La Juventus non ha scampo. Al “Ferraris” con la Samp non si passa

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Il “Ferraris” tinto di blucerchiato è oramai inespugnabile. L’ultima vittima è la Juventus, che crolla 3-2 sotto i colpi di Zapata, Torreira e Ferrari e vede così materializzarsi un ko pesante per quanto concerne la corsa scudetto. La Sampdoria, sino ad ora, sta disputando una stagione sfavillante, figlia delle scelte indovinate di Marco Giampaolo, che dopo alcuni anni di duro esilio, è tornato prepotentemente e con merito sotto le luci della ribalta. I doriani occupano il sesto posto, a quota ventisei, e con un match ancora da recuperare. La Samp è reduce da tre risultati utili consecutivi e soprattutto, tra le mura amiche, ha inanellato sei successi su altrettante gare disputate. Un percorso addirittura migliore di quello che ebbe la Doria nella stagione 1990/1991 quando poi si laureò campione d’Italia. In quel caso a far battere i cuori dei tifosi blucerchiati vi erano Mancini, Vialli, Cerezo, ora i protagonisti di questo miracolo assumono le sembianze di Duvan Zapata, Quagliarella, Torreira, uomini adatti agli schemi messi in atto dal sagace allenatore abruzzese. Per la Juventus, invece, giunge il secondo ko stagionale in campionato, il primo in trasferta. Il ko di Marassi interrompe la striscia di quattro vittorie consecutive e relega la banda di Allegri al terzo posto, a quota trentuno, a due lunghezze di distanza dall’Inter seconda e a quattro dal Napoli capolista. I bianconeri hanno sciorinato una buona prestazione per cinquanta minuti, sfiorando ripetutamente la rete, per poi crollare d’improvviso, manifestando venti minuti di black out incomprensibile in cui i padroni di casa hanno preso il largo. Tardiva la reazione nei minuti di recupero affinché potessero acciuffare un pareggio insperato. Higuain e compagni ora dovranno ripartire dagli errori commessi al Ferraris, per cancellare ciò che non ha girato alla perfezione, al fine di affrontare con determinazione e vigoria il Barcellona, in Champions League, con lo scopo di mettere in cassaforte l’accesso agli ottavi di finale. Da qui in avanti, la Juventus avrà di fronte a sé sfide significative per quanto concerne la lotta per lo scudetto: prima la trasferta a Napoli, e a seguire le gare interne con Inter e Roma. Match non decisivi ma che sicuramente delineeranno il percorso della Vecchia Signora, chiamata a difendere il titolo di campione d’Italia. Il campanello d’allarme che risuona per la compagine bianconera è che il ko contro la Samp, si sommi a quello rimediato nell’ottava giornata contro la Lazio, due tra le prime sei squadre in classifica, come a testimoniare una scarsa tenuta al cospetto di avversari piuttosto temibili e competitivi. Sarà il caso di porre rimedio? Di invertire la rotta? Dovrà essere Allegri lo stratega a comprendere quali siano i punti deboli che stanno condizionando il cammino della Juventus in questo primo scorcio di stagione. Riavvolgendo il nastro della gara, nel primo tempo occorre segnalare una ghiotta occasione a favore della Juventus con Cuadrado, il cui tiro a tu per tu con Viviano, viene deviato sul fondo, in maniera anche piuttosto fortunosa, dall’estremo difensore dei blucerchiati. Ad inizio ripresa, sono ancora gli ospiti a creare i maggiori pericoli, questa volta con Rugani, il cui colpo di testa, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, termina di poco alto sopra la traversa. Al 52’ i doriani, però, si portano in avanti nel punteggio: Quagliarella protegge la sfera all’interno dell’area avversaria, per poi scodellare un cross, deviato da Bernardeschi, che favorisce l’intervento di testa di Zapata, il quale sovrasta Lichtsteiner e spedisce la sfera alle spalle di Szczesny. Esplode di gioia la gradinata Sud di Marassi grazie al quinto centro in questo campionato dell’aitante centravanti colombiano. Il raddoppio della banda di Giampaolo avviene al 71’ quando Ramirez appoggia da fuori area per Torreira, con quest’ultimo che estrae dal cilindro un bolide imparabile, che si insacca all’angolino, laddove il portiere bianconero non riesce ad arrivare. Per il talentuoso centrocampista uruguaiano è il terzo goal in questo torneo. La Juventus prova a reagire, anche attraverso delle manovre in contropiede, ma i blucerchiati, al 79’, mettono in ghiaccio la vittoria con Gian Marco Ferrari, puntuale nel ribadire in rete, un assist pregevole dalla sinistra di Quagliarella. Per il difensore, ex Crotone, è la sua seconda firma in questo campionato. Rivedendo le immagini, però, al rallentatore, appare piuttosto evidente che l’azione che ha portato alla rete del provvisorio 3-0 sia stata viziata da una spinta di Duvan Zapata ai danni di Khedira. L’arbitro Guida non ha ravvisato tale scorrettezza che meritava ben altra attenzione. Quando la gara sembrava oramai destinata verso un finale scontato, i bianconeri tentano una riscossa inaspettata. Al 91’ il signor Guida fischia un penalty a favore della Juventus a seguito di un contrasto falloso, in area, di Strinic ai danni di Douglas Costa. Dal dischetto si presenta Higuain che spiazza Viviano e mette a segno il suo ottavo centro in campionato. Al 94’, addirittura, i campioni d’Italia in carica accorciano ulteriormente le distanze con Dybala, il quale servito in profondità da Douglas Costa, lascia di sasso i suoi marcatori, per poi spedire la sfera, attraverso un tiro millimetrico, sul primo palo, laddove Viviano non riesce a protrarsi in tuffo. La “Joya” tocca quota dodici goal nella speciale classifica cannonieri, ma riacciuffare la Samp è oramai impresa titanica. Al triplice fischio finale queste le dichiarazioni rilasciate da un Marco Giampaolo visibilmente soddisfatto, che nella sua prima volta in carriera è riuscito a regalare un’amarezza alla Vecchia Signora: “Ora dobbiamo essere ignoranti, cioè ignorare ciò che succede attorno a noi. Non so dove può arrivare questa squadra straordinaria. Oggi è arrivata la ciliegina sulla torta perché non era facile essere competitivi contro questa Juventus. Ci godiamo il momento senza sbandierare nulla. Missione Champions? Io valuto la partita, abbiamo concesso il giusto alla Juventus, nel secondo tempo ho visto un bel calcio. Sarebbe stata un peccato pareggiarla. E’ stata la partita perfetta, abbiamo limitato la Juventus lavorando insieme. Questi sono forti. Grandi meriti vanno alla mia squadra”. Dalla sponda juventina, Massimiliano Allegri prende atto del ko subito ma guarda il bicchiere mezzo pieno: “E’ stato uno dei primi tempi migliori della stagione, dovevamo solo avere la forza di restare ordinati. Troppi goal subiti? Non mi preoccupano, ma dobbiamo metterci a posto. Solo a Milano contro il Milan, in trasferta, abbiamo finito senza prenderne. La calma non vuol dire addormentarsi, ma sapere gestire le situazioni”.


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