Finale Europa League: United e Ajax contro per il titolo, unite nel cordoglio

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Non sarà una finale di Europa League come le altre, quella che stasera metterà di fronte il Manchester United di Mourinho e l’Ajax di Bosz. Certamente non lo sarà il prologo: la cerimonia di apertura della Friends Arena di Stoccolma, infatti, avverrà in tono minore rispetto a quanto previsto. Non poteva andare diversamente dopo l’attacco terroristico di Manchester: i Red Devils, come ovvio, giocheranno con il lutto al braccio per ricordare le vittime dell’attentato e, insieme con il pubblico e i giocatori olandesi, tributeranno il loro omaggio con un minuto di silenzio sicuramente carico di emozione. Friends Arena, nome quanto mai necessario e perfetto per questo momento; Stoccolma, altra città simbolo della sofferenza legata al terrorismo di nuova generazione. E quel titolo apparso su un tabloid britannico, “United we stand”, a ribadire che ci si può piegare ma mai spezzare; che lo sport è il manifesto dell’unità che non cede alla paura.

Poi ci sarà giustamente il campo, ci sarà da vincere l’Europa League. Il Manchester United arriva all’appuntamento di questa sera con la consapevolezza di essere la favorita, se non altro per una questione di esperienza internazionale dei suoi interpreti. Soprattutto, però, la banda dello Special One sa che il solo modo rimasto per disputare la prossima Champions League è sollevare al cielo la vecchia Coppa Uefa, peraltro mai conquistata dal Club di Old Trafford. Se lo United riuscisse a battere l’Ajax, entrerebbe nel gotha delle società capaci di mettere in bacheca tutti i principali trofei continentali (Coppa Campioni/Champions, Coppa Uefa/Europa League e Coppa delle Coppe). Per ora quelle società sono 4 (lo stesso Ajax, poi Juventus, Bayern Monaco e Chelsea), Mourinho conta di scrivere la quinta sinfonia. Non solo: l’ex tecnico interista mira a un Triplete in tono minore: dopo la conquista di Community Shield e Coppa di Lega, Mou vuole anche l’Europa League. Dalla sua ha i numeri: questa sarà la sua quarta finale europea e nei tre precedenti ha sempre trionfato.

Ma l’Ajax non partirà da comparsa, da vittima sacrificale. Anzi. Gli uomini di Bosz, che hanno un’età media di 22 anni e un tasso tecnico altissimo, sono reduci da una stagione importante in Eredivisie nella quale hanno sfiorato il titolo (alla fine l’ha spuntata il Feyenoord all’ultima giornata). La ciliegina sulla torta sarebbe, contro ogni logica di inizio anno, una Coppa importante come l’Europa League. I Lancieri non hanno di fatto nulla da perdere, potrebbero giocare con la mente davvero sgombra e, quindi, stupire ancora una volta. Vero è che la doppia semifinale contro il Lione ha evidenziato tutti i limiti della fase difensiva biancorossa (15 reti al passivo in 14 incontri europei, contro le 8 del Manchester), ma il potenziale offensivo – fatto di genio e sregolatezza targati Klaassen, Dolberg e Younes – potrà fare la differenza.

I precedenti (soltanto un paio, stagione ’76-’77 e 2011-’12, primo turno e sedicesimi di Coppa Uefa/Europa League) sono stati appannaggio della squadra inglese. Ma tra le contendenti l’unica ad aver fin qui vinto il trofeo è l’Ajax (1992, doppio pari contro il Torino in finale). Ogni pronostico resta aperto.

LE PROBABILI FORMAZIONI
Ajax (4-3-3): Onana; Veltman, Sanchez, De Ligt, Riedewald; Klaassen, Schone, Ziyech; Traore, Dolberg, Younes. Allenatore: Bosz.
Manchester United (4-3-3): Romero; Valencia, Jones, Blind, Darmian; Carrick, Herrera, Pogba; Lingard, Rashford, Mkhitaryan. Allenatore: Mourinho.
Arbitro: Skomina (Slovenia)


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