Disfatta azzurra con la Repubblica Ceca e ora l’accesso alle semifinali è in salita

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Prestazione deludente da parte degli azzurrini guidati da Luigi Di Biagio. L’Under 21 cade per 3-1 al cospetto dei pari età della Repubblica Ceca, complicando fortemente il proprio cammino verso la qualificazione alle semifinali. Complice il successo della Germania per 3-0 sulla Danimarca, sabato sera per Berardi e compagni potrebbe non essere sufficiente vincere al fine di strappare il pass per il turno successivo. Gli azzurri, come dichiarato a fine gara dal c.t. Di Biagio, non hanno effettuato un buon pressing nel primo tempo, lasciando spazio ed iniziativa ai cechi. Nella ripresa è stata apprezzabile la reazione dei suoi ragazzi nel ristabilire la parità, ma a seguire, il goal del 2-1 a favore della Repubblica Ceca, ha tramortito gli azzurrini che hanno gradualmente perso smalto e mordente. Di Biagio si assume le responsabilità di questo ko e non nasconde le difficoltà sopraggiunte per raggiungere le semifinali, ma altresì invita la sua squadra a recuperare le energie in vista del match contro la Germania, in cui occorrerà vincere senza fare troppi calcoli. Nella spettacolare cornice del “Tichy City Stadium” il primo pericolo degno di nota è di marca azzurra con Bernardeschi, abile nel calciare in porta , dopo una conclusione di Pellegrini murata, ma il tiro del numero dieci azzurro viene respinto da Zima. La Repubblica Ceca mostra le unghia con Hasek, autore di una conclusione che non inquadra lo specchio della porta. Al 24’ i cechi passano in vantaggio: Holzer effettua un lancio su cui Schick si avventa, dando vita ad una sponda aerea, la palla giunge dalle parti di Travnik, il quale approfitta di uno scivolone di Rugani, per involarsi verso l’area avversaria così che una volta giunto al limite estrae dal cilindro un tiro angolato su cui Donnarumma non riesce ad intervenire. Gli azzurrini non si disuniscono, tentando l’immediata risposta con Berardi che appoggia in avanti per Petagna, il quale giunge all’interno dell’area, per poi lasciar partire una conclusione che termina di pochi centimetri a lato. La banda di Di Biagio pigia il piede sull’acceleratore, stavolta con Bernardeschi protagonista di un fendente dalla lunga distanza, su cui interviene magistralmente Zima. Nella ripresa l’Italia appare di gran lunga più famelica rispetto alla prima frazione di gioco. Berardi mette i brividi a Zima dalla battuta di un calcio di punizione, ma l’estremo difensore ceco non si lascia sorprendere. Al 70’ Cataldi lancia in avanti proprio Berardi, il quale giunto a tu per tu con il portiere Zima calcia in porta, ma l’estremo difensore ceco ribatte con i piedi, a quel punto l’attaccante in forza al Sassuolo è tempestivo nel raccogliere la respinta di testa, insaccando la sfera in rete. Gli azzurrini non si accontentano del pareggio e sfiorano in due occasioni il vantaggio: prima con Chiesa autore di un assist pregevole dalla corsia di sinistra, indirizzato a centro area, su cui Petagna si avventa con un attimo di ritardo e a seguire è Berardi, su azione di contropiede, ad appoggiare sulla sinistra sempre per Petagna, il quale approfitta dell’uscita a valanga di Zima, per superarlo con un delicato pallonetto, ma la sfera sorvola la traversa. Al 79’ minuto doccia gelata per l’Italia: Soucek serve al limite dell’area Havlik, il quale compie due passi in avanti per poi estrarre dal cilindro una conclusione angolata su cui Donnarumma non può nulla. A questo punto crollano le certezze per la banda guidata dal c.t. Di Biagio, nonostante l’imponente mole di gioco profusa nei secondi quarantacinque minuti. Addirittura all’ 85’ il passivo si fa ancora più pesante con Luftener, che recupera palla a metà campo, per poi proiettarsi in avanti, al fine di esplodere un bolide dalla lunga distanza, sul quale Donnarumma non appare particolarmente reattivo. 3-1 per la Repubblica Ceca e gli azzurri non devono far altro che archiviare mestamente un pomeriggio orribile. Questo pesante ko dovrà essere da lezione per la nostra squadra, consapevole sì della propria forza e delle proprie qualità tecniche, ma a quanto pare tutto ciò non sia sufficiente per mettere alle corde gli avversari. La Repubblica Ceca è apparsa molto più cinica, capitalizzando al meglio le occasioni avute a disposizione. Contro la Germania servirà un miracolo, sperando anche in una prestazione più che dignitosa della Danimarca al cospetto dei cechi, altrimenti si rischia di abbandonare in anticipo quest’avventura in Polonia, nata sotto tutt’altri auspici, considerando la levatura della rosa a disposizione del c.t. Gigi Di Biagio.


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