Roberto Mancini e l’Inter sono oramai ai titoli di coda

Di

Roberto Mancinidi Lorenzo Cristallo
Il futuro del tecnico Roberto Mancini è ormai segnato. L’allenatore vuol abbandonare la panchina del club di corso Vittorio Emanuele e dal tardo pomeriggio di ieri, i legali di entrambe le parti, ossia del tecnico jesino e dalla dirigenza griffata Suning, hanno imbastito una trattativa per discutere sulla buonuscita. Il Mancio sembrerebbe non aver nessuna intenzione di dimettersi, tantomeno di rinunciare ai 5 milioni di euro di ingaggio, mentre i vertici nerazzurri non si spingono oltre una “liquidazione” da 2 milioni di euro. Tra l’altro, il direttore sportivo Ausilio, ha già intavolato un discorso con il possibile successore di Roberto Mancini, ovvero: Frank De Boer, per il quale sarebbe pronto un contratto fino al 2019. Nel frattempo questa calda estate nerazzurra si accinge verso un epilogo sconvolgente. La situazione critica ,sollevata dal tecnico jesino, perdurava già da un po’ di tempo. Alla base di questa scelta di andare via dall’ Inter ci sono vari motivi: innanzitutto il mancato feeling con la nuova dirigenza cinese della Suning. In più di un’occasione Mancini aveva ribadito di non aver mai parlato con i nuovi acquisitori dell’ Inter e di non possedere una chiara idea sulle intenzioni future e sugli investimenti che vorranno mettere in atto. Inoltre anche il rapporto con Thohir non era più idilliaco. Il tycoon indonesiano aveva cercato, nelle passate settimane, di stemperare la tensione tra lui e Mancini, con dichiarazioni distensive sul futuro della squadra e della società, ma il vaso di coccio era ormai rotto in maniera irrimediabile. Ed infine, a Mancini non è andata giù questa campagna acquisti, in cui, molti degli obiettivi dell’allenatore nerazzurro non sono stati reperiti sul mercato, un nome su tutti quello di Yaya-Toure, calciatore su cui il Mancio avrebbe impostato il gioco della squadra. I riflessi di tale situazione destabilizzante si sono ripercossi nelle amichevoli estive, con l’Inter che ha subito sonore debacle al cospetto del Paris Saint-Germain (1-3), Bayern Monaco (1-4) e Totthenam (1-6), sconfitte pesanti e dai punteggi tennistici che hanno evidenziato delle crepe non solo dal punto di vista tattico ma soprattutto psicologico, con un’ambiente frastornato dalle continue voci di mercato, principalmente su Icardi, uomo simbolo dell’ Inter e i ripetuti mal di pancia di Mancini, scontento e pensieroso. La caduta fragorosa di venerdì pomeriggio contro gli Spurs, ha aperto ufficialmente la crisi tra Mancini e i vertici nerazzurri, con un epilogo che sembra oramai scontato. Il Mancio non sarà più l’allenatore dell’ Inter e in queste ore si discuterà essenzialmente sulle modalità economiche di un addio assolutamente irremovibile. Quest’oggi la squadra sosterrà l’allenamento presso il centro sportivo di Appiano Gentile ma ancora si conosce il nome di chi lo dirigerà, in quanto il tecnico marchigiano, molto probabilmente, non si presenterà. Invece, per la giornata di mercoledì, è attesa la fumata bianca per Frank De Boer che atterrerà a Milano e prenderà il posto di Roberto Mancini per cercare di donare maggiore serenità, in un’ambiente scosso da tale situazione, a meno di due settimane dall’inizio del campionato.


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