Prandelli sotto accusa, scelte sbagliate nel flop Italia

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prandelliNon è una novità che dalle nostre parti ci si entusiasmi per una vittoria e, pochi giorni dopo, si rasenti la depressione in caso di una sconfitta. Così come non è la prima volta che tifosi della Nazionale di calcio e giornalisti sono costretti a fare i conti perdendosi tra possibilità, statistiche, differenze reti e quant’altro – scongiuri e cabala inclusi. In mezzo ai vari “gli azzurri passano se…” e “l’Italia esce in caso di…” ci sono però da fare altri conti: quelli con le scelte di Prandelli.

Esclusa la Confederation Cup dell’anno scorso, è dal Mondiale del 2002 che per i nostri colori la seconda gara del girone eliminatorio di una competizione internazionale finisce per essere indigesta, ma questo non può spiegare o scusare completamente la prestazione contro Costa Rica. Qualche alibi c’è: clima e orario infausti per una qualsiasi gara sportiva, sonno ripetutamente interrotto durante la notte da parte di tifosi troppo esuberanti piazzati davanti all’Hotel che ospitava Prandelli & C., il fatto che storicamente le nazionali europee soffrano il confronto con le centro-sudamericane sui campi di casa loro.

Tutto giusto, tutto condivisibile; ma quando un c.t. ormai esperto, che della psicologia nella gestione dello spogliatoio ha fatto un punto fermo, sbaglia ogni strategia possibile – a gara in corso – sia dal punto di vista mentale che tattico, la sconfitta non può che essere la conseguenza inevitabile. Anche se di fronte non hai Brasile o Argentina ma la meno nobile Costa Rica. Sia chiaro che i centro americani non hanno rubato nulla, hanno mostrato una maggiore brillantezza atletica e un cinismo marcatamente europeo nello sfruttare le poche occasioni a disposizione. Però, come dicevamo, Prandelli ci ha messo del suo: la scelta di non puntare sul collaudato 3-5-2 di stampo juventino inserendo sulla linea difensiva Bonucci e magari sacrificando Abate, affiancando contestualmente a Balotelli un secondo attaccante di peso e velocità come Immobile – probabilmente sarebbe stato molto utile per dare profondità ai centrocampisti e rendere il lavoro meno agevole alla retroguardia della Costa Rica – è stata fatale.

Certo nemmeno Prandelli possiede la sfera di cristallo e quindi non poteva sapere a priori che Cassano, Insigne e Cerci non avrebbero dato l’apporto sperato. Se, al contrario, i cambi fossero risultati azzeccati e l’Italia avesse ribaltato il risultato, oggi staremmo parlando di lungimiranza e capacità correttive in corso d’opera, la condizione atletica di un Chiellini che non ne ha indovinata una in centottanta minuti e l’approccio sbagliato alla gara sarebbero passati in secondo piano. La realtà tuttavia è un’altra e adesso si guarda alla matematica: “gli azzurri passano se…” e “l’Italia esce in caso di…”, appunto. Il c.t. azzurro ha riconosciuto quanto la sconfitta sia stata giusta, come dal minuto cinquantuno in avanti di tiri verso la porta di Navas non ci sia più stata traccia; le ammissioni vanno bene, a patto che il gruppo sappia farne tesoro insieme al proprio allenatore.

Perché contro l’Uruguay sarà durissima dopo che La Celeste ha rialzato testa e classifica con la doppietta decisiva del ritrovato Suarez contro l’Inghilterra. Perché Tabarez e soci sono sudamericani, abituati a un certo clima. Perché l’orario della partita di martedì sarà ancora infausto. Pareggiare ci metterebbe al riparo da una seconda eliminazione consecutiva al primo turno, allo stesso tempo ci consegnerebbe un ottavo di finale presumibilmente al cospetto della Colombia, in testa al Gruppo C e lieta sorpresa del torneo: i Cafeteros corrono come pazzi, Cuadrado è imprendibile, incontrarli con le premesse viste a Recife non lascia spazio ad un happy ending. Forse serpeggia troppo pessimismo, così come si è avvertito un ottimismo eccessivo all’indomani della vittoria su Hodgson: il “giusto mezzo” di cui Prandelli è paladino potrà essere la chiave giusta per raddrizzare barca e morale di tutti.

RISULTATI GARE DEL 19/20 GIUGNO:

GRUPPO C:

Colombia – Costa d’Avorio 2-1

64′ Rodriguez (C), 70′ Quintero (C), 73′ Gervinho (Cd’)

Giappone – Grecia 0-0

CLASSIFICA: Colombia 6, Costa d’Avorio 3, Giappone e Grecia 1

GRUPPO D:

Uruguay – Inghilterra 2-1

39′ e 85′ Suarez (U), 75′ Rooney (I)

Italia – Costa Rica 0-1

44′ Ruiz

CLASSIFICA: Costa Rica 6, Italia e Uruguay 3, Inghilterra* 0

GRUPPO E:

Svizzera – Francia 2-5

17′ Giroud (F), 18′ Matuidi (F), 40′ Valbuena (F), 67′ Benzema (F), 73′ Sissoko (F), 81′ Dzemaili (S), 87′ Xhaka (S)

Honduras – Ecuador 1-2

31′ Costly (H), 34′ e 65′ E. Valencia (E)

CLASSIFICA: Francia 6, Ecuador e Svizzera 3, Honduras 0.

* eliminata

GARE DI OGGI: Argentina – Iran (F), Nigeria – Bosnia (F), Germania – Ghana (G)

 

 

 


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