo interprete. Ma in campo non ha sbagliato niente, se mai bisognava togliere il microfono a Wanda”. Su Sanabria: “Mi piaceva già molto da giovane, ora mi piace di più. Se mantiene la giusta personalità potrà fare grandi cose”. Su Mandzukic: “Ha un carattere un po’ particolare, ma è uno di quei giocatori che se sono dalla tua parte è tanta roba ed è un giocatore imprescindibile”. Su Wanda: “Non sono certo che un altro procuratore si sarebbe comportato diversamente. Nella sostanza avrebbe ascoltato l’offerta della Juve e avrebbe chiesto il rinnovo. Il fatto che compaia spesso in TV o sui social crea dei problemi”.

Evaristo Beccalossi, grande ex nerazzurro e oggi collaboratore con le giovanili della FIGC, ai nostri microfoni ha detto la sua sul momento dell’Inter e sui giovani talenti del nostro calcio: Sui giovani: “Ci sono tante promesse. Con l’avvento di Mancini si sta già dando fiducia a un buon gruppo di giovani e questo è un indizio molto importante per il futuro”. Su Zaniolo: “Il CT ha avuto il coraggio di convocarlo quando nessuno sapeva chi fosse, ricordo ancora che in molti criticarono questa sua scelta e invece ha avuto ragione lui. Ci vogliono però prima di tutto le società che diano fiducia ai ragazzi”. Sulla situazione Icardi: “Non vivendo giornalmente le cose ci permettiamo di dare dei giudizi da fuori. Quella è stata un’azione forte e chi ha preso delle decisioni lo ha fatto in maniera chiara. Senza dubbio non è stata una delucidazione presa dalla sera alla mattina. Secondo me meno si parla di questa cosa più i protagonisti si lasciano tranquilli, meglio è. Adesso c’è da pensare all’Europa League e a vincere una partita, poi si parlerà della questione Icardi. Si può dire di tutto, a me è stato insegnato che i problemi vanno tenuti in casa e risolti nello spogliatoio, ma magari c’è qualcuno che ha interesse a far uscire tutto. Quel che deve essere chiaro è che una società seria risolve i problemi a casa sua. Ci sono i professionisti e c’è una linea societaria: la squadra deve pensare alla partita, non alle cose esterne. In campo bisogna solo pensare alla gara e a vincere”.

Tre gol a Zurigo per ritrovare il sorriso lontano da casa e ipotecare gli ottavi di finale di Europa League. Il Napoli in Europa non si è fatto problemi e ha ritrovato il gol di Insigne: “Lorenzo sta migliorando e comincia a ritrovare la continuità di prima – ha commentato Ancelotti -. In attacco abbiamo giocato bene, è mancata la finalizzazione e dobbiamo essere più concreti. Potevamo segnare di più”. Nel finale qualche disattenzione: “Il campo era terribile, così come il pallone dell’Europa League. E’ troppo leggero, diverso con traiettorie strane. Poi il campo di Zurigo era impresentabile”. Con Ghoulam e Malcuit il Napoli ha spinto molto sugli esterni: “Di solito sfrutto Malcuit e la sua strapotenza fisica per attaccare, Hysaj di solito lo tengo più dietro. Cambia poco, ma qualcosa sì”. L’Europa League resta un obiettivo importante in stagione, ma Ancelotti vuole arrivarci tramite il gioco: “La posizione di Insigne e Zielinski è la chiave del nostro gioco, facendoli giostrare tra le righe ci danno tempi di gioco e spazi per attaccare la loro linea difensiva direttamente. Ci aiutano entrambi nel fraseggio”. “Fabian Ruiz deve crescere ancora perché si prende ancora delle pause soprattutto in fase difensiva, va organizzato nel gioco della squadra. Ha grande potenzialità anche se è diverso da Hamsik, non ha la sua regia ma sa giocare in spazi stretti”. Sul rendimento tra casa e trasferta: “Probabilmente in casa siamo più sereni ed efficaci nella realizzazione piuttosto che in trasferta”.

Fonti: Rai Sport.it-RadioSportiva.it-Sportmediaset.com


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