Lazio-Napoli 1-1: Klose chiama, Gabbiadini risponde

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Lazio-Napoli-Tim-CupLazio – Napoli 1-1 (1-0)

33′ Klose (L), 58′ Gabbiadini (N)

Pioggia fitta e intensa sull’Olimpico, ma non era soltanto acqua. Tante le emozioni, fitte e intense come gli scrosci che scendevano dall’alto. Lazio e Napoli hanno dato vita ad una gara a tratti spettacolare, novanta minuti che hanno fatto onore alla Coppa Italia, competizione troppo spesso snobbata (in primis dai tifosi: appena 20 mila i tagliandi venduti per il match di ieri sera).

I biancocelesti e i partenopei dimostrano di volere a tutti costi la finale, il Napoli per bissare l’impresa di un anno fa (seppur resa triste dai noti incidenti che hanno portato alla morte di Ciro Esposito), la Lazio per inseguire il settimo sigillo nel torneo. Il pari maturato nel primo atto della doppia sfida è in fondo il risultato più giusto: un tempo per parte a cercare di soverchiare l’avversario, un legno a testa e tante occasioni sprecate da un lato e dall’altro.

A partire meglio sono i padroni di casa che già al 9′ sfiorano il vantaggio, quando Miro Klose svetta sulle statuine della difesa napoletana e centra il montante alla destra dell’immobile Andujar. Britos e Ghoulam faticano a contenere, Felipe Anderson sembra tornato in stato di grazia e il campione del mondo tedesco, là davanti, fa reparto da solo. I suoi quasi 37 anni non pesano, lo dimostra una volta di più al 33′: l’ispirato Anderson serve un cioccolatino a Klose che, bucati gli allegri centrali del Napoli, fredda Andujar in uscita bassa. Per l’attaccante biancoleste è il terzo gol in Coppa Italia quest’anno, complessivamente il nono stagionale.

Pioli ci crede e chiede ai suoi di affondare il colpo, la squadra sembra poterlo accontentare verso il finale di frazione quando ancora Klose costringe il portiere partenopeo ad un’altra uscita rasoterra (questa volta efficace). Sulla ribattuta Felipe Anderson viene “murato” dal provvidenziale salvataggio di Britos a ridosso della linea di porta. Pioli non è tranquillo: il Napoli balla dietro (Benitez s’è infuriato non poco per il 3 contro 3 concesso in occasione del vantaggio laziale), Gabbiadini non pare in serata e l’unico che può far male è il solito Higuain, anche se un po’ appannato. Il tecnico di casa sa che serve il 2-0 per stare sereni e non si fida dell’apparente sonno azzurro. E fa bene, perché nella ripresa l’inerzia della gara cambia direzione.

Suona la sveglia in casa Napoli, Gabbiadini smette di sonnecchiare e Higuain si scrolla di dosso il torpore del primo tempo. I presagi di un possibile pareggio si manifestano al 50′, nel momento il cui David Lopez scheggia la traversa della porta difesa da Berisha. Gli auspici diventano realtà poco oltre: Mertens pesca il corridoio giusto tra i centrali della Lazio, Higuain è un centometrista e si avventa sul pallone. Il Pipita calcia in diagonale e ne viene fuori un assist per Manolo Gabbiadini, spuntato da chissà dove alle spalle della colpevole retroguardia casalinga. Per l’x Samp è la rete numero 14 di quest’anno, la prima in Coppa Italia, la quinta con la maglia del Napoli in 12 presenze. Nel recupero quasi arriva la beffa: stoccata di Inler dalla distanza, bravo Berisha a dire di no al centrocampista svizzero.

La Lazio può recriminare per non essere riuscita a chiudere la partita quando il Napoli sembrava alle corde; Benitez e i suoi, al contrario, guardano al ritorno di aprile con l’ottimismo che un 1-1 in trasferta porta con sé. Spesso il San Paolo è stato l’uomo i più per la squadra dello spagnolo, tuttavia niente è ancora scritto: la Lazio è tutt’altro che spacciata.


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