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E´ l´Atletico Madrid a trionfare nella finale di Europa League – a Lione – contro il Marsiglia. Netto 3-0, con doppietta di un super Griezmann, tentato dal Barcellona sul mercato estivo. Nel finale il gol di Gabi. Buona partenza per i francesi, che però – soprattutto dopo l´infortunio di Payet – si smarriscono. Vince Diego Pablo Simeone (è la seconda Coppa Uefa da allenatore dei colchoneros) su Rudi Garcia la sfida in panchina.

 

De Laurentiis vuole trattenere Sarri e nell´incontro di oggi ha proposto al tecnico un rinnovo a 4 milioni di euro + bonus con eliminazione della clausola rescissoria. Presenti al summit anche il ds Giuntoli e l´ad Chiavelli. Dalla società filtra ottimismo, ma Sarri si è preso altro tempo per la risposta definitiva. Possibile nuovo vertice domani a Roma per definire ulteriori dettagli. Il numero 1 del Napoli ha promesso la permanenza dei big e altri investimenti.

 

Oggi Gigi Buffon annuncerà l´addio alla Juventus in una conferenza stampa in programma allo Stadium. Per il portierone però il futuro non è ancora scritto, tra un ruolo dirigenziale in bianconero o in Federcalcio e la suggestione di rimandare il ritiro: voci di contatti con un top club europeo. Intanto Marotta ha trovato l´accordo con Perin, in attesa di sedersi al tavolo col Genoa.

 

Lazio-Inter domenica sera assegnerà l´ultimo posto disponibile per la prossima Champions League, sfida delicatissima che vale 25-30 milioni.
A tre giorni dall´appuntamento più importante della stagione ad Inzaghi resta il dubbio sull´opportunità di schierare De Vrij, che intanto oggi è stato impiegato con i titolari a Formello. Immobile verso il recupero, spiraglio per Luis Alberto. Spalletti ritrova Miranda e Gagliardini.

 

Con la stagione agli sgoccioli, cominciano a circolare le voci di mercato. L´Inter sta lavorando con l´Atalanta all´operazione Ilicic, mentre sono state fissate le visite mediche di Martinez, ad Appiano il 24 maggio. Il Milan aspetta il verdetto dalla Uefa per pianificare acquisti e cessioni, la Roma pensa a Balotelli e punta Verdi e Berardi.
Intanto il Tribunale Nazionale antidoping ha squalificato Joao Pedro fino al 15 settembre.

 

La prima semifinale scudetto – nel basket – da giovedì 24 maggio sarà tra Milano e Brescia. L´Olimpia Milano ha steso anche Cantù in gara 3, anche Brescia ha battuto Varese all´over time contro Varese sempre nella terza gara. Ciclismo: al Giro d´Italia la maglia rosa Yates trionfa anche ad Osimo, ma non molla Dumoulin. Tennis: a Roma sorride Fognini che stende Thiem, mentre Berrettini si arrende Zverev. Avanti Djokovic e Nadal.

 

Cauto ottimismo. È questo il sentimento che si respira in casa Napoli dopo l’incontro di ieri pomeriggio tra il presidente De Laurentiis e Maurizio Sarri, un meeting annunciato ma tenuto in gran segreto fino all’ultimo secondo, fino alla fine dell’allenamento mattutino quando l’allenatore azzurro, seguito dal ds Giuntoli e da Edoardo De Laurentiis, ha lasciato il centro sportivo di Castel Volturno a bordo di una Porche nera, sfrecciando a tutta velocità verso la sua abitazione, non molto distante dal centro tecnico.

Un pranzo importante in cui si è cercato in primis di stemperare le tensioni degli ultimi giorni, alimentate da un clima di incertezza e da alcune uscite presidenziali che non sono piaciute al tecnico di Bagnoli. De Laurentiis ha ribadito di persona la volontà di adeguare il contratto a cifre importanti (4 milioni di euro annui) e si è detto disponibile a stralciare la clausola da 8 milioni (ecco spiegata la presenza dell’avvocato Chiavelli al meeting), ma soprattutto ha dato aperture sulla permanenza di alcuni big (Koulibaly su tutti), punto essenziale per convincere Sarri a restare al timone della nave azzurra.

L’incontro in sé è durato poco più di un’ora e mezza, finito il quale Sarri e Giuntoli sono tornati di corsa al centro tecnico per dirigere l’allenamento pomeridiano delle ore 15.00. Un colloquio dall’esito comunque positivo, in cui sono state gettate le basi per un possibile accordo e che fanno ben sperare i tifosi per la permanenza del tecnico anche per il prossimo anno. Resta da capire il nodo sull’adeguamento delle infrastrutture del centro sportivo, così come il tema relativo alla prossima campagna acquisti, ma Sarri ha comunque apprezzato l’apertura della società alle sue richieste, chiedendo tempo per analizzare con calma la situazione e prendere la decisione giusta.

De Laurentiis vorrebbe annunciare il rinnovo già giovedì sera in occasione della cena sociale con tutta la squadra, dove tra l’altro verrà svelato il premio da 2 milioni per il raggiungimento della Champions diretta, ma al momento sembra difficile che tutto possa essere deciso in un solo giorno. I due si incontreranno di nuovo a breve, senza dimenticare che c’è ancora una gara col Crotone da preparare (domenica alle ore 18.00), ultimo appuntamento di una stagione comunque da incorniciare. La prevendita procede spedita, con oltre 50mila persone che saranno al San Paolo per omaggiare squadra e allenatore per l’ottimo secondo posto in campionato. Il dubbio resta: sarà l’ultimo saluto di Sarri oppure soltanto un arrivederci al ritiro estivo a Dimaro?

Sarri vuole ripartire dai suoi concetti base che non possono fare a meno di certi giocatori importanti. E ieri, il mister lo ha espresso nuovamente il suo pensiero a De Laurentiis. “Bisognerà ripartire da Insigne, Koulibaly, Allan, Ghoulam e Mario Rui”. Tutti nati nello stesso anno, per l’appunto il 1991, tutti con contratti lunghi e con ormai alle spalle diverse stagioni ad altissimi livelli -come riporta oggi la Gazzetta dello Sport-. Saranno imprescindibili, al netto ovviamente di eventuali offerte irrinunciabili. Del resto, sono i pilastri sui quali è stata costruita la stagione che sta per andare in archivio e che ha portato al record di punti in campionato della storia del Napoli. Insigne, qualora Hamsik dovesse salutare per una avventura in Cina, si metterebbe pure la fascia di capitano al braccio per dimostrare, una volta di più, attaccamento alla maglia ed al progetto dopo aver superato anche Diego Maradona quanto a presenze in azzurro. Allan, invece, è fresco di rinnovo, al pari di Ghoulam che ha una voglia matta di rimettersi in gioco (magari già domenica contro il Crotone per uno spezzone di gara). L’algerino, salvo sorprese, anche il prossimo anno si giocherà il posto con Mario Rui mentre Koulibaly resterà il titolarissimo per definizione. Anche lui spera che in panchina ci sia ancora Sarri.

 

“Sabato sarà la mia ultima partita con la Juventus”. Gigi Buffon conferma il suo addio, nella conferenza stampa all’Allianz Stadium. “Credo – aggiunge in lacrime – sia il modo migliore per finire questa grandissima avventura, con altre due vittorie. Avevo temuto di arrivare alla fine della mia avventura da sopportato o sa giocatore che aveva fuso il motore, posso dire che non è così e ne sono orgoglioso”.

“Mi sono arrivate proposte stimolanti sia in campo sia fuori e la più stimolante me l’ha fatta Andrea Agnelli” – ha spiegato Buffon – . “Lascio passare questi tre giorni, poi prenderò la decisione definitiva, in piena serenità, che alla fine sarà di seguire quello che urla la mia indole e la mia natura”. “Per me l’essenza della vita – aggiunge – è trovare una sfida e battersi per questa sfida”.

“Mi sono arrivate proposte stimolanti sia in campo sia fuori e la più stimolante me l’ha fatta Andrea Agnelli”. Così Gigi Buffon sul suo futuro. “Lascio passare questi tre giorni – spiega – poi prenderò la decisione definitiva, in piena serenità, che alla fine sarà di seguire quello che urla la mia indole e la mia natura”. “Per me l’essenza della vita – aggiunge – è trovare una sfida e battersi per questa sfida”.

“Nella notte di Madrid fuori dal campo ho sicuramente trasceso e ne sono estremamente dispiaciuto. Se avessi incontrato due giorni dopo l’arbitro Oliver l’avrei abbracciato, chiedendogli scusa, confermandogli però che poteva andarci un pò più calmo, per una partita così importante per noi e per il sottoscritto. Ma non porto rancore”. Così Buffon sullo sfogo dopo Real Madrid-Juventus per il rigore assegnato ai Blancos al 93′ per un contatto in area tra Benatia e Luca Vasquez.

Per Buffon è anche l’addio definitivo alla Nazionale. “Se ero diventato un problema tre mesi fa – dice – non oso pensare cosa potrebbe essere tre mesi dopo e ipoteticamente tra sei mesi/un anno, diventerebbe estremamente complicato da gestire, una cosa dalla quale voglio tenermi lontano, non penso di meritarlo. La Nazionale ha già grandi e giovani portieri che hanno bisogno di fare le loro esperienze”.

Una squalifica dell’Uefa per le dichiarazioni di Madrid? “penso che sarebbe normale e giusta”, anche se resta da capire “perchè l’arbitro abbia decretato un’espulsione che ad oggi non ho capito”. Così Gigi Buffon torna sulle conseguenze dell’infuocato dopo partita. “In 23 anni di Champions non sono mai stato espulso né squalificato, ho sempre avuto una condotta educata e sportiva”, ma quella di Madrid “è stata una situazione particolare, con i sentimenti e l’animo dilaniato non potevo che dire quelle cose”.

Gigi Buffon non giocherà l’amichevole dell’Italia con la Francia il 4 giugno all’Allianz Stadium di Torino, il ‘suo’ stadio. “Non ho bisogno – spiega – di altri attestati di stima e di affetto e celebrazioni varie. Le persone vanno onorate e rispettate quando sono vive, non quando sono morte”.

“Grazie di cuore per questi 17 anni, a Gigi Buffon”, “l’anno prossimo prossimo il portiere della Juventus sarà Szczesny. Così il presidente della Juventus Andrea Agnelli, nella conferenza stampa all’Allianz Stadium in cui Buffon ha confermato che sabato sarà la sua ultima partita a difendere la porta bianconera. “I suoi numeri sono pazzeschi, con la Juve ha vinto 26 trofei, giocato 17 stagioni straordinarie, qualsiasi decisione prenderà avrà il mio pieno supporto”

 


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