Roma rullo compressore, notte (quasi) fonda Milan

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Quando la Roma arriva a San Siro, non importa che le maglie avversarie siano nerazzurre o rossonere. Quando la Roma giunge alla Scala del calcio, sono dolori. Accadde a febbraio contro l’Inter (1-3 senza se e senza ma), è accaduto ieri sera contro il Milan: 1-4 con doppietta di Dzeko (27 in Serie A, capocannoniere indiscusso), rete dell’ex El Shaarawy e rigore di De Rossi. Zero scuse per il Diavolo, niente sconti dalla banda Spalletti chiamata almeno a centrare la Champions League senza passare dal preliminare.

Il Milan è questo qui, poche storie: Montella non si è nascosto dietro un dito, nel post partita ha fatto i complimenti a squadra e allenatore avversario. La Roma ha giocato meglio e si è dimostrata superiore così come recita la classifica: i giallorossi si sono presi di nuovo il secondo posto dopo il sorpasso momentaneo del Napoli, e domenica sera nel big match contro la Juventus saranno fermamente decisi a rimandare la festa scudetto dei bianconeri. Il Milan, per contro, si risveglia con la consapevolezza di aver fatto la miseria di 2 punti nelle ultime 4 gare; per fortuna di Montella & C. Inter e Fiorentina non sono state in grado di approfittarne, anzi. Il discorso Europa League resta ancora aperto, ma mancano soltanto 3 turni alla fine del campionato e nel fine settimana i rossoneri sono attesi a Bergamo per lo scontro diretto contro l’Atalanta (ora a +6 sul Diavolo).

Il poker giallorosso nella tana del Milan certifica dunque l’andamento stagionale delle due squadre: altalenante e lunatica la Roma, in grado di dare lezioni di calcio a destra e manca facendo sue molte battaglie, anche attraverso uno Dzeko mai così prolifico (37 reti stagionali, suo nuovo record personale) ma, alla lunga, incapace di vincere la guerra; giovane imberbe e a volte impaurito il Milan, la cui annata si riassume nel cambio ai vertici della società. Ricostruzione con la maiuscola in seno alla quale è lecito non attendersi miracoli: casomai l’Europa restasse un tabù, niente drammi ma tanta riflessione. Alcuni giocatori probabilmente non sono da Milan, ma l’ossatura per il futuro c’è (Donnarumma, Romagnoli e Locatelli su tutti). E la ciliegina lontana della Supercoppa di Doha è una sorta di anticipo su ciò che potrebbe venire. Montella lo sa ed è anche da lui che si dovrà ripartire per non sperperare ancora una volta il lavoro fatto. Che, se ne dica ciò che si vuole, non è da buttare.

CLASSIFICA SERIE A DOPO IL 35° TURNO:

Juventus 85, Roma 78, Napoli 77, Lazio 70, Atalanta 65, Milan 59, Inter e Fiorentina 56, Torino 50, Sampdoria 46, Udinese 44, Chievo 42, Cagliari 41, Sassuolo 40, Bologna 38, Genoa 33, Empoli 32, Crotone 28, Palermo* 20, Pescara* 14

*già retrocesse in Serie B

PROSSIMO TURNO (13 e 14 maggio):

Fiorentina-Lazio, Atalanta-Milan (sabato), Inter-Sassuolo, Torino-Napoli, Sampdoria-Chievo, Crotone-Udinese, Bologna-Pescara, Cagliari-Empoli, Palermo-Genoa, Roma-Juventus

 

 

 


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