Salah-Roma al passo d’addio

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È giunta al capolinea l’avventura di Mohamed Salah sotto l’ombra del Colosseo. La Roma, entro il 30 giugno, dovrà sacrificare un calciatore valido, per rientrare nei paramenti del fair play finanziario imposto dall’Uefa, al fine di non incorrere in altre sanzioni. Il nome più accreditato per svestire la casacca giallorossa è proprio quello di Salah su cui è forte il pressing da parte del Liverpool. Il club inglese ha offerto alla società capeggiata da Pallotta ben 35 milioni di euro, anche se la richiesta formulata dal d.s. Monchi si attesti sui 45 milioni di euro. La sensazione che si percepisce è che a 40 si troverà il punto di accordo tra domanda e offerta. Addirittura gli organi di stampa egiziani hanno svelato che nella giornata di domani vi saranno le visite mediche di Salah per i Reds, dando la sensazione di un affare oramai in dirittura d’arrivo. Salah si metterà a disposizione di Jurgen Klopp, pronto ad affrontare questo nuovo cammino con la maglia del Liverpool a partire già dai preliminari di Champions League. Per l’attaccante esterno egiziano, però, quello in Inghilterra non è affatto un approdo inedito, in quanto abbia vestito la maglia del Chelsea dal gennaio 2014 al gennaio 2015, ma complice un cattivo rapporto con l’allora tecnico dei Blues, Josè Mourinho, collezionò complessivamente solo diciannove presenze mettendo a segno due goal. Durante la sessione invernale del mercato 2014/2015, il “Messi d’Egitto” sbarcò in Italia e più precisamente a Firenze. Con i tifosi viola fu amore a prima vista. Tra i migliori ricordi da annoverare lungo le sponde dell’Arno vi sono la doppietta siglata in coppa Italia contro gli acerrimi nemici della Juventus e la rete vittoria, in campionato, nella trasferta di San Siro con l’Inter. L’estate del 2015 fu tumultuosa per lui, in quanto l’addio con il club dei Della Valle e con la tifoseria viola fu carico di polemiche e veleni. Salah decise di cambiare aria, attratto dalle sirene giallorosse e così si accordò con la Roma. In due stagioni sotto la guida prima di Garcia e poi di Spalletti, il funambolo egiziano totalizza ottantatre presenze complessive, siglando ventinove centri in campionato, due in coppa Italia, due in Europa League ed uno in Champions League. Oltre alle firme personali, Salah è stata una spalla preziosa per Dzeko, soprattutto nella stagione appena conclusa, dimostrandosi un autorevole uomo-assist. Il suo addio era nell’aria, soprattutto per ripianare i conti del club giallorosso. Salah rappresenta il sacrificio inevitabile da compiere, anche se il d.s. Monchi non resterà a guardare, con l’ipotesi Berardi, pupillo di Di Francesco, pronto a sbarcare nella Capitale, assumendo le redini, di quelli che sono stati i compiti in campo del talentuoso esterno egiziano. Il “Messi d’Egitto” vola in Inghilterra per scrivere, anche lì, pagine sensazionali della sua carriera, mettendo in evidenza la sua classe cristallina, la sua velocità travolgente e la sua eccelsa pericolosità negli ultimi trenta metri.


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