Ufficiale: Hamsik è “cinese”. Europa League: Stasera giocano Napoli, Inter e Lazio. Analisi ed interviste.

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“Icardi? Nel calcio come in qualsiasi ambiente deve prevalere il noi rispetto all’io. Se questo non avviene bisogna prendere dei provvedimenti”. Lo ha detto il ds dell’Inter Piero Ausilio, parlando ai microfoni di Sky Sport, pochi minuti prima della gara di Europa League contro il Rapid Vienna. Ausilio ha ribadito che la decisione di togliere la fascia di capitano a Icardi è stata “condivisa dall’Inter in tutte le sue componenti. I motivi sono seri, la decisione è arrivata dopo averla valutata attentamente. Non si prendono decisioni così senza dolore per un giocatore importante e di qualità per un professionista che ha ancora tanto da dare all’Inter”. Sull’assenza in coppa, il ds nerazzurro ha spiegato: “Icardi era tra i convocati per oggi prima che lui decidesse di non venire. Molti calciatori fanno fisioterapia e prevenzione, direi che è una cosa normalissima. Siamo qui, a disposizione; non si discute l’Icardi professionista e bomber, mi auguro che possa essere qui per tanto tempo”. Sul presente malumore di Perisic, Ausilio ha dichiarato: “Assolutamente no, anzi io parlerei più che altro di opportunità promesse al giocatore. Ma già a Parma dissi che una volta finito il mercato lui si è messo con la testa in ordine per fare un buon campionato con noi”.

“Sono contento di essere alla Juventus, ho un contratto. Ma di sicuro non c’è niente”. Allegri non si sbilancia sul suo futuro in bianconero dopo cinque stagioni alla guida della Juve. “Sono concentrato sul momento, bisogna portare a casa i trofei – spiega l’allenatore -. Abbiamo vinto la Supercoppa, ora dobbiamo ripeterci il campionato e poi provare a portare a casa ‘sta Champions. Dobbiamo pensare a noi, a passare il turno contro una squadra tosta come l’Atletico Madrid”. “Ronaldo gioca, finora ha sempre giocato, perchè non dovrebbe farlo?”. Allegri non concederà un turno di riposo a CR7 contro il Frosinone nonostante l’impegno del 20 febbraio in Champions League a Madrid. Domani sera giocheranno anche Dybala e Bonucci, forse un tempo Chiellini, mentre Barzagli sarà in panchina. “Il Frosinone – osserva il tecnico bianconero – ha vinto tre volte fuori casa senza subire gol. E se andiamo indietro di tre anni non mi dimentico il pareggio che ci ha segnato a Torino al 95’…”.

“Dobbiamo battere il Frosinone per aggiungere un’altra vittoria sulla strada per lo scudetto e per avere una spinta in più per la partita di Madrid in Champions. Ma gli ossessionati della Champions siete voi – ha aggiunto, rivolto ai giornalisti in conferenza stampa – io penso che siamo fortunati a giocare un ottavo di Champions, in uno stadio nuovo”.

“Hamsik? E’ andato, è un giocatore del Dalian, la lettera di credito è a posto, abbiamo controllato tutto”. Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ufficializza la cessione del capitano azzurro, Marek Hamsik.  “Noi abbiamo tenuto stretto Hamsik per tutti questi anni – aggiunge il numero uno del Napoli, da Zurigo, dove stasera gli azzurri giocheranno contro lo Zurigo nell’andata dei sedicesimi di finale di Europa League – Lo desiderava Moratti, Allegri quando era al Milan, abbiamo tenuto Marek vicino a noi e anche quando ultimamente mi ha parlato della Juve gli ho detto che doveva rimanere qua. Poi quando mi ha parlato della Cina in estate, gli ho detto che lo capivo ma c’era un nuovo allenatore e dovevo capire come si sarebbe organizzato”.”Mi auguro di avere l’occasione quando ci sarà il fermo del campionato cinese di avere Marek per un saluto ai tifosi”. “La prossima sarà un estate ‘ancelottiana’, ci saranno due-tre cambi importanti. Devo ringraziare Ancelotti per aver fatto giocare tutti, e capire quale lavoro fare questa estate”. Dopo l’addio di Hamsik De Laurentiis ha anche firmato l’investitura di Lorenzo Insigne come nuovo capitano del Napoli: “Insigne – ha detto – è un ragazzo molto responsabile, è un napoletano che tiene alla maglia che indossa”. Il presidente del Napoli ha anche parlato dell’obiettivo Europa League: “Ha acquistato – ha detto – più spessore, spesso vediamo squadre importanti confrontarsi in Europa League. La Uefa ha capito che non poteva massimizzare i ritorni solo sulla Champions ma ha lavorato anche su questa competizione. Un premio in caso di vittoria in dell’Europa League? Ma lo sapete quanto guadagnano i nostri ragazzi? Credo sia nel loro interesse vincere, qui c’è gente che guadagna 12 milioni lordi a stagione, non c’è bisogno di avere un incentivo”.

Il gesto dell’ ‘ombrello’ di Gareth Bale in occasione dell’ultimo derby di Madrid non è passato inosservato nella Liga che ha deciso di deferire l’attaccante gallese del Real al Commissione disciplinare. L’atteggiamento offensivo nei confronti dei tifosi colchoneros è andato in scena al minuto 73′, subito dopo il terzo gol delle merengue e per la Liga il gesto mina la dignità sportiva e il decoro (art.89) ed è contrario al buon ordine sportivo (art.100 e 122)”. Regolamento alla mano, le possibili sanzioni per queste provocazioni variano, a seconda che ci sia l’aggravante di istigare l’animosità del pubblico, vanno da quattro a dodici giornate di squalifica, ma secondo la stampa spagnola il rischio concreto per il gallese va da una a tre giornate di stop.

Spettacolo alla Johan Cruijff Arena. Il Real Madrid batte 2-1 l’Ajax al termine di una partita entusiasmante e ricca di episodi. Vittoria importante per i blancos che ad Amsterdam s’impongono grazie alle reti di Benzema e Asensio, di mezzo il gol di Ziyech. Si tratta del settimo successo di fila contro i lancieri, ottavo assoluto nei tredici precedenti fra le due squadre: un passo importante in ottica del passaggio del turno. Ritmi alti fin dalle prime battute con l’Ajax a tratti straripante. Real timido e impacciato, capace di produrre poco o nulla nei primi 45. Ben differente la produzione offensiva degli olandesi, bravi ad imporre il proprio gioco senza alcun timore di fronte ai campioni in carica. Al 26′ Tadic colpisce il palo mentre dieci minuti piu’ tardi Ziyech cestina una palla gol clamorosa a tu per tu con Courtois. Poi al 37′ l’Ajax trova la via del gol su corner: colpo di testa di De Ligt, Courtois respinge malamente e Tagliafico da due passi ribadisce in rete. Esplode il pubblico olandese ma la gioia della rete dura pochi secondi perche’, per la prima volta nella storia della Champions, il Var interviene e richiama l’arbitro Skomina all’on-field review. Evidente posizione di fuorigioco, con tanto di ostruzione su Courtois, da parte dell’attaccante Tadic: Skomina rientra in campo e segnala l’infrazione, annullando giustamente la rete. Nel secondo tempo il Real volta pagina e al 60′ trova il gol grazie a un’azione personale di Vinicius che dribbla tre giocatori e serve Benzema che calcia forte sotto la traversa per l’1-0. L’Ajax non demorde e quindici minuti piu’ tardi sigla il pareggio con la rete di Ziyech. Ma la parola fine e’ di Asensio che all’87’ riceve il cross di Carvajal e con il mancino deposita in rete il pallone del 2-1. Delusione ma tanti applausi dal proprio pubblico, gli olandesi escono a testa alta e il Real vince una partita complicata con qualita’, grinta e carattere. Spurs a valanga e quarti di finale ipotecati. Wembley spinge il Tottenham ad una super serata: il Borussia Dortmund regge il confronto per un tempo, poi finisce ‘triturato’ per 3-0 con i gol, tutti nella ripresa, di Son, Vertonghen e l’ex juventino Llorente. Un bottino importante che dovrebbe resistere anche all’assalto dei tedeschi nell’ottavo di ritorno del 5 marzo. Pochettino spariglia le carte e, a sorpresa, getta nella mischia dal pronti e via sia Son che Lucas, rinunciando a Lamela e Llorente. Alli e Kane sono ancora in infermeria, Rose c’e’ ma si accomoda in panchina. Favre, privo di Weigl, Akanji, Piszczek, Reus e Alcacer, si affida a Goetze come ‘falso nove’, tenendo larghi Pulisic e Sancho. La gara e’ subito intensa, anche se le emozioni vere si contano sulle dita di una mano. A rompere il ghiaccio e’ Pulisic, che al 15′ chiama all’intervento l’attento Lloris, che non si lascia intimorire al 20′ da una conclusione centrale di Witsel. Gli Spurs soffrono un po’ la velocita’ dei tedeschi, che al 35′, dopo un destro alto di Eriksen, si rifanno minacciosi con Delaney, il cui tiro all’angolino viene neutralizzato da Lloris. Risponde Winks al 36′ senza incisivita’ ma, proprio allo scadere, gli ospiti fanno venire un brivido ai tifosi inglesi: cross di Sancho, inzuccata ‘sporca’ di Zagadou e volo felino di Lloris, che smanaccia sulla linea un pallone che sembrava destinato al gol. Le squadre vanno dunque a riposo sul pari senza reti ma, due minuti dopo la ripresa del gioco, ecco la giocata di Son che spezza gli equilibri. Il coreano si fa trovare in mezzo all’area e tramuta l’assist di Vertonghen in un destro sotto la traversa che mette Burki al tappeto. Il Dortmund accusa il colpo e fatica a replicare, Vertonghen prima (14′) e Eriksen poi (15′) cercano di sorprendere la retroguardia ospite con azioni personali che avrebbero meritato miglior sorte. Al 16′ Alderweireld inzucca da posizione decentrata, al 22′ Dahoud non impensierisce granche’ Lloris, che blocca a terra. Il Tottenham ha maggiore qualita’ e fiato e nel finale mette in ginocchio gli ospiti. Al 38′, su lancio di Aurier, Vertonghen insacca al volo da bomber provetto; al 41′ Llorente, appena entrato, stacca da angolo per il 3-0 che chiude quasi ogni discorso sulla qualificazione.

‘Ci siamo scocciati di partecipare soltanto, meritiamo qualche trofeo. Già da qualche anno stiamo facendo bene ma non abbiamo vinto ancora nulla. Ora c’è l’Europa League e vogliamo competere con tutti per tentare di portare a Napoli un trofeo che manca da tanto tempo”. Lorenzo Insigne ha le idee chiare su come affrontare la competizione europea nella quale il Napoli comincia il cammino e sottolinea in conferenza stampa a Zurigo la fame di successi sua e di tutta la squadra. ”Siamo un gruppo sano, di bravi ragazzi e di profesionisti – dice – che lavora duro tutti i giorni per arrivare a qualche traguardo. Diciamo sempre ‘vinciamo’ e non vinciamo mai nulla, però dobbiamo stare tranquilli, perchè prima o poi quache soddisfazione ce la toglieremo”.

Per Carlo Ancelotti è la prima volta in carriera. A Zurigo debutta in Europa League, una manifestazione che punta decisamente a vincere. È un trofeo cui il Napoli ritiene di poter ambire. Lo vuole l’allenatore e lo vuole anche la squadra che, come conferma il capitano Lorenzo Insigne, ha fame di vittorie.

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NAPOLI (4-4-2) 1 Meret; 2 Malcuit, 19 Maksimovic, 26 Koulibaly, 31 Ghoulam; 7 Callejon, 5 Allan, 8 Fabián Ruiz, 20 Zielinski; 24 Insigne, 99 Milik. A disposizione: 25 Ospina, 13 Luperto, 11 Ounas, 18 Gaetano, 21 Chiriches, 23 Hysaj, 42 Diawara. All. Ancelotti.

ZURIGO (3-4-3) 25 Brecher; 13 Nef, 17 Bangura, 3 Maxso; 6 Untersee, 71 Kryeziu, 14 Domgjoni, 5 Kharabadze; 7 Winter, 15 Odey, 70 Kololli. A disposizione: 1 Vanins, 9 Ceesay, 10 Marchesano, 27 Schonbachler, 31 Kryeziu, 41 Zumberi, 94 Khelifi. All. Magnin. ARBITRO: Mazic, Serbia.

Fonti: RAISPORT.IT E ILMATTINO.IT


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