Bologna promosso in serie A. In finale supera con un pareggio uno sfortunato e coriaceo Pescara

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di Lorenzo Cristallo
Dopo Carpi e Frosinone, le porte della serie A si spalancano per il Bologna. I felsinei dopo solo una stagione in cadetteria, tornano nella serie maggiore dopo una finale di ritorno dei play off molto sofferta a causa di un Pescara volitivo e coriaceo. Finisce 1-1 la partita e con il pareggio a reti inviolate dell’andata all’ “Adriatico” e la miglior posizione dei rossoblu in classifica durante la stagione regolare, per la squadra di Delio Rossi giunge la tanto attesa promozione in A.
In un “Dall’Ara” strapieno, va in un scena un match dalle forti emozioni, combattuto fino all’ultimo secondo. La prima occasione da rete è per il Pescara, con Melchiorri che con un tiro forte e preciso mette i brividi a Da Costa, il pallone supera di poco la traversa. Poi sono i felsinei a salire in cattedra, ci prova il difensore Oikonomu su azione di calcio d’angolo. Un colpo di testa molto insidioso che scavalca di qualche centimetro la parte alta della porta difesa da Fiorillo. Nulla può l’estremo difensore biancazzurro al 37’ minuto con un incursione all’interno dell’area di rigore di Sansone che mette in rete con una conclusione forte e centrale. È la rete del vantaggio rossoblu. Sugli spalti grande giubilo e festa grande, per un goal che sembra spalancare definitivamente le porte della massima serie alla squadra di Delio Rossi. Visi raggianti in tribuna, dal presidente Tacopina, ad Alberto Tomba seduto accanto a lui, passando per tifosi “vip” come Gianni Morandi, Cesare Cremonini e Luca Cordero di Montezemolo, tutti pronti a tifare per i loro idoli rossoblu.
Ad inizio ripresa il tecnico abruzzese apporta due cambi nel suo undici iniziale, escono Politano e Caprari per fare spazio a Pasquato e Sansovini. La musica in campo cambia radicalmente, è il Pescara a fare la partita. Gli adriatici iniziano a mettere alle corde il Bologna con un pressing asfissiante e una manovra di gioco d’attacco tambureggiante. Gli undici biancazzurri sembrano rivitalizzati, mostrano grande carattere e determinazione per riaprire l’esito del match. Al 56’ minuto la squadra di Oddo trova il pari con una combinazione tra Melchiorri che di testa fa da sponda per Pasquato che stoppa il pallone di petto e calcia nell’angolino più lontano della porta difesa da Da Costa. Cala il gelo al “Dall’Ara”, è la rete del pari abruzzese. I 2.500 supporter biancazzurri giunti in massa a Bologna esultano, sventolio di bandiere del “delfino” e cori per spingere la squadra verso un traguardo miracoloso. Passano pochi istanti e un nuovo brivido corre per la schiena dei supporter felsinei. Sansovini si gira, palla al piede, all’interno dell’area di rigore e la sua conclusione sibila il palo alla destra dell’estremo difensore brasiliano rossoblu. La svolta della gara si ha al 65’ minuto quando Mbaye già ammonito entra in maniera scomposta su Pasquato. Per l’arbitro Fabbri non ci sono dubbi, estrae il secondo cartellino giallo ed espelle il giocatore rossoblu. Bologna in inferiorità numerica ed in grande difficoltà di fronte ad un Pescara arrembante. La squadra di Delio Rossi protegge il pareggio, si ritrae sulla difensiva, gli abruzzesi cercano varchi e si posizionano prevalentemente nella metà campo felsinea. A metà secondo tempo è di nuovo Sansone a sfiorare il goal con un ‘azione di contropiede ma questa volta Fiorillo non si fa superare. Il Pescara risponde con un colpo di testa di Salamon che si spegne di poco alto sopra la traversa e l’occasione della gara capita a Melchiorri. In pieno recupero l’attaccante maceratese colpisce di testa e il pallone si infrange sulla traversa. Quel legno sembra fare da spartiacque per i destini delle due squadre. Il Bologna si salva in maniera provvidenziale e il Pescara vede infrangersi i sogni di promozione proprio in quell’istante. Al fischio finale dell’arbitro Fabbri dopo quattro minuti di recupero, scoppia la festa rossoblu. Il Bologna dopo un anno di purgatorio torna nella massima serie. Delio Rossi dinnanzi ai microfoni dei giornalisti è lapidario, ringrazia i suoi giocatori e si gode la festa. Per i rossoblu è stata una promozione soffertissima. Gli addetti ai lavori la davano per favorita considerando il valore della squadra ma poi in campo l’esito è stato tutt’altro che scontato. Per gli abruzzesi resta l’amaro in bocca di un pareggio beffardo. Per i biancazzurri tanta determinazione, tanto coraggio, tanta voglia di inseguire la A ma anche tanta sfortuna. I complimenti vanno ai giocatori che nell’arco di questo finale di stagione e nel cammino dei play off sono stati all’altezza di sovvertire ogni pronostico che li vedeva puntualmente sfavoriti. Un elogio particolare va al tecnico emergente Massimo Oddo che subentrato a Baroni nell’ultima di campionato ha introdotto una nuova mentalità all’interno del gruppo. Più spigliatezza, un maggior gioco propositivo, un atteggiamento caparbio e da veri lottatori. La dirigenza biancazzurra molto probabilmente ripartirà dall’ex difensore di Lazio e Milan per gettare le basi per la prossima stagione dove il Pescara vorrà ritentare la scalata verso la massima serie.


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