Italia-Spagna 2-4, finale Euro 2013: continuità iberica nel segno di Alcantara

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SPAGNA_CAMPIONE_EUROPA_UNDER_21_ITALIA_4-2-2Di più gli azzurrini di Mangia non potevano fare, troppo forte anche la Spagna Under 21 per la nostra Nazionale. La finale di Euro 2013, andata in scena ieri sera nel suggestivo impianto di Gerusalemme, ha confermato il pronostico della vigilia. L’Italia ha provato a rimanere aggrappata al match, ma ci è riuscita per una manciata di minuti, dal 6′ al 10′ del primo tempo. Dopo la rete del vantaggio spagnolo firmata da Alcantara, è arrivato infatti lo splendido pareggio di Ciro Immobile (prima rete nel torneo).

Da lì in poi è stato un monologo della Rojita, a conferma che non è un caso se il movimento del calcio iberico continua a sfornare talenti. Non è fortuna, è lungimirante programmazione. Perché la rosa dei neo campioni d’Europa, che spazia dalla classe ’90 a quella del ’93, niente ha da invidiare alla generazione di Casillas, Xavi e Iniesta. Le covate di fenomeni, da quelle parti, sono ormai una costante; chi vince quattro europei e un mondiale di fila, tra Nazionale maggiore e Under 21, ha un progetto solido.

Il tecnico azzurro Devis Mangia ha comunque lodato i suoi, asserendo che ciò che è mancato fa rima con esperienza; non possiamo che essere d’accordo, il problema è che insistendo a lasciare i giovani a scaldare le panchine dei club di Serie A, poche cose cambieranno. Magari arriveremo di nuovo a giocarci finali continentali e non, perché i bravi giocatori nascono anche da noi, ma saremo spettatori che guarderanno alzare le coppe ancora a Paesi i cui club impiegano già in Champions League ragazzi sulla soglia dei vent’anni (leggi: Tello con il Barcellona e De Gea con il Manchester United). I vari Insigne, Borini, Immobile hanno bisogno della fiducia delle società di appartenenza per costruirsi quell’esperienza di cui Mangia li ha consacrati orfani.

Detto questo, giù il cappello per la Spagna che centra il secondo europeo di categoria consecutivo (eguagliando i “grandi”), attraverso un gioco splendido e cristallino. Come si dice in questi casi: non ci hanno fatto vedere la biglia. Encomio solenne per il “veterano” Alcantara, autore di una tripletta, assoluto protagonista del match conclusivo.

ITALIA- SPAGNA 2-4 (1-3)

6′, 31′ e 38′ rig. Alcantara (S), 10′ Immobile (I), 67′ Isco (S), 80′ Borini (I)


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