Lazio di impeto all’Adriatico. I biancocelesti superano il Pescara per 2-6

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Prestazione maiuscola da parte dei ragazzi di Simone Inzaghi. La Lazio ha la meglio sul Pescara con un rotondo ed ineccepibile 2-6 che traghetta i biancocelesti al quarto posto in classifica a quota quarantatre, ottenendo la quinta vittoria in trasferta, interrompendo, così, la striscia di due ko consecutivi rimediati contro la Juventus e il Chievo. Per quanto riguarda il Pescara, invece, prosegue inesorabile l’emorragia di risultati positivi. I biancazzurri subiscono la sedicesima sconfitta stagionale, rimanendo inchiodati mestamente all’ultima posizione con soli nove punti all’attivo. Il Delfino continua ad essere l’unica compagine presente nei maggiori campionati europei a non aver ancora vinto una partita in stagione (esclusa la vittoria a tavolino assegnata nel match d’andata con il Sassuolo), ed inoltre con cinquanta reti subite, annovera la peggior difesa del campionato. Numeri disastrosi ed allarmanti per una squadra che vede irrimediabilmente avvicinarsi lo spettro della retrocessione in serie B. La gara inizia subito con i biancocelesti padroni del gioco ed abili nel passare in vantaggio al 10’ minuto con Parolo che sfrutta al meglio un assist dal versante di destra di Felipe Anderson. Il numero sedici capitolino svetta di testa, approfittando di una dormita generale della difesa biancazzurra, insaccando la sfera in rete. Nemmeno il tempo di riorganizzare le idee, per i padroni di casa, che la Lazio trova il raddoppio, al 14’, sempre con Parolo che di testa, dagli sviluppi di un corner calciato da Biglia, non lascia scampo a Bizzarri. Gli abruzzesi reagiscono e al 29’ accorciano le distanze con Benali, che ribadisce in rete, da posizione ravvicinata, un tiro di Kastanos ribattuto da Marchetti. Per il centrocampista libico si tratta del secondo centro in campionato. Il Pescara, galvanizzato dalla rete che accorcia le distanze, imprime un nuovo ritmo alla gara e addirittura ottiene la concessione, da parte dell’arbitro Giacomelli, di un penalty a proprio favore a seguito di un intervento falloso in area di Hoedt ai danni di Zampano. Dal dischetto si presenta Caprari che però sciupa la ghiotta occasione facendosi intercettare la conclusione dall’estremo difensore biancoceleste. La banda di Oddo non si disunisce ed anzi agguanta l’insperato pareggio al 41’ minuto dagli sviluppi di un calcio d’angolo. La sfera termina dalle parti di Brugman che in volée non lascia scampo a Marchetti. Pareggio del Pescara ed esplode di gioia lo stadio Adriatico, convinto che il peggio sia passato. Nella ripresa, invece, la differenza tecnica e qualitativa tra le due compagini affiorerà in maniera piuttosto chiara ed evidente, con i capitolini che prenderanno il largo, maramaldeggiando sui resti di un Pescara, vulnerabile e modesto nel reparto difensivo. Al 49’ Felipe Anderson scodella, dalla destra, un cross per l’accorrente Milinkovic-Savic che stoppa la palla e conclude in porta. La sfera carambola sul palo per poi giungere dalle parti di Parolo che di testa insacca comodamente in rete. Al 57’ Muntari perde palla ,ingenuamente, a centrocampo, Immobile ne approfitta per avviare un’azione in contropiede. Favorito da un errato intervento di Gyomber, l’attaccante natio di Torre Annunziata serve a centro area Keita, con quest’ultimo che di piatto appoggia oltre la linea di porta. Per la punta esterna senegalese si tratta del sesto centro in questo campionato. La banda di Simone Inzaghi non pare accontentarsi e al 69’, da un cross da calcio d’angolo, De Vrij, ben posizionato a centro area, prolunga di testa per Immobile che di prima intenzione ribadisce in rete. Dodicesimo goal per l’attaccante campano che in segno di rispetto verso i suoi vecchi tifosi, non esulta. Il 2-6 finale giunge al 77’ con Lulic che dalla corsia di sinistra estrae dal cilindro un cross ben calibrato indirizzato verso l’interno dell’area, dove irrompe con personalità Parolo, che di piatto non lascia scampo a Bizzarri. Poker per il centrocampista biancoceleste che raggiunge quota cinque goal in questo torneo. Al termine del match, l’allenatore del Delfino, Massimo Oddo, dichiara di non aver visto la sua squadra giocare male. Soprattutto nel primo tempo è stata apprezzabile la reazione nel voler agguantare a tutti i costi il pareggio. Resta ovviamente il rammarico per la proporzione della sconfitta e per le gravi disattenzioni commesse in difesa che hanno permesso agli avversari di sferrare colpi pesanti. Per quanto riguarda la posizione di classifica, il tecnico abruzzese è ben consapevole che si tratti di una situazione alquanto critica e preoccupante, con lo spettro della retrocessione incombente, però ,altresì, non è intenzionato a lasciare la nave che naufraga, ribadendo il concetto che fino a quando i calciatori gli concederanno massima disponibilità e fiducia, resterà al timone di un Pescara sempre più ultimo e consueta vittima sacrificale di turno. Simone Inzaghi, invece, applaude la prestazione dei suoi ragazzi. A suo avviso la sfida contro gli abruzzesi non sia stata affatto facile, soprattutto nella prima frazione di gioco, quando la foga agonistica dei padroni di casa aveva messo in seria difficoltà la retroguardia biancoceleste. Poi nella ripresa i diversi valori in campo sono apparsi evidenti, con i capitolini che sono stati abili nel conquistare una vittoria imponente e di carattere che cancella, in parte, l’amarezza per l’ultimo ko subito in campionato contro il Chievo, sconfitta che a distanza di sette giorni, il tecnico biancoceleste definisce immeritata. Inzaghi junior è poi felice per il poker realizzato da Marco Parolo, calciatore che in questa stagione stava segnando meno rispetto alle altre ed infine getta lo sguardo verso il futuro e in particolar modo ai prossimi mesi quando sarà chiamato ad affrontare la Roma in ben tre occasioni, tra coppa Italia e campionato, con il tecnico laziale che palesa la netta sensazione di voler ben figurare per lasciare un’impronta indimenticabile in questa stagione dai connotati assolutamente sorprendenti e positivi.


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