Tim Cup: tutte le big ai quarti, ora si fa sul serio

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 La Tim Cup 2016/17 entra nel vivo: con il netto successo di ieri sera della Roma sulla Sampdoria, infatti, si è chiuso il quadro degli ottavi di finale. Spazio, dunque, all’ultima gara secca prevista, cioè quella dei quarti: si comincia settimana prossima con Napoli-Fiorentina (24/1) e Juventus-Milan (25/1), per concludere il 31 gennaio e il 1 febbraio rispettivamente con Inter-Lazio e Roma-Cesena.

Tim Cup che, quindi, vede ancora presenti tutte le big della Serie A (eccezion fatta per il Sassuolo che, però, big al momento non è). Tranne la sfida dell’Olimpico tra i giallorossi di Spalletti e la sorpresa Cesena – romagnoli giustizieri proprio della banda Di Francesco -, gli altri 3 match sono di sicura rilevanza per il blasone dei Club impegnati. E la formula a eliminazione diretta contribuisce a rendere il tutto un po’ più appetibile e incerto.

Come accaduto nel recente passato e come previsto almeno fino al termine della stagione 2017/18, la Tim Cup può diventare di capitale importanza: è noto a tutti che la vincente del trofeo si qualifica direttamente per l’Europa League, a meno che non abbia già ottenuto il pass continentale in virtù del piazzamento in Serie A (dal primo al quinto posto per Champions ed ex Coppa Uefa).

Lo sa bene il Milan, cui nella passata stagione è stata fatale la sconfitta in finale contro la Juventus: con il vecchio regolamento, dal momento che i bianconeri erano già certi della partecipazione in Champions League, il Diavolo avrebbe ritrovato l’Europa a prescindere dal risultato. La beffa della modifica ha premiato invece il Sassuolo, sesto alla fine della Serie A (rossoneri settimi e perciò tagliati fuori).

Dunque per squadre come lo stesso Milan, Lazio e Fiorentina, il target del successo finale in Tim Cup rappresenta un imperativo. Benché rossoneri e biancocelesti stiano disputando un campionato costante che permette loro di rimanere ai piani più alti, la matematica è ben lontana dai verdetti di fine maggio. Mentre per Sousa e i suoi, visto l’andamento altalenante di quest’anno, la Tim Cup può risultare una vera e propria ciambella di salvataggio europeo.

Ma Napoli, Inter, Roma e Juventus non staranno certo a guardare passivamente. La Vecchia Signora, campione in carica, sogna il terzo successo consecutivo e il dodicesimo complessivo (l’ostacolo Milan sarà però tutt’altro che agevole, considerati i precedenti di San Siro e Doha); Pioli insegue il primo titolo personale e l’ottavo per il Club, che non solleva la Tim Cup dal 2011; la Roma non vince dal 2008 e dal 2013 agogna la decima Coppa; per il Napoli, più staccato a quota 5 (come il Milan), l’ultimo alloro è del 2014 e il patron De Laurentiis vuole il terzo acuto della sua gestione.

Insomma, i presupposti per una tornata di quarti di finale ad alta tensione ci sono tutti, anche perché Fiorentina, Lazio e Milan non staranno a guardare: la Viola manca all’appello delle vincenti dal 2001 e sogna il settimo sigillo, così pure i capitolini che, però, hanno potuto festeggiare nel 2013; i rossoneri, invece, non lo fanno dal 2003 e vorrebbero centrare il sesto trionfo per fare l’accoppiata con la Supercoppa. Motivazioni, spessore tecnico e acume tattico, forma fisica in crescita, eliminazione diretta in gara unica: gli ingredienti per una Tim Cup di grande livello ci sono. I posti per le semifinali (andata 1/3, ritorno 5/04) passano per forza da qui.


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