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Già in archivio due votazioni per l´elezione del nuovo presidente della federcalcio. Anche dalla seconda è uscita una fumata nera con Sibilia che ha preso il 40%, Gravina il 36% e Tommasi il 22%. Arbitri e allenatori si sono schierati col numero uno della Lega Pro: se anche nel prossimo scrutinio nessuno dei candidati raggiungerà la metà più uno delle preferenze a quello successivo parteciperanno solo i due più votati per il ballottaggio decisivo.

 

“Spiegami la Var, senza errori la Lazio sarebbe prima”, ha detto oggi Lotito al presidente degli arbitri Nicchi dopo il mancato annullamento del gol di Cutrone in Milan-Lazio. Episodio su cui la procura Figc ha chiesto l´utilizzo della prova tv per valutare, ai fini di un´eventuale squalifica, se la prova e´ ammissibile e successivamente se il tocco e´ volontario. Intanto a Sportiva si lamenta anche il ds del Crotone, Ursino: “In tanti anni di calcio mai visto qualcosa del genere”, ha detto sull´arbitraggio di Tagliavento in Crotone-Cagliari.

 

Vigilia della semifinale di andata di Coppa Italia per Atalanta e Juventus. “Per noi è un obiettivo”, chiarisce Allegri che poi spiega: “Anche se Cuadrado si dovesse operare, restiamo così”. Dall´altra parte Gasperini carica l´ambiente già caldo: ´´Loro sono fortissimi, ma per noi è un´opportunità incredibile´´, dice il tecnico dei bergamaschi.

 

Fisicamente e mentalmente è un momento difficilissimo per la Roma, contestata dai tifosi dopo la sconfitta in casa con la Sampdoria. In attesa di definire il destino di Dzeko brutte notizie da Shick: distrazione al retto femorale, probabili due settimane di stop, il responso degli esami strumentali per l´attaccante ceco.

 

L´Inter a secco di vittorie da 9 gare è alla ricerca di se stessa, e di rinforzi negli ultimi giorni di mercato. L´obiettivo numero uno è Javier Pastore. “Ci ho parlato – ha detto l´allenatore del Psg, Emery – Per me e per la squadra è meglio che rimanga qui, gli ho detto che vorrei che restasse; poi dipende da quello che pensa lui”.

 

Nessun candidato raggiunge la metà + 1 dei voti a favore. Tommasi, terzo, è fuori dai giochi.

Termina l’avventura per Damiano Tommasi da candidato alla presidenza della Federazione Italiana Giuoco Calcio. L’ex centrocampista della Roma, alla terza votazione è l’ultimo con il 20,79% ed è tagliato fuori dai giochi. Il mancato raggiungimento di un eletto (che doveva avere il 50% + 1 dei voti) farà andare al ballottaggio Cosimo Sibilia e Gabriele Gravina, che in questa terza tornata hanno raggiunto cifre pressochè identiche: 39,42% l’avellinese, 38,36% invece l’ex presidente del Castel di Sangro dei miracoli.

 

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha risposto con una battuta ai giornalisti che gli chiedevano dell’arrivo del sassolese.

All’hotel Hilton di Fiumicino il calcio italiano si è riunito in Assemblea per eleggere il nuovo presidente della Federcalcio, a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato però è inevitabile da parte dei giornalisti carpire qualcosa in tal senso ai presidenti.
Aurelio De Laurentiis, punzecchiato da un giornalista sulla trattativa-Politano ha parlato poco ma quel tanto che basta: “Se è vero che il Napoli prende Politano? Chiedilo a Marotta!”. La lotta Napoli-Juve non è solo in campo per lo Scudetto.

 

Il giovane calciatore del Milan Crutone, ieri, ha siglato il gol decisivo contro la Lazio toccando la palla col gomito.

La Procura della Federcalcio ha chiesto la prova tv per la deviazione col braccio del milanista Patrick Cutrone nel gol dell’1-0 del Milan contro la Lazio. Il giudice sportivo dovrà ora valutare, ai fini di un’eventuale squalifica del giocatore per condotta antisportiva, in primo luogo se la prova e’ ammissibile e successivamente se il tocco e’ volontario.

 

Dopo una settimana di polemiche legate al calendario e all’anticipo del sabato in cui la Juventus ha battuto il Chievo, il Napoli torna a prendersi la vetta del campionato. Gli azzurri hanno battuto 3-1 il Bologna al San Paolo, dopo essere passati in svantaggio al primo minuto: “La reazione veemente ci ha portato al pareggio, il nostro primo tempo è stato di alta pericolosità offensiva, concedendo spazio agli avversari. Nella ripresa abbiamo avuto più ordine e palleggio e meno pericolosità, perché ce n’era meno bisogno”, ha detto al termine della partita il tecnico della capolista, Maurizio Sarri. Dopo il vantaggio di Palacio gli azzurri hanno trovato il pareggio grazie all’autogol di M’Baye. Dopodiché si è scatenato Dries Mertens, autore di una doppietta: “Ha avuto un normalissimo calo fisiologico per un paio di partite. Da un paio di settimane, però, è tornato ai grandi livelli”, ha aggiunto il tecnico toscano sul proprio centravanti.

 

L’attenzione si è spostata poi sul calendario. Il tecnico dei partenopei ha ribadito la sua opinione in merito: “Io parlavo di equità”, ha detto Sarri, che avrebbe voluto che il suo Napoli giocasse almeno contemporaneamente ai bianconeri: “Poi non so se è meglio o peggio. Sarebbe stato più giusto se il rapporto fosse stato di 6 a 3, invece di 9 a 0. La Juventus è una squadra che vince il 90 per cento delle partite”. L’ex allenatore dell’Empoli ha anche parlato di Massimiliano Allegri, con cui ha avuto un botta e risposta a distanza negli ultimi giorni: “Non possiamo paragonarci alla Juventus”, chiarisce. “La loro forza economica è superiore e questa non è un’opinione, visti i sei scudetti di fila e le due finali di Champions raggiunte. Non so se sia merito di Allegri o demerito mio se la Juve sia meglio dal punto di vista comunicativo: forse Allegri è più bravo di me con un microfono in mano”, aggiunge.

Certamente Sarri ha le idee chiare su quale sia la sua ricotta per il successo: “Il mio obiettivo è la bellezza, divertirci e divertire: se questo poi corrisponde a dei risultati fa più piacere, se volessi solo lavorare allora sarei rimasto in banca”. Probabilmente un altro messaggio indirizzato verso Torino, dato che la Juventus ha vinto tre delle ultime cinque gare per 1-0.

L’ultima stoccata alla Juventus è sul tema arbitri. Incalzato sul calcio di rigore assegnato al Napoli, che ha permesso ai partenopei di portarsi sul 2-1, Sarri ha detto: “Gli arbitri? Bisognava iniziare a parlarne da ieri. Dal campo sembrava rigore netto, ma io ero a 50 metri dall’azione. Sulla dinamica però non avevo grandi dubbi, perché il braccio dell’avversario ha agganciato il nostro giocatore da dietro”. Ha poi aggiunto: “Io penso che in questo momento della stagione bisogna parlare poco degli arbitri. È un argomento che mi annoia, io preferisco parlare di calcio”.

Infine Sarri ha speso qualche parola sui nuovi acquisti: “Con Younes per adesso ci ho soltanto parlato, non l’ho ancora visto sul campo, ma mi ha dato l’impressione di essere un ragazzo sveglio e con buona personalità. Machach? Oggi non era convocato perché la società non ha ancora deciso se tenerlo in rosa o girarlo in prestito, e se avesse giocato anche un solo minuto non sarebbe più stato trasferibile”, ha ammesso. “Il suo ruolo? Diciamo che come caratteristiche tecnico-tattiche ricorda Hamsik, ha buona gamba e buoni doti tecniche: può giocare sia mezz’ala a centrocampo e sia esterno offensivo, un po’ come sta facendo Zielinski nell’ultimo periodo”. Sul possibile acquisto di Politano, invece, bocca cucita: “Non è giusto parlarne, il ragazzo ha giocato 16 ore fa col Sassuolo”, ha concluso.

 

Dopo il gol decisivo sul campo dell’Atalanta, Dries Mertens si è ripetuto siglando una doppietta determinante per il successo casalingo in rimonta contro il Bologna. Al termine del match giocato al San Paolo, l’attaccante belga del Napoli ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Premium Sport: “Questa partita dovevamo iniziarla bene e invece abbiamo fatto malissimo in avvio. Dopo, però, abbiamo fatto bene, c’è stata una reazione da grande gruppo. Abbiamo iniziato a macinare il nostro gioco. Scudetto? Non dobbiamo guardare alla Juventus, ma solo a noi. Siamo lì, stiamo lavorando: diamo tutto. Non possiamo fare meglio di così e speriamo di continuare in questo modo fino alla fine. Non so se serve qualche attaccante più dal mercato, di sicuro più siamo forti e meglio è. Ogni grande giocatore è sempre il benvenuto, anche oggi dalla panchina c’è stata una grande mano”.

 

 

“Chiedo scusa pubblicamente per il gesto fatto, e’ stato un enorme errore…”. Fabrizio Cacciatore utilizza il profilo Instagram per chiedere scusa per aver lasciato i suoi compagni in nove nella partita persa contro la Juventus per le plateali proteste ai danni dell’arbitro Maresca. Cacciatore, di fronte a una decisione non condivisa, ha fatto più volte il gesto delle manette ricordando Mourinho: “Chiedo scusa ai miei compagni, al mister, alla societa’, ai nostri tifosi e agli amanti del calcio – prosegue Cacciatore – Sicuramente e’ un gesto sbagliato, da non fare, un esempio che un professionista non dovrebbe dare. Mi spiace aver messo in difficolta’ i miei compagni che stavano lottando dal primo all’ultimo minuto…il mio e’ stato uno sfogo impulsivo e come giusto l’ho pagato caro…SCUSATE…”.

 

 


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