Gruppo D: Balotelli e Sirigu domano Hodgson, crolla l’Uruguay

Di

Balo-fingerInghilterra – Italia 1-2 (1-1)

35′ Marchisio (It), 37′ Sturridge (I), 50′ Balotelli (It)

Loro il calcio lo hanno codificato e brevettato, noi ci abbiamo aggiunto poesia e scaltrezza. Oltre la Manica hanno inventato il fuorigioco e il Sistema, il pubblico a bordo campo e l’erba più bella del mondo per giocare a pallone, qui a sud delle Highlands ci siamo attrezzati per farli arrovellare intorno ad una semplice domanda: perché nelle gare della fase finale in una competizione internazionale non ci battono mai?

Dal gol di Tardelli agli Europei dell’80 – esattamente trentaquattro anni fa – a quelli di Baggio e Schillaci di Italia ’90, passando per il cucchiaio di Pirlo di due anni orsono a Kiev. Arrivando al sigillo di Balotelli nella torrida serata di Manaus, dopo il vantaggio firmato Marchisio e subito riequilibrato dalla rete di Sturridge. L’Italia vince contro l’Inghilterra. Ancora. E ancora. E ancora.

Attenzione però a non fare il passo più lungo di quanto la gambe azzurre, per la verità apparse in forma, ci permettano; non era una finale ma l’esordio Mondiale, sappiamo quanto il calcio sia strano e come gli Dei del pallone siano bizzosi e permalosi, chiedete a Tabarez a margine del crollo uruguagio contro il Costa Rica (1-3 dopo l’illusorio vantaggio su rigore di Cavani). Eppure per i nostri colori i segnali incoraggianti ci sono stati tutti e partenza migliore non avrebbe potuto arridere al clan di Prandelli. A cominciare dal numero degli esordienti in un campionato del Mondo: ben sette quelli che si sono alternati sul pessimo terreno dell’Arena Amazonia, cinque dal primo minuto.

La dorsale di squadra Sirigu-Darmian-Balotelli ha regalato conferme e liete sorprese. Super Mario ha finalmente e, forse, definitivamente imparato a prendersi sulle spalle i compagni e a tenere i nervi a freno specialmente in gare in cui, dalle sue parti, palloni buoni ne transitano davvero pochi. L’estremo difensore del Psg, il sardo catapultato in Brasile, non ha fatto rimpiangere il veterano Buffon e il suo battesimo del fuoco è stato di grande spessore. L’esterno del Torino è stato una vera spina nel fianco per i Leoni inglesi che sulla corsia di sinistra non hanno mai preso le misure alla catena “macina-tutto” del granata in coppia con Candreva. E poi, come ci fosse bisogno di ribadirlo, il monumentale Andrea Pirlo ha disegnato le consuete traiettorie da sogno in giro per il campo, ribadendo una volta ancora a Hodgson che il calcio si può anche brevettare ma serve il talento di chi lo sa inventare ogni giorno per renderlo scintillante.

Oltre ai sorrisi restano un paio di dubbi, fugabili serenamente nell’attesa di affrontare venerdì prossimo il Costa Rica, per un inedito spareggio da primo posto: la gara incerta di Paletta e Verratti, altri due esordienti. Il centrale del Parma è apparso il più in difficoltà, il più timido, anche se a sua parziale difesa va ricordato che avere a che fare con Sturridge e Sterling, “le frecce nere” del Liverpool, non è compito agevole. Il playmaker del Psg, invece, ha offerto una prova meno traballante ma troppo all’ombra del maestro Pirlo; per Verratti il compitino ma niente di più.

RISULTATI GARE:

GRUPPO B:

Chile – Australia 3-1

12′ Sanchez (C), 14′ Valdivia (C), 35′ Cahill (A), 92′ Beausejour (C)

CLASSIFICA: Olanda e Chile 3, Australia e Spagna 0

GRUPPO C:

Colombia – Grecia 3-0

5′ Armero, 58′ Gutierrez, 93′ Rodriguez

Costa d’Avorio – Giappone 2-1

16′ Honda (G), 64′ Bony (C), 66′ Gervinho (C)

CLASSIFICA: Colombia e Costa d’Avorio 3, Giappone e Grecia 0

GRUPPO D:

Uruguay – Costa Rica 1- 3

24′ Cavani rig (U), 54′ Campbell (C), 58′ Duarte (C), 84′ Urena (C)

CLASSIFICA: Costa Rica e Italia 3, Inghilterra e Uruguay 0


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