Federico Bernardeschi saluta la Fiorentina, glissando sui tifosi

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Il tormentone di mercato su Federico Bernardeschi si è concluso nella maniera più prevedibile. Il centrocampista ,natio di Carrara, è approdato alla Juventus, in un’operazione da 40 milioni di euro più la possibilità per il club viola di guadagnare il 10% su una futura rivendita del calciatore. L’ex numero dieci gigliato ha firmato un quinquennale con la Vecchia Signora da 4,5 milioni di euro a stagione, ripercorrendo il cammino di un altro numero dieci che fece la storia nel calcio italiano, ossia Roberto Baggio, che nel maggio del 1990 si trasferì da Firenze alla Torino bianconera, portando con sé una miriade di strascichi polemici con annesse insurrezioni popolari. L’addio di Bernardeschi dalla Fiorentina non è stato affatto “morbido”. I sostenitori della viola hanno esposto vari striscioni fortemente offensivi nei suoi riguardi in cui veniva tacciato di essere un”traditore”, un personaggio attaccato solo al “dio denaro”, approdando in quella, che per tutti i tifosi fiorentini, è definita l’acerrima nemica. Trascorsi un po’ di giorni da questo passaggio doloroso alla Juventus, Bernardeschi, attraverso il canale social di Instagram, ha deciso di salutare il suo passato, senza dimenticare nessuno, tra staff dirigenziale, tecnico, ex compagni di squadra e perfino i magazzinieri, tutti tranne i tifosi, coloro che lo hanno additato di essere un “Giuda”, uno di quelli che verrà accolto al Franchi subissato da fischi e insulti. Il neo juventino, però, guarda avanti e questo è il suo pensiero dedicato a ciò che ha rappresentato per lui ben dodici anni di carriera, tra settore giovanile e prima squadra. “E’ arrivato il momento dei ringraziamenti. Per questi 12 anni, voglio ringraziare la società Fiorentina per avermi cresciuto e per avermi fatto diventare un uomo, voglio ringraziare tutte le persone che sono state al mio fianco. Quelle che tra oneri ed onori si sono prese tutto. Ma soprattutto vorrei ringraziare tutte quelle persone di cui si parla poco ma che lavorano fianco a fianco di noi giocatori, quelle che nessuno nota e nessuno vede perché dietro le quinte. Mi riferisco ai magazzinieri, ai fisioterapisti, dottori, addetti ai lavori, dal primo all’ultimo. A coloro che mi hanno sempre sostenuto ed hanno combattuto al mio fianco. Di voi non mi scorderò mai perché avete messo il cuore prima del lavoro, sempre. GRAZIE! Ora…Sono giunto al principio di un nuovo cammino. Che dire…Non poteva iniziare meglio di così. GRAZIE per avermi già fatto provare emozioni indescrivibili. GRAZIE per i brividi trasmessi, GRAZIE per l’affetto dimostrato, GRAZIE per la stima e la fiducia riposte in me. Non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura, mettermi a disposizione, dare tutto senza riserve ed onorare ciò che vesto. Non voglio peccare di presunzione e promettere, ma una cosa, però, la voglio assicurare…Non mancheranno mai: Umiltà, Impegno, Grinta, Determinazione e Dedizione. GRAZIE A TUTTI!”. Questo è il congedo di Bernardeschi dalla Viola, un saluto profondo, commosso, di un ragazzo che deve tanto al suo passato e non lo dimenticherà mai. Firenze è stata una tappa fondamentale nella sua carriera, il trampolino di lancio per approdare alla Juventus, ed è proprio quest’approdo, questo cambio di casacca che ha spinto l’ex viola a salutare tutti, ringraziare tutti, tutti tranne quei tifosi che da amici e sostenitori del calciatore si sono tramutati in beceri nemici che d’ora in avanti non perderanno occasione per scaricargli addosso tutta la loro frustrazione e tutta la loro rabbia per un trasferimento che non sarà mai gradito.


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