Napoli-Inter: parla Spalletti

Di

di Alessandro

Lancia l’Inter, Luciano Spalletti che ha parlato in conferenza stampa in vista del big match di domani tra i nerazzurri, secondi in graduatoria, ed il Napoli, momentaneamente in testa. “I nostri giocatori hanno già dato esami, se siamo a questo punto significa che abbiamo già studiato molto e siamo pronti per questo ulteriore confronto. Non sarà facile”. Io sono uno che ha sicuramente il vento a favore. Ho più fortuna di quella che si è vista fino adesso, di sicuro ne vedrete ancora delle belle”. “Loro belli e concreti, hanno dato molte emozioni a un pubblico splendido. Noi ci stiamo attrezzando. Ci può anche essere un ulteriore balzo per accorciare le differenze che indubbiamente ci sono. Come ho già detto il Napoli lavora insieme da tempo” Spalletti pensa di aver dato autostima alla squadra? – “Siamo in tanti e tutti valiamo uno. Dietro le quinte c’è completezza. Ci sono tante idee per sopprimere alle apparenti mancanze. Noi lavoriamo tutti insieme, la società è forte, i miei collaboratori mi insegnano tutto quanto c’è da sviluppare. Se mancava qualcosa abbiamo anche preso il Monsignore Mistò che sicuramente conta più di uno” Abbondanza uomini Napoli può incidere? – “No, hanno giocato una gara infrasettimanale. Noi non moltissimi, ma fatti in maniera perfetta per la nostra corsa. Quando ci si trova ad essere quattordici, dobbiamo poter vincere ogni partita perché tutti hanno gran qualità. Se a Santon dico di fare il centrocampista, vuol dire che ha le caratteristiche per farlo e così via. Possiamo giocare ad armi pari con il Napoli, anche se in campo scenderanno gli stessi” Icardi? – “Prima del derby mancava alla squadra, ora è quello che deve sopportare il carico sulle spalle. Dopo questi tre gol responsabilità tutte a lui? Non è così. Tutti vanno nella stessa direzione, indipendentemente dai gol” Meglio non giocare le coppe? – “Ho guardato con curiosità il City. Guardiola è bravo a trovare strategie particolari. Giravano palla a tre senza alzare troppo il terzino che faceva di fatto il centrocampista puro. Il Napoli ha saputo creare presupposti per tornare in partita: sempre in gara fino alla fine con insistenza e corsa. Una roba bestiale. Se i calciatori vengono stimolati dalle coppe non saprei. Voglio pensare che i miei ce le hanno comunque” Napoli primo e Inter seconda senza cambiare molti uomini: un caso? – “C’è anche dell’altro. L’Inter ha lavorato bene con quelle che sono state le sue scelte. Il Napoli da tre anni lavora sullo stesso progetto: il valore è importantissimo. Al momento noi siamo stati eccezionali nella scelta dei momenti. Non sottovalutiamo altre cose. Qui ogni settimana prendiamo un treno. Il Napoli e Sarri simpatici, ma ricordo che bisogna anche arrivare davanti alla Juventus. Se perdi una gara butti via appena due punti e loro sono lì. La Roma è fortissima: ha venduto tanto ma ha anche comprato in modo importante. La Lazio è dentro per mentalità e per gioco acquisito. Inzaghi ha composto un telaio vincente. La capacità di Peruzzi poi è eccezionale. Ci metto pure il Milan e io di Montella mi fido. Sei squadre in bagarre e noi dovremo stare bene al tavolo”. Può bastare la prestazione derby per battere il Napoli? – “Qualcosa sul piatto ho messo. C’era un momento in cui abbiamo sofferto, grazie anche ad Handanovic abbiamo risposto bene e con un discreto ordine. Abbiamo anche concesso occasioni. Quella del derby è stata una gara di grande livello”. Quanto può pesare la sua vittoria dell’anno scorso con la Roma? – “Ai miei ragazzi posso raccontare poche cose. La loro reazione dopo il 2-2 è sintomatica. Vogliono imbottire la squadra di interismo. Hanno la determinazione in momenti delicati di riprendere subito la partita. Questo la dice lunga. Questione di sicurezza, motivazione e modo di allenarsi. Sono tutti calciatori professionisti. Capiscono che atteggiamento va preso per far fronte a certi episodi particolari”. L’anno scorso male contro il Napoli: potrebbe pensare di cambiare tattica? – “Se si vuole stare in cima bisogna essere bravi, senza usare scorciatoie. Devi andarli a sfidare con la convinzione di poter avere la meglio in molte fasi di gioco. Non ci possiamo più tirare indietro. Loro son talmente bravi che devi per forza creargli più di un problema e noi abbiamo le qualità per farlo. Giocheremo la gara non valutando solo un comportamento perché poi, magari, perdi la palla e devi reagire con le giuste modalità, tenendo conto del loro pressing asfissiante. Ci vuole quell’arte che si ottiene lavorando tutti i giorni in un certo modo”. Domani può avvantaggiare il contropiede? – “Napoli spot per il calcio. È una squadra forte, non concede niente e non bisogna fare calcoli né pensare alle loro capacità di possesso. Sanno comandare il gioco e condizionare l’avversario. Hanno la perfezione in alcuni momenti. Mai negli ultimi due o tre anni hanno perso per loro demeriti. L’atteggiamento è sempre quello giusto e merita tutti i consensi. Sarri sarebbe diventato Ministro dell’Economia se avesse continuato la sua carriera in banca. Quando proponi qualcosa ti trova sempre la soluzione per entrarti dentro lo stesso e sottometterti”. Moratti ha sdoganato la parola scudetto? – “L’ha collocata nel modo giusto. È quel presidente lì, usa quello che è stato il suo trascorso vincente. Ci ha fatto piacere vederlo dentro lo spogliatoio. Ci dà valore”. Record europeo di pali: fortuna? – “Ho il vento a favore. Mi sono sempre vestito da figlio di Ilva e Carlo, i miei genitori e so come funziona. Ne ho anche di più”. Che esame sarà quello contro il Napoli – “I nostri ragazzi gli esami li hanno già dati. Se siamo a questo punto è sintomo di studio. Siamo pronti e preparati a questo confronto comunque non facile.


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