Caos Palermo: esonerato Diego Lopez

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Nuova gestione societaria, vecchie abitudini. È questo lo slogan per incorniciare alla perfezione la situazione attuale in casa Palermo. Nella tarda mattinata di ieri, è giunto il comunicato ufficiale da parte del presidente Paul Baccaglini, dell’esonero di Diego Lopez dalla guida della compagine siciliana, annunciando, altresì, l’avvicendamento con Diego Bortoluzzi. Il neo-patron del Palermo ha ringraziato il tecnico uruguaiano ma a suo avviso sia giunto il momento di compiere una sterzata, di dare un segnale forte per chiudere in maniera dignitosa questa difficile stagione che si concluderà, molto probabilmente, con la retrocessione in serie B. Oltre a Lopez, saluta la città siciliana il direttore sportivo Nicola Salerno, al quale, nelle ultime settimane, era stato imputato un atteggiamento piuttosto disfattista e controproducente per la squadra. Bortoluzzi, vice storico di Guidolin, è stato suggerito proprio da quest’ultimo che a Palermo scrisse pagine importanti nella sua carriera. Il neo allenatore dirigerà quest’oggi il primo allenamento presso il centro sportivo di Boccadifalco, anche se una vera e propria presentazione alla stampa non è prevista. Bortoluzzi parlerà davanti ai microfoni solamente venerdì in occasione della vigilia della gara di campionato contro il Bologna. La seduta di ieri è stata diretta dal tecnico della Primavera, Giovanni Bosi, in un clima surreale per la compagine rosanero, che ha assistito al quinto cambio di panchina in questa stagione. Dopo Ballardini, De Zerbi, Corini e Lopez ora spazio a Bortoluzzi, nel tentativo disperato di compiere un’impresa dai connotati titanici, ossia quella di restare in massima serie. Attualmente i siciliani occupano il penultimo posto in classifica, con quindici punti all’attivo, a ben otto lunghezze di distanza dall’Empoli quartultimo. Lopez subentrato a Corini alla ventiduesima giornata, ha inanellato una vittoria, due pareggi e sette sconfitte, conquistando solamente cinque punti nel suo breve interregno. Troppo pochi per sperare di restare in A. Il presidente Baccaglini, nel comunicato ufficiale, è stato chiaro: il suo obiettivo è quello di ricreare un clima favorevole e propositivo per far tornare in alto il Palermo, conducendo, in futuro, i siciliani nelle posizioni di classifica che più le competono, nutrendo ben altre ambizioni. Il paradosso è che nella giornata che ha visto Dybala, ex talento in maglia rosanero, mettere al tappeto il Barcellona dei marziani, nella lontana Palermo, città che accolse a braccia aperte “u picciriddu”, si scriveva l’ennesima pagina assurda, incomprensibile e caotica. Un altro esonero al pari di quanto accaduto anche nella passata stagione, dove però i siciliani riuscirono a strappare il pass salvezza solo all’ultimo respiro. Quest’anno, molto probabilmente, non andrà così, il club del neo patron Baccaglini, scenderà nel purgatorio della B e sarà l’occasione per comprendere meglio le ragioni di questa crisi, non dettate solamente dalla scelta degli allenatori, quanto piuttosto da una mancata programmazione e da una rosa non all’altezza per calcare palcoscenici in serie A.


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