Inghilterra campione d’Europa Under 21: la Spagna si arrende

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A trentanove anni dall’ultima volta, l’Inghilterra è Campione d’Europa Under21. L’eroe di serata è James Trafford, portiere che l’anno prossimo giocherà al Burnley, che al novantaseiesimo para un rigore a Abel Ruiz e poi, sul rimorchio, compie un altro miracolo su Oroz, di fatto mantenendo imbattuta la propria porta per tutto l’Europeo. Incredibile epilogo quello di Batumi, con gli inglesi che sembravano in controllo e Colwill, all’ultimo minuto, colpiva con un calcio proprio Abel Ruiz, mandandolo dal dischetto dopo una revisione al Var. A decidere è quindi una punizione deviata da Palmer, con Jones che è sulla traiettoria e manda il pallone in rete.

Sin dall’inizio, però, la Spagna non ha il piglio solito, così come fantasia e geometrie. L’Inghilterra cerca di approfittarne anche grazie all’estrema qualità degli attaccanti. Gordon all’inizio è imprendibile, prima Tenas e poi Pacheco – scivolando su Gibbs White – evitano il vantaggio inglese. La Roja però fa fatica a uscire, a palleggiare, al netto di una conclusione dalla distanza di Baena, non lontana dai pali del portiere Trafford, e un colpo di testa strisciato da Paredes che finisce a lato. La qualità degli attaccanti spagnoli rimane sempre in potenza, con l’Inghilterra che ha buon gioco nel difendere. Il rischio è che arrivi un rosso per Gomes, ma per il resto la situazione rimane saldamente in mano agli inglesi.

Così, scivolando sul finire del primo tempo, prima Colwill prende un clamoroso incrocio dei pali con un colpo di testa, poi Palmer guadagna e batte la punizione dell’1-0: Curtis Jones è sulla traiettoria e devia, un po’ come Inzaghi ad Atene 2007, firmando inconsapevolmente l’1-0. Risultato giusto, almeno per il primo tempo, perché gli avversari sono troppo timidi. Invece il secondo tempo è qualcosa di diverso, perché la Spagna ha voglia di ritrovare la metà campo avversaria e il contatto con la porta. Il problema è che, almeno fino ai sedici metri, tutto funziona al meglio. Poi però è solo Abel Ruiz a essere pericoloso. Proprio il centravanti pareggia, ma è lievemente in fuorigioco. Poi ha sulla testa l’occasione del pari, ma manda largo di pochissimo.

C’è anche l’Inghilterra, perché Jones di firmare la personale doppietta, stavolta consapevolmente, ma Tenas para alla grande. Nella girandola delle sostituzioni la Spagna le prova tutte, anche inserendo tutto l’arsenale offensivo, con Gabri Veiga e Riquelme, Oroz e Berrenetxea. Carsley inserisce Madueke al posto di Smith Rowe per puntellare fisicamente la propria fascia destra. Al novantesimo Tenas assomiglia a Maldini per come salva la porta dal colpo a botta sicura di Madueke, lasciando una speranza per il recupero. Così la Spagna ci prova in ogni modo, fino all’incredibile rigore calciato da Abel Ruiz, parato da Trafford al novantaseiesimo. Finisce 1-0 ed esplode la festa inglese nella notte georgiana.


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