Champions League: La Juve ne becca due dall’Atletico Madrid. Europa League: Lazio fuori. Analisi e commenti.

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Champions League, andata degli ottavi di finale: Atletico Madrid-Juventus 2-0, gol: Gimenez 76′ e Diego Godin 83′. Serata da incubo per la Juventus al Wanda Metropolitano. Nello stadio in cui si disputerà la prossima finale di Champions, i bianconeri sono crollati nella ripresa dopo aver disputato un discreto primo tempo. Nel primo tempo non è successo nulla se non due calci di punizione di Cristiano Ronaldo e Griezmann ben parati dai portieri. Al 27′, il var ha evitato una figuraccia al direttore di gara: il tocco di De Sciglio su Diego Costa è avvenuto fuori area di rigore e quindi la tecnologia ha corretto la decisione del direttore di gara trasformando l’assegnazione di un penalty in una punizione. Nel secondo tempo, la Juventus è sparita dal campo. L’Atletico ha pregustato il vantaggio con una rete divorata da Diego Costa, dopo uno svarione di Chiellini, e con una traversa colpita da Griezmann con un pallonetto delizioso. Al 69′, l’Atletico era passato in vantaggio con l’ex Morata, subentrato a Diego Costa, ma l’arbitro ha annullato la sua rete per una spinta su Chiellini. Questa sfortuna non ha buttato già l’Atletico ma lo ha caricato ulteriormente. Tra il 76′ e l’83’ i padroni di casa hanno segnato i due gol che ipotecano seriamente la qualificazione ai quarti di Champions. Le marcature sono state realizzate dai due difensori centrali Gimenez e Godin che hanno risolto mischie in favore della loro squadra. Adesso nella gara di ritorno servirà una impresa alla Juventus per passare il turno. Dovrà vincere con tre gol di scarto, senza subire gol, o eguagliare il 2-0 per poi provare a vincere la partita ai rigori. L’unica certezza è che servirà un’altra Juventus con un altro atteggiamento tattico e mentale per minare le certezze di una squadra che gioca a memoria come questo Atletico Madrid. La Juventus è reduce da annate di dominio totale in Italia. Cristiano Ronaldo è stato acquistato per sfatare il tabù Champions, competizione che manca da troppo tempo nella bacheca bianconera. In caso di eliminazione, la Juventus si consolerebbe soltanto con lo scudetto (non certo ma assai probabile). Rispetto alle stagioni precedenti, la Coppa Italia è sfumata per mano dell’Atalanta e la Champions League potrebbe già arrivare al capolinea. Sarebbe un flop clamoroso perché con Cristiano Ronaldo in squadra i bianconeri peggiorerebbero, e nemmeno di poco, lo score delle stagioni precedenti. Partita nella partita il duello a distanza tra Cristiano Ronaldo ed il Cholo Simeone. Tra i due tirava ancora aria di derby. Per anni Ronaldo ha rappresentato il simbolo del Real Madrid in contrapposizione con Simeone, simbolo dei colchoneros. Nel primo tempo, Ronaldo ha sfottuto gli avversari mostrando loro, con la mano, le 5 Champions vinte in carriera (2 proprio in finale contro l’Atletico…). Nella ripresa, dopo il primo gol di Gimenez, Simeone si è lasciato andare a un gesto piuttosto volgare in risposta a Cr7. (blitzquotidiano.it)

L’avventura Europea della Lazio termina ai sedicesimi di finale di Europa League. I biancocelesti sono stati eliminati dal Siviglia. Dopo la gara d’andata, la squadra allenata da Simone Inzaghi ha perso anche nel match di ritorno. In questa partita, la Lazio ha giocato meglio rispetto alla gara d’andata e ha giocato per molti minuti con la superiorità numerica per l’espulsione di Franco Vazquez, poi pareggiata da quella di Marusic, ma Ciro Immobile ha sprecato due clamorose occasioni da gol calciando fuori da buonissima posizione. Un’ altra chances molto importante è stata sprecata da Francesco Acerbi ma in questo caso Vaclik ha tirato fuori dal cilindro una parata miracolosa. Dopo l’1-0 dello Stadio Olimpico con gol di Ben Yedder, il Siviglia ha vinto anche la partita di ritorno con le marcature di Ben Yedder e Sarabia. Gli spagnoli si confermano tra le favorite per la conquista dell’Europa League. Lazio eliminata dall’Europa League, ko anche a Siviglia: Immobile sprecone sotto porta Lazio eliminata dall’Europa League, ko anche a Siviglia: Immobile sprecone sotto porta SIVIGLIA – L’avventura Europea della Lazio termina ai sedicesimi di finale di Europa League. I biancocelesti sono stati eliminati dal Siviglia. Dopo la gara d’andata, la squadra allenata da Simone Inzaghi ha perso anche nel match di ritorno. In questa partita, la Lazio ha giocato meglio rispetto alla gara d’andata e ha giocato per molti minuti con la superiorità numerica per l’espulsione di Franco Vazquez, poi pareggiata da quella di Marusic, ma Ciro Immobile ha sprecato due clamorose occasioni da gol calciando fuori da buonissima posizione. Un’ altra chances molto importante è stata sprecata da Francesco Acerbi ma in questo caso Vaclik ha tirato fuori dal cilindro una parata miracolosa. Dopo l’1-0 dello Stadio Olimpico con gol di Ben Yedder, il Siviglia ha vinto anche la partita di ritorno con le marcature di Ben Yedder e Sarabia. Gli spagnoli si confermano tra le favorite per la conquista dell’Europa League. SIVIGLIA (3-5-2): Vaclik; Mercado, Kjaer, Sergi Gomez; Jesus Navas, Sarabia, Roque Mesa, Franco Vazquez, Escudero; Ben Yedder, Andrè Silva. ALLENATORE: Machìn. LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Marusic, Cataldi, Badelj, Milinkovic, Lulic; Caicedo, Immobile. ALLENATORE: Inzaghi. (blitzquotidiano.it)

A commento del secondo tempo di Atletico Madrid-Juventus è intervenuto Carlo Nesti. “Gol annullato? Nell’ultima inquadratura si vede che prima di colpire di testa Morata spinge Chiellini. Una supremazia netta dal punto di vista agonistico dell’Atletico sta giocando un secondo tempo feroce. Si diceva che non fosse in forma l’Atletico con tanti giocatori reduci da infortuni ed invece nella ripresa è venuta fuori una grossa differenza dal punto di vista fisico ed agonistico sulla Juventus. Bianconeri travolti da aggressività e forza degli avversari, si è notata la differenza che fa anche giocare un campionato non allenante, nel secondo tempo i bianconeri sono crollati di fronte alla guerriglia degli spagnoli”. (radiosportiva.it)

Nel Microfono Aperto ha risposto alle domande degli ascoltatori Carlo Nesti. “Contro Atalanta e Parma erano già arrivati dei campanelli d’allarme. Giocando contro una squadra durissima ed esperta poteva essere nell’aria un crollo se la Juventus non avesse azzeccato la partita. L’aspetto temperamentale ed agonistico è quello su cui l’Atletico ha dominato: ha giocato con lo spirito di una finale che nella Juventus non ho visto. La Juventus è rimasta stordita dalla superiorità degli avversari che nella ripresa sono addirittura cresciuti mentre i bianconeri sono crollati. Se c’è un appunto da fare ad Allegri è che non è riuscito a portare la squadra nella forma avuta in altri periodi della stagione al momento giusto. Ronaldo ha disputato una delle sue peggiori partite. Ronaldo ha steccato la partita ma questo non significa metterne in discussione il valore e dire che è stata solo un’operazione di marketing. Statisticamente la Juventus nelle coppe non ha mai ribaltato un 2-0 subito all’andata. I bianconeri hanno però la fortuna che il ritorno sia ancora lontano e quindi di avere il tempo di poter ritrovare la forma: le do il 40% di possibilità di rimonta” (radiosportiva.it)

A commento del secondo tempo di Siviglia-Lazio ritorno dei sedicesimi di Europa League è intervenuto Luigi Boccolini, allenatore e giocatore tra le altre proprio della Lazio. “Secondo gol molto bello e segnato da quello che è stato forse il miglior giocatore del Siviglia stasera, Sarabia. La Lazio è stata anche sfortunata a dover affrontare subito una squadra che ha grande tradizione recente in coppa, gli andalusi ormai hanno l’Europa League nel sangue. Il rimpianto è stato quello di non essere riusciti a segnare, sprecando anche delle buone occasioni, e mettere così pressione sugli avversari”. (radiosportiva.it)

L’editorialista de “Il Giornale”, Tony Damascelli, è intervenuto in diretta a Sportiva per parlare del sessismo del calcio dopo le parole di Fulvio Collovati: “Sto con Collovati perché, al di là del tono, ha detto quello che pensiamo in molti, ma pochi hanno il coraggio di ammettere e di dire. Mi fanno ridere gli uomini quando parlando dell’aborto, perché nessun uomo può conoscere il dramma che vive una donna: l’uomo può parlare delle tecniche chirurgiche, ma non della sofferenza. Non voglio essere blasfemo, ma il calcio storicamente appartiene al sesso maschile. Dopo di che, ci sono molte calciatrici più forti di alcuni modesti calciatori e ci saranno alcune allenatrici che hanno una certa esperienza, ma nella maggior parte dei casi è difficile sentire una donna esprimersi sulla tattica e sullo sviluppo di una partita perché nel bene o nel male certe cose vanno confortate dal campo. Non è una discriminazione, ma un dato oggettivo, solo che appena tocchi l’argomento donna c’è una reazione ‘allergica’. Che ci sia un #metoo anche nel mondo del calcio vuol dire che siamo arrivati al ridicolo: lo dico con rispetto delle donne, che hanno ben altri muri da abbattere. Una sciocchezza non può diventare un caso nazionale” (radiosportiva.it)

Meret sorride alla viglia del match contro lo Zurigo. «Ora va bene, c’è stato il problema a inizio stagione che si è risolto. Sto giocando e trovando più affiatamento con i compagni». La riconferma di Ospina. «Mi trovo bene con lui, la concorrenza è uno stimolo. Ho un ottimo rapporto anche con Karnezis». L’obiettivo nazionale e la sfida a Donnarumma. «La Nazionale è un sogno di tutti, io spero di fare bene con il club per poter avere possibilità anche nell’Italia e poi a giugno ci saranno anche gli Europei under 21. Donnarumma è partito con il vantaggio di quattro anni in più di serie A. Ho fiducia nelle mie qualità e sono pronto a giocarmele, poi saranno gli allenatori a decidere». È un giovane molto determinato, Meret. «Devo migliorare in tutto, soprattutto avere più coraggio nelle uscite alte e migliorare nel gioco con i piedi velocizzando il passaggio per i compagni».

(ilmattino.it)


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