Lazio rullo compressore, agguantato il secondo posto in classifica

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aquila-lazio stadiodi Lorenzo Cristallo
La copertina della trentesima giornata di campionato, spetta di diritto alla Lazio. La squadra biancoceleste dopo ben otto vittorie consecutive, eguagliando il record di Maestrelli della Lazio scudettata del 1974, supera i cugini giallorossi della Roma e agguanta il secondo posto.
Una striscia di risultati utili consecutivi che ha fatto volare in classifica la squadra di Pioli, vittorie confortanti, vere e proprie prove di forza che hanno condotto gli aquilotti nei piani alti della serie A.
Con il 4-0 di ieri rifilato all’Empoli, la Lazio è anche la squadra che ha segnato più goal fino ad ora in serie A ed è la compagine che ha totalizzato più punti nell’anno solare 2015.
I biancocelesti stanno facendo ancor meglio della Juventus capolista, distante ora dodici punti e che si affronteranno sabato prossimo allo Juventus Stadium.
I punti di forza di questa squadra prendono i nomi di Candreva, Mauri, Felipe Anderson e Klose. I magnifici quattro che lì davanti stanno facendo meraviglie. Goal a grappoli, ieri Klose e Felipe Anderson con le reti realizzate contro i toscani, sono saliti a quota dieci goal in campionato. Le prestazioni dei “quattro moschettieri” sono superlative, stanno realizzando reti di pregevole fattura e le difese hanno difficoltà nell’arginare le loro avanzate. La manovra d’attacco della squadra di Pioli è travolgente, i meccanismi di gioco funzionano a memoria. La rapidità, la fluidità lungo le fasce, la difesa rocciosa, sono i punti cardine di questa Lazio che sta facendo la “voce grossa” in campionato. Pioli si sta dimostrando un tecnico molto preparato, la sua avventura in biancoceleste è partita in sordina, pochi i riflettori puntati su di lui. Alla vigilia nessuno avrebbe scommesso sulla prolificità del suo lavoro e alzi la mano chi potesse credere nella valorizzazione di Felipe Anderson. Il brasiliano era reduce da una stagione anonima con i colori biancocelesti e sembrava un corpo estraneo della rosa. Ed invece si è rivelato il valore aggiunto della Lazio, un elemento di grande classe ed estrema importanza. I numeri parlano chiaro, goal e assist a gogo ed una velocità nei movimenti che nessun difensore riesce ad arginare. La Lazio nel momento clou della stagione, si ritrova seconda in classifica in campionato e in finale di Coppa Italia. Nell’entourage biancoceleste hanno la sensazione che questa stagione porterà ottimi risultati. Sognare la Champions League per il prossimo anno non è utopia e sarebbe un traguardo magnifico e insperato per questa squadra che ripartiva dalle ceneri di una stagione complicata e fallimentare come quella precedente.
Oltre a queste note positive, la sfida contro l’Empoli ha lasciato in eredità due situazioni preoccupanti in vista del big match del prossimo turno contro i bianconeri di Allegri, ovvero sia le defezioni di De Vrij e Parolo, entrambi usciti anzitempo per problemi fisici. Per De Vrij si parla di un problema muscolare, per il centrocampista azzurro invece di un infortunio al ginocchio la cui entità è ancora da valutare. La Lazio in caso non riuscisse a recuperare l’olandese in difesa, si presenterà allo Juventus Stadium con una retroguardia rimaneggiata considerando anche le assenze di Radu e Marchetti e con Cavanda e Novaretti squalificati.
Comunque a parte queste notizie poco confortanti, Pioli si gode una squadra in salute, una corazzata che sta stupendo tutti. Ad oggi la compagine più in forma e temibile della serie A. La Roma biancoceleste torna a sorridere, il sorpasso ai giallorossi è stato un qualcosa di tanto atteso e sperato. La Lazio non si posizionava in campionato davanti alla Roma dal lontano maggio 2013. Quasi due anni anni di astinenza.
L’aquila vola indisturbata nei cieli della serie A e siamo certi che da qui a fine stagione, i biancocelesti si toglieranno tante soddisfazioni e nel mirino c’è il record da battere di Sven Goran Eriksson che nella stagione 1998/1999 inanellò nove vittorie consecutive.
Oramai per la squadra di Pioli sembra proprio che nulla più sia precluso e che la parola “impossibile” nel quartier generale di Formello non esita.


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