Théréau a Firenze con la voglia di stupire

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Bisogna sempre lavorare duramente e sperare, anche se si hanno 34 anni e si nutra la sensazione che il treno più importante della propria carriera stia per passare. Sarà stato questo il ragionamento fatto da Cyril Théréau, attaccante francese, classe 1983, trasferitosi dall’Udinese alla Fiorentina negli ultimi giorni del calciomercato. Il giocatore transalpino era stato corteggiato anche in altre occasioni dal club gigliato, società che aveva manifestato sempre grande interesse nei suoi confronti. Théréau approda in viola, con tanta voglia di mettersi a disposizione di Stefano Pioli, come testimoniano questi primi allenamenti con la nuova maglia della Fiorentina. L’ex attaccante dell’Udinese, può ricoprire diversi ruoli sulla trequarti oppure candidarsi nelle vesti di vice- Simeone nel “4-2-3-1” fino ad ora utilizzato dall’allenatore emiliano. L’esperienza e l’abilità nel reparto avanzato non mancano a questo calciatore che dopo aver girovagato tra Francia, Belgio e Romania con alterne fortune, è approdato in Italia nell’agosto del 2010 tra le fila del Chievo. Con i gialloblù clivensi disputa quattro stagioni, collezionando complessivamente 129 presenze impreziosite da 30 goal. Nell’estate del 2014 avviene il suo passaggio all’Udinese. Con la maglia bianconera dei friulani disputa il suo miglior campionato da quando è in Italia, nella scorsa stagione, siglando dodici reti su trentatre apparizioni. In queste prime due giornate appena disputate, ha già centrato per due volte il bersaglio, seppur le sue firme siano risultate inutili al fine del punteggio, visto che l’Udinese ha collezionato due sconfitte nelle prime due gare stagionali. Nella mattinata di ieri, presso la sala stampa “Manuela Righini” sita all’interno dello stadio Artemio Franchi di Firenze, Théréau accompagnato dal club manager, Giancarlo Antognoni, ha presieduto la conferenza stampa di presentazione. Ecco le sue parole in merito all’approdo in viola: “ In passato c’erano già state delle chiacchiere con la Fiorentina ma ero in una società con cui era difficile trattare perché avevo contratti lunghi. Per dire la verità ero vicino alla Sampdoria ma quando mi ha chiamato il mister e mi ha detto che c’era la possibilità non ho avuto dubbi. Sono sette anni che vengo a giocare qui da avversario, mi è sempre piaciuto lo stadio, il colore viola, il tifo e la città. Non vedo l’ora di ripagare la fiducia della società”. Sul numero dei goal da realizzare, Théréau dichiara: “Obiettivo 13 goal? Può essere, vediamo. Piano piano sto crescendo come numero di goal di stagione in stagione. Ho sempre giocato come seconda punta, adesso però sono anche al top della forma e penso che anche quest’anno andrò su questa cifra di goal”. Sul suo nuovo compagno di squadra Simeone, afferma: “Simeone? Ci conosceremo bene in campo, ancora ci siamo allenati poco insieme. Ha tante qualità fisiche, sicuramente lo aiuterò. Ma come lui ci sono tanti giocatori giovani. Non sono qui per fare il maestro, ma posso far capire ai nostri giovani come si gioca in serie A”. Sul modulo tattico scelto da Pioli, l’attaccante francese dice la sua: “Per adesso il mister ha scelto il “4-2-3-1”, oggi sono qui perché posso giocare in diversi ruoli. Mi trovo meglio come seconda punta o come esterno a sinistra. La fortuna è che la squadra gioca a calcio ed i ruoli si muovono molto in campo”. Infine sulla scelta del numero 77 ecco la sua spiegazione: “E’ un numero che piace a mio fratello. A lui piaceva il 7 a me l’11. Poi lui mi spinse a prendere il 77 e andò bene. L’esultanza sarà sempre la stessa, il gesto con le mani l’ho pensato dopo aver visto le esultanze di Luca Toni qui a Firenze. Con mio fratello volevamo un gesto che potesse essere copiato dai bambini ed oggi è il mio marchio di fabbrica”. Per l’attaccante francese non vi è tempo da perdere, la Fiorentina è reduce da due ko consecutivi e vi è tanta voglia di cancellare quello zero dalla casella dei punti conquistati. Domenica pomeriggio la Viola sarà di scena al “Bentegodi”, stadio che lui conosce perfettamente, al cospetto dell’Hellas Verona. L a missione sarà quella di conquistare i tre punti in palio, casomai grazie ad un guizzo del numero settantasette transalpino, per imprimere subito la sua firma su questa nuova e stimolante esperienza professionale, molto probabilmente la più importante e significativa nella sua carriera.


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