Kalinic si presenta con il botto: doppietta e il Milan vola

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Si può considerare definitivamente archiviata la pesante sconfitta, rimediata domenica scorsa, contro la Lazio. Il Milan dopo aver reagito in Europa League rifilando un sonoro 1-5 all’Austria Vienna, si ripete in campionato, superando per 2-1 un’Udinese compatta e ben organizzata, che però si è dovuta arrendere dinnanzi alle spiccate motivazioni di rivalsa della banda rossonera e soprattutto di fronte all’infallibile fiuto del goal di Nikola Kalinic, al debutto dal primo minuto con la maglia del “diavolo”. Con questo successo il Milan sale a quota nove punti in classifica, mentre i friulani restano fermi a tre. Ciò che ha particolarmente colpito nella performance dei padroni di casa è stata la ferrea volontà di conquistare il bottino pieno, mostrando una spiccata fame di vittoria, mentre l’Udinese seppur ben disposta in campo e molto dinamica nei movimenti e nei cambi tattici in corsa, non è riuscita nell’impresa accaduta nella scorsa stagione di espugnare San Siro, tornando a casa a mani vuote ma con la consapevolezza di poter dire la sua con altre compagini di medio cabotaggio. La prima emozione della gara la regalano gli ospiti con Maxi Lopez che imbecca in profondità Lasagna, il quale sfugge a Bonucci e a tu per tu con Donnarumma non sbaglia. Il goal, però, viene prontamente annullato dall’arbitro Guida che grazie all’assistenza del VAR segnala la posizione di offside da parte dell’attaccante bianconero. Il match si sblocca al 22’ quando Kalinic appoggia in area per Calabria, il quale dalla destra sfodera un passaggio radente per il centro, su cui si fionda proprio l’attaccante croato che non lascia scampo a Scuffet. L’Udinese non si perde d’animo e al 28’ acciuffa il pari: Romagnoli commette un grave errore in fase di disimpegno servendo inavvertitamente Lasanga, il quale controlla la sfera e di fronte a Donnarumma non sbaglia. Risultato in parità e per i padroni di casa è tutto da rifare. Trascorrono appena tre minuti e al 31’Kalinic firma la sua doppietta personale: Kessié effettua una sponda vincente per il numero sette rossonero che da terra insacca la palla alle spalle di Scuffet. A seguire il Milan sfiora il tris con Bonucci, ma il suo tap-in ravvicinato viene neutralizzato sulla linea di porta. Nella ripresa gli ospiti sfiorano il pari con il neo entrato Bajic, mentre ai rossoneri viene annullata, attraverso l’utilizzo del VAR, la terza rete che avrebbe portato di nuovo la firma di Kalinic. L’ex viola viene servito in verticale da Kessiè, per poi sfoderare una conclusione angolata che si insacca alle spalle dell’estremo difensore bianconero, ma il VAR ravvisa la millimetrica posizione di offside da parte dell’attaccante croato, ragion per cui la rete dei rossoneri viene annullata. Al termine della gara l’”aeroplanino” Montella ha così commentato il successo ottenuto dinnanzi al proprio pubblico: “Mi è piaciuta la squadra dopo il goal del pari, potevamo chiuderla prima”. Sul turnover applicato, il tecnico campano ha dichiarato: “Abbiamo giocato giovedì sera in trasferta e tra l’altro c’è il viaggio in mezzo. Volevo più freschezza e chi ha giocato oggi ha fatto bene”. Per quanto riguarda, invece, la posizione di Suso nel “3-5-2” da lui varato, l’allenatore rossonero ha affermato: “Si abituerà presto, lui ha bisogno di toccare molte volte il pallone e oggi non ci è riuscito. Deve stare tranquillo perché farà molto bene”. Queste invece le parole pronunciate da Luigi Delneri dopo il 2-1 subito a San Siro nonostante la sua squadra abbia giocato con personalità, senza mostrare alcun tipo di timore reverenziale: “Abbiamo preso goal in una situazione di gioco abbastanza leggibile. C’è stata un’importante parata di Donnarumma. La squadra deve imparare a soffrire, lo spirito è quello giusto e anche l’applicazione. Siamo rimasti in partita per 90 minuti”. Per quanto riguarda i meriti dell’avversario, l’allenatore natio di Aquileia ha dichiarato: “Va dato merito al Milan, che dopo la Roma ha cambiato modulo. Hanno avuto diverse occasioni. Noi siamo stati bravi a rimanere in partita fino alla fine. Con le grandi può capitare di perdere, appena sbagli ti puniscono”.


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