L’Inter vola trascinata da un Icardi irresistibile

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Nel posticipo serale della domenica, l’Inter supera con un ineccepibile 2-0 l’Atalanta, proseguendo il suo cammino nelle zone alte della classifica. Ad inizio stagione la dirigenza nerazzurra, nello scegliere Luciano Spalletti, come allenatore, diede il chiaro segnale di voler puntare alla conquista di un posto per la prossima edizione della Champions League. Ora, però, osservando bene le dinamiche del campionato, sarebbe davvero azzardato definire l’Inter come l’anti Napoli nella lotta per lo scudetto? Dal quartier generale nerazzurro nessuno vuol sentir parlare di tricolore, tutti marciano con i piedi ben saldi a terra, senza compiere voli pindarici con la fantasia, ma i numeri della banda guidata dal tecnico di Certaldo meritano considerazione e soprattutto lasciano presagire un ruolo da protagonista sino alla fine del campionato. L’Inter è attualmente seconda, con trentatre punti all’attivo, a due lunghezze dai partenopei. I nerazzurri, così come gli uomini di Sarri, non hanno mai conosciuto il sapore della sconfitta, e in casa hanno ottenuto sei vittorie ed un solo pareggio. Inoltre Handanovic e compagni possono annoverare la seconda miglior difesa del torneo, con soli nove reti subite, al pari del Napoli, solo la Roma ha fatto meglio con otto goal al passivo ma una gara ancora da disputare. L’Inter appare determinata in campo, concentrata su ogni pallone, concedendo ben poco agli avversari. La campagna acquisti svolta in estate si è rivelata oculata, con gli innesti di Skriniar, Vecino e Borja Valero, punti fermi nello scacchiere tattico di Spalletti. Solo applausi, quindi, per i nerazzurri, concorrenti di spessore per chiunque abbia l’ambizione di mirare verso il titolo di campione d’Italia. L’Atalanta, invece, seppur non lesinando impegno e buona volontà, incappa nella quinta sconfitta in campionato, la quarta lontano dall’Atleti Azzurri d’Italia. Gli orobici stazionano all’undicesimo gradino, a quota sedici. Probabilmente il doppio impegno con l’Europa League, sta condizionando decisamente i risultati, più che le prestazioni dei nerazzurri bergamaschi, i quali non stanno ripetendo, come ovvio che potesse essere, le gesta compiute nell’esaltante precedente stagione. Archiviando il ko rimediato a San Siro, l’Atalanta getta lo sguardo alla trasferta d’Oltremanica in programma giovedì, contro l’Everton, al fine di apporre il sigillo definitivo per l’accesso ai sedicesimi di finale della competizione europea. Traguardo, questo, di prestigio ed inaspettato alla vigilia, in quanto gli orobici fossero stati sorteggiati in un raggruppamento tutt’altro che agevole, considerando la presenza non solo dell’Everton, quanto piuttosto dei francesi del Lione. Riavvolgendo, intanto, il nastro del match, nella prima frazione di gara sono due le azioni principali da segnalare. La prima a favore degli ospiti con Ilicic che appoggia in maniera astuta per Hateboer, il quale vede sfumare la possibilità di andare a segno a causa dell’intervento prodigioso di Handanovic, mentre i padroni di casa si rendono temibili con Icardi, che riceve un pallone invitante da Borja Valero, ma a tu per tu con Berisha si lascia ipnotizzare dall’estremo difensore albanese. Nella ripresa l’equilibrio si spezza al 51’ quando dagli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Candreva, Icardi irrompe di testa e deposita la sfera in fondo al sacco. Gli orobici provano a reagire con il “papu” Gomez, il quale servito all’interno dell’area, esplode una conclusione che però non centra il bersaglio. Il raddoppio dell’Inter avviene al 60’ quando D’Ambrosio, nelle vesti di uomo-assist, scodella un cross indirizzato verso l’area avversaria, su cui si fionda Icardi, che sempre di testa non lascia scampo ad un incolpevole Berisha. Doppietta per l’attaccante argentino che sale a quota tredici nella speciale classifica marcatori. Al 90’, poi, Maurito lascia il posto ad Eder, per sedersi un po’ in panchina, anche per non mettere sotto sforzo il suo ginocchio destro che nelle scorse settimane aveva fatto dei capricci, a causa di un’infiammazione al tendine rotuleo. Al termine della gara, queste le dichiarazioni principali rilasciate in mixed zone da un Luciano Spalletti soddisfatto ma non affatto in preda ad un entusiasmo irrefrenabile: “L’Atalanta era un avversario difficile da affrontare, gli abbiamo fatto goal anche su quella che era una loro qualità. E’ il primo goal che prendono su palla inattiva, dove sono molto forti. La squadra ha fatto bene, ha pressato alto. Dovremo avere maggior continuità, ma siamo sulla buona strada. Noi anti Napoli? Non lo so, definiteci come vi pare. Noi dobbiamo migliorare in fretta in tante cose. Abbiamo il nostro progetto, vogliamo essere una squadra che pressa nella metà campo avversaria, che scala in avanti, che ha la difesa alta e che non abbassa quando gli avversari si allungano un po’”. Queste, invece, le parole di Gian Piero Gasperini a margine del 2-0 subito al cospetto dell’Inter: “Devo dire che la squadra ha tenuto bene il campo fino alla fine e ha anche avuto opportunità, almeno per riaprirla. Non abbiamo mai rinunciato e globalmente abbiamo fatto una buona partita. Vorremmo fare un campionato di vertice, ma dopo tredici partite stiamo facendo un altro tipo di campionato. Probabilmente perché stiamo battagliando in Europa, ma anche perché ci sono molte altre squadre che viaggiano più dell’anno scorso, come la stessa Inter. La classifica però è molto corta e una giornata può cambiare l’ordine delle partite”.


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