Milan unica italiana agli ottavi (con il brivido), Napoli fuori tra gli applausi

Di

Balotelli-Webb-KakàMILAN – AJAX 0-0

NAPOLI – ARSENAL 2-0

73′ Higuain, 93′ Callejon

Partiamo da una speranza e da qualche segno nascosto negli astri: Benitez è campione uscente di Europa League avendo conquistato il trofeo nella passata stagione con il Chelsea. La finale della competizione si giocherà, nel maggio prossimo, allo Juventus Stadium. Sarebbe bello per il nostro calcio – e per il ranking Uefa – se all’ultimo atto della coppa meno luccicante si affrontassero proprio Napoli e Juventus.

Dopo la cocente eliminazione dei bianconeri, nella serata di ieri è arrivata anche quella dei partenopei che, nonostante il bel 2-0 con cui hanno regolato l’Arsenal, si sono dovuti inchinare alla spietata logica dei numeri. Dodici i punti degli azzurri, gli stessi di Borussia Dortmund e dei londinesi; ma la discriminante è la differenza reti: per un misero gol il Napoli scivola in Europa League. Sembra un paradosso, perché il Milan, con soli nove punti, si è qualificato al secondo posto nel proprio girone. Per De Laurentiis resta l’alibi di aver pescato due tra le formazioni più forti del vecchio continente e di essersela giocata a testa alta fino all’ultimo minuto dell’ultimo turno, chiudendo fra gli applausi. Non sono bastate le reti di Higuain e Callejon, anche se fino all’ottantacinquesimo sembrava potersi materializzare il miracolo: a Marsiglia, infatti, i tedeschi erano ancora fermi sul’1-1. Poi però è arrivata la doccia fredda firmata da Grosskreutz.

Dicevamo del Milan, che a San Siro doveva vedersela con i ragazzini terribili dell’Ajax in un match da dentro o fuori: gli olandesi avevano l’obbligo di trovare i tre punti per scavalcare i rossoneri, Balotelli e compagni potevano anche permettersi il pareggio. Così è stato alla fine, ma nel mezzo il Diavolo ha dovuto sudare sette camicie per non soccombere sotto gli attacchi continui – specialmente nella seconda frazione – dei lancieri, forti della superiorità numerica maturata per lo scellerato fallo da rosso di Montolivo su Poulsen. Il centrocampista del Milan ha il torto di lasciare in dieci i suoi sin dal primo tempo, costringendo Allegri a ridisegnare la squadra dopo meno di mezz’ora.

El Shaarawy, rientrato dal primo minuto proprio ieri, viene sacrificato per l’inserimento di Poli (ma la gara del Faraone sarebbe forse durata poco ugualmente per il riacutizzarsi del dolore al piede destro, quello della frattura); Balotelli s’innervosisce ma lotta, Kakà fa ciò che può anche se non è serata per i colpi di genio. Abbiati è costretto ad un paio di miracoli e viene graziato dal palo interno nella più limpida palla gol degli ospiti. Alla fine grandi sospiri di sollievo per il club, che centra per il rotto della cuffia un passaggio agli ottavi dal valore indicativo di 25 milioni di euro. Non male per una squadra e una società alla ricerca di se stessa. Le buone notizie aiutano.

RISULTATI E CLASSIFICA 6° TURNO, GARE DELL’11 DICEMBRE 2013:

GRUPPO E:

Chelsea – Steaua B. 1-0

Schalke 04 – Basilea 2-0

Chelsea 12, Schalke 10, Basilea 8, Steaua B. 3

GRUPPO F:

Marsiglia – Borussia D. 1-2

Napoli – Arsenal 2-0

Borussia D. 12, Arsenal 12, Napoli 12, Marsiglia 0

GRUPPO G:

Atletico M. – Porto 2-0

Austria V. – Zenit 4-1

Atletico M. 16, Zenit 6, Porto 5, Austria V. 5

GRUPPO G:

Milan – Ajax 0-0

Barcellona – Celtic 6-1

Barcellona 13, Milan 9, Ajax 8, Celtic 3

QUALIFICATE AGLI OTTAVI: Chelsea, Schalke 04, Borussia D., Arsenal, Atletico M., Zenit, Barcellona, Milan


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