La Germania quasi in serie B. Mertens tentato dalla Cina? Brasile batte Argentina. Ancelotti: “Calcio italiano un po’ malato”

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Così il direttore Michele Plastino nel Microfono Aperto di Radio Sportiva: “Insigne centravanti in Nazionale? Avrei visto meglio Bernardeschi. Barella? Non credo in una cessione a gennaio, non è un grande vantaggio per il Cagliari. Non credo in un ritorno di Ibrahimovic al Milan. Non conosco i reali motivi della separazione tra Marotta e Juventus. Mancini fortunato? Per fare un gol abbiamo dovuto prendere due traverse. Perché il Milan dovrebbe sacrificare Biglia, l’unico playmaker vero in Serie A? Con lui in campo faccio sempre il 4-3-3. Milinkovic Savic? Troppe persone curano i suoi interessi, è frastornato da tutto questo”
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Claudio Foscarini, ex allenatore tra le altre di Cittadella, Avellino e Livorno, ha commentato questo primo scorcio di Serie B ai microfoni di Radio Sportiva: “È sempre un campionato avvincente, magari non sempre bello da un punto di vista tecnico. Nessuno avrebbe pensato ad un Pescara così in alto, soprattutto dopo le difficoltà societarie. La classifica è ben delineata, anche se alcune squadre sono in ritardo. Benevento, Verona e Palermo hanno un organico superiore, ma al momento non basta e questo è il bello di questo campionato”.

 

Nello De Nicola, ex dirigente Juventus, ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva durante Diretta Sportiva: “La Juventus è la migliore squadra in Italia e tra le prime 3-4 in Europa. Qualche infortunio non inciderà mai sul rendimento in campionato. I bianconeri arriveranno in finale di Champions. Accuse a Ronaldo? Mi chiedo come mai Mayorga si sia ricordata di quell’episodio solo quando Ronaldo è arrivato alla Juventus”.

 

Sabatino Durante, intermediario di mercato, ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva durante Diretta Sportiva: “Paquetà grandissimo talento, ma è di difficile collocazione tattica. È un 9 e mezzo, in Italia si potrebbe esprimere al meglio come trequartista nel 4-2-3-1. Il Milan non deve fare l’errore di presentarlo come il nuovo Kakà. Thiago Silva e Kakà? Segnalati da Serginho e presi da Braida. Non è stato Leonardo a fare quelle operazioni”.

 

Mauro Bevacqua, responsabile sezione Nba su SkySport.it, ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva durante Eurobasket: “Ormai è quasi come un campionato del mondo, tutti i migliori giocano qui. I Golden State Warriors sono i favoriti numero uno, sono stati campioni in tre degli ultimi quattro anni, ma non è già tutto scritto. Il passaggio di James ai Lakers porta curiosità, ma anche Phildalephia e Boston partono con legittime aspirazioni. Mike D’Antoni e Carmelo Anthony insieme a Houston? Se Melo riuscirà a mettersi al servizio della squadra, dove ci sono due stelle Chris Paul e James Harden, potrà essere importante, anche se resta l’incognita difesa. I Milwaukee Bucks sono super divertenti da vedere, Antetokounmpo è in grandissima ascesa, forse Toronto e Philadelphia sono però ancora avanti a Est”.

 

Giancarlo Romairone, d.g. del Chievo Verona, ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva durante Diretta Sportiva: “L’arrivo di Ventura ha portato competenze, professionalità e una ventata di entusiasmo. Ci auguriamo che nel tempo si possa riemergere. L’impatto è stato buono e ha generato entusiasmo, si sta vedendo sul campo. È quello che serviva. Noi e il mister abbiamo capito che unire le nostre strade era un’opportunità per tutti. L’esperienza in azzurro non cancella quanto fatto prima. La penalizzazione ha oppresso l’ambiente in questi mesi e non si può far finta che non ci sia. Lavoreremo anche su questo fronte, c’è fiducia per una riduzione. Siamo una realtà che è sempre stata d’esempio. A fare la differenza dovrà essere ancora una volta il gruppo”.

 

 

Il calcio italiano vive un momento di crisi sistemica, di talenti che non nascono, di risultati flop ma la prima grande sconfitta “è dentro gli stadi”. Il j’accuse arriva da Carlo Ancelotti, ospite del Festiva dello Sport a Trento. “A livello tecnico rimaniamo sempre molto competitivi e rispettati in tutto il mondo. Anche se non c’è grande qualità e tanti talenti in giro, la grossa differenza che ho notato – ha rimarcato Ancelotti – è a livello di infrastrutture e di carenza culturale. In giro per l’Europa ho visto impianti bellissimi., stadi pieni, ma soprattutto ho assaporato la vera rivalità sportiva. Ecco, su questo punto siamo davvero indietro anni luce. Sono tornato in Italia a distanza di anni ma ancora mi tocca sentire insulti di ogni tipo dentro gli stadi. Bisogna finirla: non si tratta di rivalità ma di maleducazione. La rinascita deve partire anche da qui”, ha concluso il tecnico del Napoli.

 

Tonfo Germania. Allo Stade de France la squadra di Löw perde 2-1 con la Francia nella quarta giornata del Gruppo A1 di Nations League e vede avvicinarsi lo spettro della retrocessione. I tedeschi sbloccano la gara al 14′ grazie a un rigore di Kroos, poi nella ripresa subiscono la rimonta dei “Galletti”, che ribaltano il risultato con una doppietta di Griezmann (62′ e rig. 80′). Deschamps ipoteca il primo posto nel girone, Löw a un passo dal baratro.

 

Finisce in parità il “derby del Benelux” tra Belgio e Olanda allo stadio Re Baldovino di Bruxelles: apre le marcature Dries Mertens al 5′, autore di un gran destro dopo una funambolica azione di Eden Hazard. Il pari olandese arriva al 28′ quando Depay serve un assist d’oro a Groeneveld. Tanti cambi nella ripresa e occasioni da entrambi i lati, ma il risultato non cambierà più.

 

Da protagonista assoluto con Sarri a seconda linea, pur sempre di prestigio, con Ancelotti. Che la stagione di Mertens abbia fin qui contorni meno entusiasmanti del recente passato è abbastanza chiaro. Tanto basta a mettere in discussione il rinnovo anche se il giocatore belga sta benissimo a Napoli, si è ambientato a meraviglia nella città campana ed è molto legato al club. Cosa succede allora? In qualche modo lo dice lo stesso Mertens: “Rinnovo? Per ora non ne abbiamo parlato, ma ho 31 anni. Forse qualcuno lo dimentica perché sembro più giovane, ma ormai sono un vecchietto…”. Il contratto del belga è in scadenza nel 2020 (lui vorrebbe un prolungamento al 2022) e la trattativa sul rinnovo, cominciata qualche settimana fa, si è subito arenata. In ballo ci potrebbe essere anche il desiderio di Mertens di fare esperienze totalmente diverse e prendere in considerazione le avances che gli arrivano dalla Cina.

 

 

Poche emozioni a Jeddah, ma non manca l’agonismo (come sempre) tra Brasile e Argentina: alla fine si conteranno sette cartellini gialli e oltre 30 falli totali. È un colpo di testa di Miranda al 93′ su angolo di Neymar a regalare la vittoria ai verdeoro: il derby sudamericano finisce 1-0. Poco e mal servito Icardi, titolare dal 1′ al fianco di Dybala: lo juventino è costretto a uscire nel secondo tempo per un infortunio al ginocchio.


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