Il Napoli non conosce limiti. Anche la Lazio termina al tappeto

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L’attesissima sfida dell’”Olimpico” tra le due squadre che sciorinano il miglior calcio, fatto di ottime verticalizzazioni e azioni irresistibili in attacco, si è conclusa con la vittoria roboante, e in rimonta, del Napoli sulla Lazio per 1-4. A seguito di questo prezioso successo i partenopei balzano in cima alla classifica, a punteggio pieno, in compagnia della Juventus, lanciando un chiaro segnale al campionato, annoverando tra l’altro il miglior mordente con diciannove centri all’attivo, e la seconda difesa del torneo, sempre in coabitazione con la Vecchia Signora, con tre goal al passivo, solo l’Inter ha fatto meglio avendo raccolto solo in due occasioni la palla in fondo al sacco. La Lazio, invece, assapora la prima sconfitta stagionale, che la inchioda al sesto gradino a quota dieci. Nella prima frazione di gara i biancocelesti hanno creato più di un semplice grattacapo alla retroguardia azzurra, proseguendo sulla scia di quanto di buono compiuto nelle occasioni precedenti. Poi gradualmente gli infortuni occorsi a Bastos, De Vrij, Milinkovic-Savic e Basta hanno fortemente condizionato l’intera squadra che si è sciolta sotto i colpi di Mertens e compagni che non hanno fatto altro che maramaldeggiare sui resti della compagine capitolina, sfoderando il loro gioco travolgente e a chiara vocazione offensiva. Il match si sblocca al 29’ quando Immobile sfugge via sul versante di destra per poi servire a centro area De Vrij, il quale ben appostato, in girata spedisce la palla alle spalle di Reina. I partenopei provano a reagire e lo fanno con Hamsik, che supera in dribbling Strakosha, ma la sua conclusione, da posizione angolata, va ad impattarsi con la base del palo. Nei primi quarantacinque minuti i biancocelesti sono apparsi più convincenti rispetto agli ospiti che hanno trovato più di qualche difficoltà nell’imporre la propria manovra e la propria filosofia di gioco. Nella ripresa, però, causa anche gli infortuni occorsi in casa Lazio, il Napoli reagisce ed inizia a prendere il largo. Il primo squillo che rimette in sesto la gara avviene al 54’ quando dagli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla giunge in area dove Albiol colpisce di prima intenzione, trovando dinnanzi a sé la risposta puntuale di Strakosha, che però non può nulla di fronte al tap-in ravvicinato di Koulibaly, al suo primo centro in campionato. Trascorrono appena due minuti e al 56’su appoggio in area di Hamsik, Callejon spedisce sul secondo palo la sua conclusione. Raddoppio per i partenopei grazie al goal numero tre dell’attaccante spagnolo . I padroni di casa escono via via di scena e gli azzurri ne approfittano per triplicare. Al 59’ su lancio in profondità di Jorginho, Strakosha si tuffa dinnanzi alla pressione di Mertens, ma non intercetta la palla, che gli sfugge lontano ed è proprio il folletto belga a farla sua, inventandosi una rete da cineteca dalla corsia di sinistra, dando vita ad una traiettoria che si insacca sul secondo palo. Centro numero sei in questo campionato per il quattordici belga, autore di un goal che ricorda per molti aspetti una magia realizzata da Maradona proprio contro la Lazio nel lontano 1985. A chiudere i giochi ci pensa al 92’ Jorginho che realizza un penalty decretato dall’arbitro Damato a seguito di una spinta in area di Parolo ai danni di Zielinski. Al triplice fischio finale i biancocelesti escono a testa bassa al culmine di una serata iniziata nel migliore dei modi e conclusasi in maniera diametralmente opposta, ridimensionando in parte le velleità nutrite in questo avvio di stagione, mentre i partenopei inanellano il pokerissimo, lanciando il guanto di sfida alla Juventus e alle altre pretendenti per il titolo. Ai microfoni dei giornalisti Maurizio Sarri ha così giudicato la prestazione sfoderata dai suoi ragazzi: “Il primo tempo non mi ha lasciato nessuna perplessità perché eravamo pienamente in partita e infatti all’intervallo ho detto ai ragazzi di continuare così perché l’avremmo messa a posto. Abbiamo incontrato una squadra in salute e abbiamo preso goal su una situazione sporca ma il primo tempo è stato diverso rispetto a Bologna. Scudetto? E’ tardi, devo andare a letto perché domani abbiamo l’allenamento e nel week-end si gioca ancora. La vera sfida è mantenere alta questa attenzione per dieci mesi”. Simone Inzaghi, invece, si ritrova a commentare il primo ko stagionale, condizionato soprattutto dalle assenze sopraggiunte durante il match che hanno impedito alla sua squadra di proseguire lungo la scia di quanto fatto di interessante nei primi quarantacinque minuti: “Nel primo tempo eravamo stati molto bravi, avevamo creato diversi problemi al Napoli. Purtroppo abbiamo avuto questa serie di infortuni che penso non sia mai capitata nella storia della Lazio. In una gara sola ci è successo quello che solitamente accade in un campionato intero. Dovremo fare il possibile per mettere insieme i giocatori in vista di domenica. Affrontiamo le prossime tre partite, poi cercheremo di recuperare qualcuno dopo la sosta. Abbiamo giocato già molte gare, ho cercato di cambiare ma i problemi ci sono stati lo stesso, probabilmente sono troppi questi infortuni muscolari”.


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