Avanti Germania e Brasile, tegola Neymar: Mondiale finito

Di

infortunio-NeymarFrancia – Germania 0-1 (0-1)

13′ Hummels

Brasile – Colombia 2-1 (1-0)

7′ Thiago Silva (B), 69′ David Luiz (B), 80′ Rodriguez rig. (C)

La prima semifinale di Brasile 2014 era nell’aria – nonostante i pronostici potessero risultare aleatori in un torneo fatto di “istanti” – e si è concretizzata. Sarà scontro Sudamerica-Europa, sarà Brasile-Germania. Sarà una tra le gare che tutti si aspettavano di poter gustare, inclusi i protagonisti in campo; ma tra di loro mancherà il più illustre, il più atteso, il simbolo del pallone in un Paese dalle forti contraddizioni: Neymar non potrà giocare la semifinale della vita perché la diagnosi del suo infortunio di ieri sera non lascia scampo. Dopo la dura ginocchiata rifilatagli da Zuniga, l’asso della Verdeoro ha riportato una frattura alla terza vertebra lombare che lo costringerà, come minimo, ad uno stop di 4-6 settimane. Mondiale finito, animo a pezzi.

Alle lacrime di dolore misto a precoce rimpianto di e per Neymar, si sovrappongono quelle di gioia per Scolari e compagni: la quasi indomabile armata colombiana, per la prima volta nella sua storia approdata ad un quarto di finale in un campionato del Mondo, è stata freddata da un Brasile finalmente spumeggiante e dalle reti di Silva e Luiz. Il pubblico attendeva gli acuti di Neymar e ha potuto invece esultare per i sigilli della coppia centrale difensiva. L’ex rossonero ha piazzato la ginocchiata vincente dopo sette minuti, il neo acquisto del Psg – nel quale farà coppia proprio con Silva – è stato autore di una punizione bellissima, secchiello con il ghiaccio per congelare il match. Il rigore di Rodriguez a dieci minuti dal termine è servito soltanto a mitigare l’amarezza della Colombia, bella sino alla sfida di Fortaleza ma incapace di scalare il Pan di Zucchero brasiliano, per l’occasione rivestito d’acciaio.

Ora il popolo di casa aspetta con impazienza le ore 22 del 8 luglio, momento e giorno in cui la capoeira incrocerà i panzer di Löw e Müller. La Mannschaft ha infatti eliminato, non senza le preventivate difficoltà, l’ottima Francia di Deschamps. I transalpini erano giunti al quarto di finale mostrando carattere, idee chiare e una buona condizione atletica; ma di fronte alla scaltra organizzazione dell’armata tedesca c’è stato poco da fare. Se, poi, incappi nella giornata in cui Pogba non riesce a fare la differenza e Benzema ha il mirino appannato, è dura passare il turno. La conta delle occasioni da gol dice che i Galletti d’oltralpe  sono stati superiori, se però a difendere la porta avversaria, oltretutto, c’è un signore che di nome fa Manuel e di cognome Neuer, la vita diventa più complicata. Ai tetutonici è così bastata la zuccata vincente di Hummels – rientrato dopo rete e infortunio nella gara contro il Portogallo – per sfangarla e qualificarsi per la quarta volta consecutiva ad una semifinale mondiale. Complessivamente la Germania, su 18 partecipazioni, ben 13 volte è arrivata tra le prime quattro: pochi i passi falsi nella storia di una Nazionale che, una volta in più, mostra e dimostra la propria solidità in ambito planetario. Peccato che Neymar non possa misurarsi con essa, davvero peccato.

GARE IN PROGRAMMA OGGI:

Argentina – Belgio (ore 18, Brasilia)

Olanda – Costa Rica (ore 22, Salvador)


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