Napoli e Fiorentina da sogno, Inter e Juve da sonno

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Higuain-gol-fiorentinaMaurizio Sarri, allenatore del Napoli, non è tipo da sogni a occhi aperti. Questa mattina, però, risvegliandosi all’ombra del Vesuvio, la mente potrebbe avergli giocato uno scherzetto. Dopo la vittoria di ieri sulla Fiorentina nel big match pomeridiano della Serie A; dopo gli elogi a profusione per la sua squadra, matura e adesso a soli 3 punti dalla vetta (occupata ancora dalla Viola); dopo la certezza che i piedi per terra e il lavoro quotidiano pagano sul lungo periodo. Ecco, dopo tutto questo, Sarri potrebbe aver cominciato a sognare qualcosina. A occhi aperti, con il Vesuvio davanti. Perché una cornice come quella del golfo di Napoli invita a sognare, così come una squadra solida, con un’identità precisa, che pare aver interiorizzato a meraviglia i dettami del tecnico arrivato dalla gavetta.

Lo spot del bel calcio è stato, in tutto e per tutto, Napoli-Fiorentina. Merito dei partenopei, di Insigne e Higuain (12 gol in coppia, 6 a testa e senza rigori). Tanto merito, però, va riconosciuto anche al gruppo di Sousa, sempre in partita fino all’ultimo e sparring partner di grande livello degli azzurri. Solo la cinica concretezza e la solidità tattica del Napoli potevano minare il percorso dei gigliati, ancora leader della classifica e bella realtà attuale. Solo una squadra capace di mettere in ginocchio Juventus, Milan e Lazio (sebbene i 3 Clubs siano alle prese con diversi gradi di difficoltà), segnando 13 reti e subendone soltanto un paio, poteva mettere in ginocchio la creatura semi perfetta plasmata da Paulo Sousa.

Sarri e lo stesso tecnico lusitano, al primo anno alla guida di Napoli e Fiorentina, hanno già compiuto un piccolo miracolo: sono sopravvissuti alle prime, inevitabili critiche quando il loro “giocattolo” ancora non girava a pieno ritmo. Poi, fedeli alla maniacalità del lavoro, hanno zittito i detrattori sino a fargli cambiare idea. Ora i due allenatori strappano applausi, e chissà cosa riserverà loro il futuro. Siamo pronti a scommettere che entrambi, non soltanto Sarri, abbiano già archiviato il sogno per concentrarsi anima e corpo sul prossimo avversario.

Se il pomeriggio calcistico ci ha regalato forti emozioni con la sfida del San Paolo, altrettanto non si può dire del derby d’Italia giocato in notturna sotto le luci abbaglianti di San Siro. Inter e Juventus sono uscite dal campo con un punto a testa, frutto di uno 0-0 abbastanza scialbo. Pochi acuti (traversa di Brozovic per i nerazzurri, palo di Khedira per i bianconeri), tanti dubbi e qualche attenuante per parte. L’Inter ha raccolto appena 2 punti nelle ultime 3 uscite, dopo il filotto iniziale di 5 successi consecutivi che aveva ringalluzzito il popolo della Beneamata. Una difficoltà cronica nel trovare la via della rete (solo 8 centri in altrettante partite) che contagia quello che dovrebbe essere il martello di Thor dell’attacco manciniano: Mauro Icardi, 2 sigilli in 7 gare disputate. L’alibi del Mancio è l’aver avuto a disposizione i nazionali soltanto venerdì, ma è una scusa che vale fino a un certo punto.

Sul fronte Juventino le cose vanno anche peggio: se l’Inter può almeno consolarsi mantenendo il secondo posto in coabitazione – con la Roma, a -1 dalla Fiorentina -, la Vecchia Signora mastica amarissimo. Allegri, nel post partita, è stato chiaro: così lo scudetto resterà una chimera. E ha ragione: in 8 partite la Juventus ha raccolto la miseria di 9 punti, segnando appena 9 gol. Gli alibi sono i soliti, tra infortuni e recuperi dell’ultimo minuto, o il fatto di dover trovare l’amalgama con tante facce nuove (alcune delle quali senza grande esperienza). Va bene, ma a San Siro la Juve era quasi obbligata a vincere, e invece ha condotto la gara un po’ con il freno a mano tirato – discorso a parte andrebbe fatto per Cuadrado, molto mobile e voglioso di recuperare il tempo perduto: chiedere ad Handanovic per conferma.

Insomma: in un campionato (quasi) a testa in giù, con Sassuolo, Torino e Atalanta in zona scudetto, Juve e Milan non lontane dai bassifondi, menomale che ci sono Napoli, Fiorentina e Roma. Aspettando che l’Inter trovi la quadratura del cerchio.

RISULTATI 8° TURNO SERIE A:

Roma-Empoli 3-1, Torino-Milan 1-1 (giocate sabato), Bologna-Palermo 0-1, Napoli-Fiorentina 2-1, Verona-Udinese 1-1, Genoa-Chievo 3-2, Frosinone-Sampdoria 2-0, Atalanta-Carpi 3-0, Sassuolo-Lazio 2-1, Inter-Juventus 0-0

CLASSIFICA:

Fiorentina 18, Roma e Inter 17, Sassuolo, Napoli e Lazio 15, Torino e Atalanta 14, Chievo 12, Sampdoria 11, Palermo, Milan e Genoa 10, Juventus 9, Udinese 8, Empoli e Frosinone 7, Verona e Carpi 5, Bologna 3

PROSSIMO TURNO:

Empoli-Genoa, Carpi-Bologna, Palermo-Inter, Sampdoria-Verona, Milan-Sassuolo, Udinese-Frosinone, Juventus-Atalanta, Lazio-Torino, Fiorentina-Roma, Chievo-Napoli


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