Vincono Bologna, Atalanta, Torino ed Inter.

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Il Bologna torna alla vittoria e riaccende le speranze di salvezza. Nel delicato lunch match della parte bassa della classifica Pulgar e Soriano permettono agli emiliani di piegare per 2-0 il Cagliari e mettere pressione a Empoli e Spal, prime squadre fuori dalla zona rossa distanti rispettivamente una e due lunghezze. Al Dall’Ara i sardi ripropongono sostanzialmente la stessa formazione reduce dal successo sull’Inter eccezion fatta per gli squalificati Cigarini e Farago’ rimpiazzati da Bradaric e Padoin, mentre tra i padroni di casa la novita’ nel 4-3-3 e’ rappresentata da Dzemaili dal 1′. Al 6′ il primo squillo della partita e’ per Santander, che sbuca tra due difensori del Cagliari sul cross di Dijks ma viene fermato dalla grande risposta di Cragno. Il duello si ripropone al 17′ quando El Ropero viene lanciato in campo aperto da Dzemaili ma e’ ancora una volta provvidenziale l’uscita del giovane portiere italiano al limite dell’area. Il paraguaiano si fa male alla spalla sinistra nel contatto e al 22′ Mihajlovic e’ costretto alla prima sostituzione: dentro Orsolini. Gli ospiti scaldano i guantoni di Skorupski al 28′ affidandosi al solito Barella: sponda di Pavoletti, il talento rossoblu si inserisce con i tempi giusti ma non angola la sua conclusione. La partita e’ intensa e a sbloccare il risultato e’ un episodio: al 33′ ingenuita’ di Bradaric che allarga in area il gomito sul cross di Soriano e l’arbitro Irrati indica senza esitazioni il dischetto. Dagli undici metri si presenta Pulgar che spiazza Cragno con un preciso rasoterra e regala il meritato vantaggio al Bologna. La risposta del Cagliari non si fa attendere. Al 39′ Barella crossa dalla sinistra, Joao Pedro vola altissimo ma il suo colpo di testa si stampa sulla traversa e la prima frazione si chiude sull’1-0. Nella ripresa Maran manda in campo Despodov al posto di Padoin per affiancare Pavoletti in attacco ma al 50′ e’ Palacio a sfiorare il 2-0 con la sua conclusione che per poco non si infila all’incrocio. Intorno all’ora di gioco salgono in cattedra i due portieri: al 63′ Skorupski e’ miracoloso su Joao Pedro ancora pericoloso di testa, al 66′ e’ Cragno a ipnotizzare Orsolini che calcia centralmente. Senza ormai nulla da perdere, al 70′ il tecnico sardo lancia nella mischia pure Thereau al posto di Bradaric per l’assalto finale ma al 77′ e’ Soriano a chiudere virtualmente i conti anticipando Pisacane e battendo Cragno sul primo palo. Il Bologna controlla senza soffrire sino al triplice fischio: il Cagliari va ko 2-0 e vede assottigliarsi il margine sul terzultimo posto a soli 6 punti. (raisport.it)

L’Inter torna a vincere L’Atalanta sbanca Marassi, rimonta Toro a Frosinone

Inter-Spal

L’Inter non fallisce in casa: batte 2-0 la Spal e si porta a 50 punti a meno uno dal Milan. I nerazzurri faticano con i ferraresi che resistono un tempo agli assalti dei padroni di casa ma poi centrano l’obiettivo in concomitanza con i festeggiamenti per i 111 anni di storia della squadra. Inter e Spal erano chiamate entrambe a riscattarsi dopo le ultime sconfitte contro Cagliari e Sampdoria, e soprattutto a mettere in cascina punti pesanti. I nerazzurri per non farsi distaccare dai ‘cugini’ milanisti in vista del derby di domenica prossima che potrebbe mettere una seria ipoteca sul terzo posto. L’Empoli per allontanarsi dalla zona retrocessione. La partita e’ quindi tesa, nervosa, e nei primi minuti si contano gia’ due ammoniti. Gagliardini per i padroni di casa, Missiroli per gli ospiti. Non succede nulla pero’ fino alla mezz’ora quando Asamoah serve Lautaro che batte Viviano. L’esultanza pero’ dura poco perche’ l’arbitro Calvarese, richiamato dal Var, nota un fallo di mano nello stop dell’attaccante argentino e annulla. Il primo tempo finisce cosi’ a reti inviolate.’Nervi tesi’ all’inizio della ripresa con la partita che non si sblocca e che conta tre ammoniti in 7 minuti: Felipe e Valoti per i ferraresi e Joao Mario per i nerazzurri. Il gol che allontana la crisi interista arriva solo al 70′: assist in area di Lautaro per Politano che di sinistro batte Viviano con la decisiva deviazione di Bonifazi. Il Var conferma il gol. E nove minuti dopo i milanesi raddoppiano: tiro dalla distanza di Cedric, Gagliardini di destro ribadisce in porta. Nel finale i nerazzurri controllano e dichiarano compiuta la missione della vittoria in attesa del derby e degli sviluppi del ‘caso Icardi’.

Frosinone-Torino 

Tre punti che sanno d’Europa. Li ha conquistati il Torino sul terreno del Benito Stirpe di Frosinone contro una squadra che proprio non vuole arrendersi all’eventualità di una retrocessione in Serie B. I ciociari,infatti, hanno messo in difficoltà la formazione di Walter Mazzarri che, solo grazie a una doppietta di Belotti, è riuscita a ribaltare il gol firmato nel finale di primo tempo da Paganini. Fin dalle prime battute il Frosinone fa capire al Torino che non sarà un pomeriggio di assoluta tranquillità: al 7′ Gorico stringe Sirigu a una deviazione in angolo. Il portiere dei granata ci tiene a salvare la lunga imbattibilità e al 24′ si ripete su una conclusione di Paganini, deviando con un gran tuffo in angolo. Al 42′ per il Toro di materializza un incubo, perché il Frosinone va in vantaggio con Paganini che, su angolo dalla destra di Ciano, anticipa tutti e deposita alle spalle di Sirigu il gol dell’1-0. Nella ripresa il Toro torna in campo con un altro piglio: al 5′ Zaza entra in area dalla sinistra, ma il suo tiro viene ribattuto da Sportiello, riprende Rincon e conclude di pochissimo al lato. Il pari arriva all’11’: punizione dalla sinistra di Falque, appena entrato in campo, e incornata di Belotti con il pallone che passa sotto il corpo di Sportiello. Il Toro capisce che deve affondare e continua ad attaccare fino a quando Belotti non concede il bis che vale la vittoria: il centravanti riceve un assist di Aina e rovescia alle spalle di Sportiello. E’ la rete che decide il match, anche se nel finale c’è ancora spazio per una traversa di Falque su punizione e per un’occasione sprecata per un soffio dallo stesso Belotti che si presenta davanti a Sportiello e calcia a lato.

Sampdoria-Atalanta:

 La sfida era una di quelle decisive per lottare alla conquista di un posto in Europa e a vincerla sono stati i bergamaschi dell’Atalanta andati a Genova a conquistarsi i tre punti in palio superando il Genoa per 2 reti a una. Gli orobici salgono così a 44 punti, quinti, mentre i liguri restano noni a 39. La Samp cercava in casa il sorpasso, favorito, sulla carta, dalla statistiche vede i nerazzurri sconfitti 4 volte nelle ultime 5 al Marassi ma i nerazzurri hanno sfatato la cabala contraria. Ed e’ stata proprio l’Atalanta a partire piu’ convinta. La prima vera occasione capita infatti ai nerazzurri con Audero che pero’ manda sul fondo. Al 19′ prima azione pericolosa della squadra di casa: Praet prova il pallonetto alzando pero’ troppo la mira. Verso la fine del primo mtempo le due migliori occasioni, una per parte. La prima dell’Atalanta con Zapata, la seconda della Samp con Linetty di destro deviato da Gollini. Le due squadre vanno quindi negli spogliatoi in parita’. Nella ripresa pressione dell’Atalanta trova finalmente sbocco, grazie al ‘solito’ Zapata: pallone filtrante di Ilicic per il bomber nerazzurro che resiste al raddoppio di marcatura e beffa Audero. La Samp reagisce e al 60′ trova il pareggio su rigore. Trattenuta di Gomez su Ramirez in area e Fabbri fischia l’estrema punizione. Gasperini protesta e viene espulso. Dal dischetto trasforma Quagliarella che si guadagna anche il posto di capocannoniere con 20 gol. Al 79′ il sorpasso: su cross di Ilicic da destra, smanaccia Audero e dal fondo con un sinistro al volo Gosens trova il gol del 2-1 nerazzurro. Ultimo rivido all’89’ con i liguri a un soffio dal pareggio. Su traversone di Murru Ekdal colpisce di testa ma Gollini vola, para e assicura i 3 punti per la Dea.

(Raisport.it)


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