La Roma torna da Baku con in tasca tre punti preziosi

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I giallorossi sfatano il tabù trasferta in Champions League. La Roma supera per 1-2 gli azeri del Qarabag, tornando a sorridere lontano dall’Olimpico, evento che non accadeva dal 2010 in occasione di una gara con il Basilea. Nell’avveniristico impianto dello stadio Olimpico di Baku non è stato facilissimo per la banda di Di Francesco avere la meglio al cospetto dei volenterosi azeri guidati dall’abile Gurban Gurbanov. Il match è stato vissuto con passione spasmodica da tutto l’Azerbaigian, con i tanti appassionati di calcio e tifosi che hanno riempito lo stadio, donando la netta sensazione di vicinanza alla squadra del Qarabag, compagine che da’ nome ad una città che non esiste più, rasa al suolo durante il conflitto armato tra azeri ed armeni. La gara sulla carta alla portata dei giallorossi, in quanto i padroni di casa fossero reduci da un pesante 6-0 subito in trasferta con il Chelsea, non è stata semplice da portare a capo anche se al triplice fischio finale decretato dall’arbitro portoghese Soares Dias, è apparso più di un sorriso sui volti di Dzeko e compagni consapevoli dell’importanza inerente i tre punti messi in cascina. Il match si sblocca al 7’ dagli sviluppi di un calcio d’angolo: Pellegrini serve un assist pregevole per Manolas, che di testa, all’interno dell’area piccola, non lascia scampo a Sehic. Al 15’, addirittura, gli ospiti trovano il raddoppio con El Shaarawy che a ridosso dell’area avversaria appoggia sulla destra per Dzeko, il quale intercetta la sfera per poi sfoderare un tiro imparabile che colpisce la parte bassa della traversa e si insacca in rete. Sembra tutto facile per i giallorossi che flirtano con la terza marcatura, ma al 28’ a seguito di un errore in fase di disimpegno di Gonalons, Ndlovu ne approfitta per servire Henrique, che a tu per tu con Alisson non sbaglia. Nella ripresa la Roma prova a triplicare, chiudendo così definitivamente i giochi. Ci provano in serie Dzeko, Kolarov, Bruno Peres, ma un po’ la sfortuna, un po’ la bravura di Sehic, i giallorossi non riescono a sferrare il colpo decisivo. Nei minuti finali della gara è invece la banda di Di Francesco a rischiare di essere beffata con un colpo di testa ficcante di Ndlovu su cross dalla sinistra di Agolli, che termina la sua corsa di poco sul fondo. Al triplice fischio decretato dall’arbitro lusitano Soares Dias, sospiro di sollievo per i capitolini, mentre il Qarabag pur non avendo conquistato punti, raccoglie gli applausi da parte del proprio pubblico, alquanto numeroso, per la prestazione coraggiosa e intraprendente sciorinata. Eusebio Di Francesco, intervistato dai giornalisti, ha così commentato la vittoria ottenuta a Baku: “Quando si vince non c’è rammarico, potevamo gestire meglio ed essere più concreti. La Roma non vinceva da tanto in Champions ed era fondamentale in un ambiente non facile, l’unica occasione è stata il colpo di testa di Ndlovu nel finale. Loro avevano entusiasmo e un grande pubblico, sembrava che facessero sempre l’azione della vita, ma se sono qui i valori ci sono. Potevamo fare meglio come gestione della partita, ci siamo complicati la vita da soli”. Per quanto concerne la sponda azera, queste le dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’allenatore del Qarabag, Gurban Gurbanov: “E’ stata una grande partita da parte nostra. Nei primi minuti l’avversario ha mostrato le sue abilità ma dopo lo 0-2 abbiamo giocato con maggiore attenzione. La Roma ha meritato la vittoria ma nel complesso sono soddisfatto della squadra, era la nostra prima partita in casa e abbiamo cercato di strappare qualche punto. Ringrazio i tifosi per il sostegno”.


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