Massimo Ferrero: nuovo protagonista nel mondo del calcio italiano

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Sampdoria e presidente Ferrerodi Lorenzo Cristallo
In un calcio spesso vissuto con ansie, tensioni, dove volano parole forti. In un calcio di cori e striscioni offensivi e dai connotati razzisti, ecco spuntare come una vera e propria rarità, il vulcanico e simpaticissimo presidente della Sampdoria: Massimo Ferrero.
Il numero uno blucerchiato, noto anche come “er viperetta”, è salito agli onori della cronaca, non solo per il sorprendente campionato della Sampdoria, ma soprattutto per i suoi modi di fare, per le sue dichiarazioni sempre senza filtro, che fanno sorridere e rappresentano davvero una mania per tutti gli appassionati di questo sport.
Ferrero e il calcio, fino a poco più di un anno fa rappresentavano un connubio impensabile, un legame che non si sarebbe mai creato. Ed invece la decisione di rilevare il pacchetto di maggioranza della Doria e dare il là ad un’esperienza che fino ad ora sta regalando tante gioie e soddisfazioni non solo a lui ma a tutto il popolo blucerchiato. “Er viperetta” ha introdotto nel mondo del calcio quella teatralità che deriva dal suo essere innanzitutto produttore cinematografico. Riti, scaramanzie, sciarpe blucerchiate in ogni dove, sorrisi, occhiate strane, corse verso la curva per ringraziare i tifosi doriani, tutto questo è Massimo Ferrero. Ogni domenica pare esser diventato d’obbligo farsi un “selfie” con il presidentissimo doriano. È un qualcosa di trandy, che va di moda.
Ferrero e il tapiro d’oro di Striscia la notizia, Ferrero e quelli apprezzamenti nemmeno tanto velati nei confronti delle prime donne della tv del calcio. Domenica scorsa dopo il pareggio contro il Milan, chiamato ai microfoni ha elogiato e usato parole d’ammirazione verso le giornaliste Ilaria D’Amico di Sky, Mikaela Calcagno di Mediaset e Sabrina Gandolfi della Rai, un inarrestabile latin lover insomma.
Aspetto folkloristico a parte, Massimo Ferrero però è riuscito anche ad istaurare un rapporto solido con il tecnico della Samp, Sinisa Mihajlovic. Un legame molto profondo, fatto di stima e rispetto reciproco, un qualcosa di magico che ha dato tanta serenità e fiducia all’ambiente. Per adesso il numero uno doriano non si sbilancia sul futuro del tecnico serbo, anzi utilizzando canzoni d’amore evidenzia il suo volere che Sinisa resti all’ombra della Lanterna, ma molto probabilmente a giugno le loro strade inevitabilmente si separeranno.
“Er viperetta” è stato anche colui che ha portato Eto’o a Genova. Famoso il racconto del suo viaggio a Londra insieme al direttore sportivo Osti, quando all’interno di un ristorante della City, confuse l’attaccante camerunense per un cameriere di colore. Risate e sollazzi sulle sue disavventure, ma resta il fatto che Eto’o sia sbarcato alla Samp e stia dando un contributo notevole e di grande esperienza per la causa blucerchiata, diventando inevitabilmente giornata dopo giornata leader di questo gruppo a cui si è messo al servizio con grande spirito di sacrificio ed umiltà.
Ferrero ha lanciato anche la moda delle “raccattapalle” donna ai bordi del campo con tanto di cappellino in testa, ed è stato autore di un gesto nobile, effettuando una donazione in denaro nei confronti della squadra primavera del Parma, permettendoli di effettuare la trasferta a Genova, nel gennaio scorso, quando avrebbero dovuto affrontare la Sampdoria.
Tutti si chiedono da dove derivi il soprannome “er viperetta”. Secondo leggende che gravitano nel mondo del cinema, fu Monica Vitti ad attribuirgli questo nomignolo. Inoltre del numero uno doriano impossibile dimenticare un suo cameo nel film “Ultra” di Ricky Tognazzi del 1991, quando interpretava il ruolo di un papà che non potè andare a seguire la trasferta a Torino contro la Juventus, della sua amata Roma. Passione giallorossa che coincide comunque nella realtà per Massimo Ferrero.
Tutto questo è il presidentissimo Samp, un cocktail di simpatia, ironia, sana follia e soprattutto di grande leggerezza, ciò che davvero ci vorrebbe in dose maggiore in un calcio che molto spesso dimentica di essere uno sport per famiglie, puro divertimento e si trasforma in una corrida piena di tensioni e violenza fisica e verbale che inaspriscono inutilmente gli animi.


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