Napoli: qualcosa di poco chiaro
Di Alessandro LugliIl Napoli e Rudi Garcia ancora insieme. Almeno per le prossime tre partite. Soltanto dopo le sfide con Verona e Milan in campionato e con L’Union Berlino in Champions League, si conoscerà definitivamente (?) il destino del tecnico francese. Troppe le defezioni paventate in questo scorcio di stagione e le sostituzioni errate, che hanno mandato su tutte le furie prima Kvara e poi Osimhen. Il gioco e i risultati degli azzurri, hanno latitato. Sono stati a fasi alterne. Troppo pochi 14 punti in sette gare e due sconfitte casalinghe contro Lazio e Fiorentina che bruciano ancora. Mettiamoci anche la bella prestazione di Champions League con il Real Madrid, ma condita da un’altra sconfitta, sempre al Maradona per 3-2 ed ecco che il malumore serpeggia, fra tutti i tifosi partenopei. Si è parlato di un cambio di allenatore, di Conte, che però, al momento, vuole godersi la famiglia, di Tudor (scelta a mio modesto avviso molto discutibile) addirittura di Mazzarri. Invece il “no” di Conte è stata la chiave per la riconferma, a tempo, di Garcia. I giocatori tolto Kim, sono gli stessi dello scorso anno. Non possono essere diventati dei brocchi, da un momento all’altro. Forse manca l’entusiasmo a questo Napoli. E questo deve darlo l’allenatore, motivandoli, ma finora c’è riuscito? I risultati dicono di no. Cosa c’è all’orizzonte allora? Un qualcosa di poco chiaro.
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