Lazio ai sedicesimi di Europa League. Atalanta e Milan pareggiano

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La serata di Europa League regala un sorriso confortante per la Lazio, unica squadra a punteggio pieno durante questa edizione ed aritmeticamente approdata ai sedicesimi di finale con due turni d’anticipo, una piacevole sorpresa per quanto concerne l’Atalanta, che subisce il pari, nei minuti finali, contro i ciprioti dell’Apollon Limassol, rinviando la matematica qualificazione al turno successivo di novanta minuti, delusione, invece, per il Milan a margine dello scialbo 0-0 rimediato in casa dell’AEK Atene. I rossoneri non rischiano granché dal punto di vista dell’approdo ai sedicesimi di Europa League, restando pur sempre in testa nel gruppo D, ma ciò che non convince affatto è il gioco espresso e l’atteggiamento dei calciatori, lontano parente rispetto a quanto ammirato in estate. La posizione di Montella continua a traballare, il tecnico campano ha addirittura affermato che “da tempo stia assistendo da vivo al suo funerale” ma resta il dato inconfutabile che in caso di performance alquanto negativa, domenica sera, a Reggio Emilia con il Sassuolo, la dirigenza del club di via Aldo Rossi potrebbe prendere una drastica decisione, sollevando dall’incarico l’”aeroplanino” per dar spazio a Rino Gattuso, attualmente allenatore della squadra Primavera del Milan. Riavvolgendo il nastro della serata, la Lazio, come detto, si impone per 1-0 al cospetto del Nizza, issandosi a quota dodici nel girone K, centrando con due turni d’anticipo il matematico accesso ai sedicesimi di finale. La gara dell’Olimpico non fornisce particolari spunti interessanti, nella prima frazione di gioco i biancocelesti si fanno vedere dalle parti di Benitez con Marusic, il cui tiro da fuori area viene deviato sul fondo. Nella ripresa i transalpini provano a reagire, creando qualche grattacapo prima con Walter, la cui conclusione non inquadra lo specchio della porta e a seguire con Sneijder il cui fendente dalla distanza viene deviato in corner da Strakosha. Il match si sblocca inaspettatamente al 93’ quando dagli sviluppi di un corner calciato da Luis Alberto, Parolo prolunga di testa, favorendo il goffo intervento di Le Marchand che spedisce la sfera all’interno della propria porta. Esulta l’Olimpico e per i capitolini è missione compiuta. Nessuna squadra in questa edizione di Europa League ha toccato quota dodici punti nelle prime quattro giornate, fatta eccezion della Lazio. In mixed zone, queste le dichiarazioni principali rilasciate da un Simone Inzaghi indubbiamente soddisfatto e consapevole della forza dei suoi uomini: “I ragazzi sono stati bravissimi. Abbiamo ottenuto la qualificazione con due turni d’anticipo, ora testa e cuore al campionato. Non sottovaluterei il Nizza, dal campo mi ha colpito. Ha calciatori importanti ed esperti, l’anno scorso hanno fatto un grande campionato. Sapevamo che non era semplice, nel primo tempo abbiamo sbagliato più volte l’ultimo passaggio. Le partite vanno interpretate e giocate fino all’ultimo, in Europa niente è semplice”. L’altra gara del gruppo K ha visto i belgi dello Zulte Waregem trionfare in terra olandese per 0-2 ai danni del Vitesse. La situazione nel girone è la seguente: in testa la Lazio a punteggio pieno, segue il Nizza a sei, terzo lo Zulte Waregem a quota quattro, fanalino di coda il Vitesse a uno. Notizie altrettante positive giungono dall’altra italiana impegnata in Europa League ossia l’Atalanta che impatta 1-1 in casa dell’Apollon Limassol, cullando sino ad una manciata di secondi dal gong il sogno di approdare ai sedicesimi di finale con centottanta minuti d’anticipo. Al “Tsirion Stadium” di Limassol a passare in vantaggio sono gli orobici, al 35’, su calcio di rigore realizzato da Ilicic a seguito di un fallo ravvisato in area dall’arbitro Treimanis di Alef ai danni proprio dell’esterno d’attacco sloveno. Nella ripresa, addirittura, i bergamaschi vanno vicini al raddoppio con Petagna il cui colpo di testa si stampa sul palo, ma la beffa per la banda di Gasperini è servita al 94’ quando Zelaya, di testa, non lascia scampo a Berisha. L’altra sfida del raggruppamento ha visto il Lione travolgere l’Everton con un perentorio 3-0. Al termine del match in terra cipriota, il Gasp ha così giudicato la performance dei suoi uomini, ribadendo di essere davvero ad un passo dalla qualificazione al turno successivo: “Stasera avremmo potuto vincere, ma il fatto di non esserci riusciti non significa che abbiamo interpretato male la gara. Per me i conti per la qualificazione sono chiusi lo stesso. Quest’oggi ci mancavano parecchi uomini, ma chi ha giocato ha fatto bene”. Nel gruppo E sono al comando Atalanta e Lione entrambi appaiati a quota otto, più distanziato l’Apollon Limassol con tre punti all’attivo, matematicamente estromesso dalla corsa per i sedicesimi il fanalino di coda Everton inchiodato a uno. Note dolenti, invece, dall’ Olympic Stadium di Atene dove il Milan non va oltre lo 0-0 contro i padroni di casa dell’AEK. I rossoneri, nello stadio in cui hanno trionfato per ben due volte in Champions League, nel 1994 e nel 2007, non riescono ad imporre il proprio gioco, dimostrando tutti i limiti tattici palesati nelle uscite precedenti. In attacco sono stati rari i pericoli creati, fatta eccezione per un tiro dalla distanza di Bonucci che termina alto sopra la traversa e il palo colpito clamorosamente da Montolivo nella ripresa. Gli uomini guidati da Manolo Jimenez, invece, sfiorano più volte il vantaggio, chiamando in causa ripetutamente Donnarumma. Al triplice fischio finale decretato dal portoghese Neves Moreira, Montella non disprezza la prestazione sciorinata dalla sua squadra, anche se decide di togliersi qualche sassolino dalla scarpa,dettato dalle molteplici critiche giunte nei suoi confronti e dalle continue voci di esonero che serpeggiano: “Vedo qualità, nelle settimane scorse creavamo di più ma subivamo anche un po’ di più. Ora invece subiamo qualcosa in meno pur creando meno occasioni. Non era una partita facile, avevamo tutti i calciatori marcati a uomo tranne Bonucci. Potevamo fare di meglio e raccogliere una vittoria. E’ da un po’ di tempo che assisto da vivo al mio funerale, è un vantaggio perché ti accorgi di tante cose. La società però mi è vicina e mi sostiene, poi non so cosa accadrà”. Nell’altra sfida del gruppo D colpo esterno dell’Austria Vienna che regola per 1-4 il Rijeka. A margine di questi risultati, in vetta alla classifica del raggruppamento continua ad esserci il Milan a quota otto, segue l’AEK Atene a sei, terza l’Austria Vienna a quattro, chiude il Rijeka con tre punti all’attivo.


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