Chievo corsaro alla “Dacia Arena”. Udinese ko

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Inizia con una sconfitta interna il campionato dell’Udinese, costretta a cedere il passo ad un Chievo arrembante e sbarazzino che supera per 1-2 i padroni di casa friulani. Ad aprire le danze ci pensa al 15’ Roberto Inglese, abile a sfruttare di testa, un cross dalla bandierina del calcio d’angolo battuto da Birsa. La traiettoria non appare irresistibile ma ci mette del suo Scuffet, tutt’altro che esente da colpe. I gialloblù pigiano il piede sull’acceleratore ed addirittura sfiorano il raddoppio con Birsa, vera e propria spina nel fianco per la retroguardia bianconera, ma la sua conclusione termina abbondantemente alta sopra la traversa. L’Udinese si risveglia al 37’ quando trova la rete del pareggio con l’ex di giornata, Thereau, impeccabile nel capitalizzare al meglio un assist al bacio, proveniente dalla corsia di destra, effettuato da De Paul. Anche in questa circostanza, l’intervento da parte di Sorrentino, lasci alquanto a desiderare. Nella ripresa i veneti sferrano il colpo decisivo al 54’ grazie ad un’invenzione di Birsa che dalla trequarti lascia partire una conclusione ad effetto che si insacca sul palo più lontano. Rete da cineteca ma anche qui Scuffet, posizionato molto in avanti rispetto alla linea di porta, favorisce in qualche modo il prestigioso colpo balistico sfornato dal numero ventitre sloveno. Nei restanti minuti di gara la banda di Delneri tenterà di agguantare il pareggio, imbastendo una serie di manovre offensive non particolarmente prolifiche, mentre il Chievo, dall’alto del suo sistema di gioco collaudato e ben strutturato, rischierà il meno possibile, conservando fino all’ultimo il vantaggio ottenuto. Ciò che colpisce maggiormente della compagine gialloblù è l’esperienza accumulata nei vari reparti, in particolar modo in difesa dove i vari Sorrentino, Dainelli, Gamberini, Gobbi e Cacciatore sono elementi tutt’altro che alle prime armi, riuscendo a donare, di conseguenza, un elevato contributo nel fronteggiare con compattezza e acume i vari attacchi avversari. La squadra scesa in campo dal primo minuto ricalcava per dieci/undicesimi la medesima vista all’opera nella passata stagione, con l’unica differenza di Pucciarelli dall’inizio al posto del sempreverde Pellissier, sinonimo, questo, di un gruppo solido che si conosce alla perfezione. Intercettato dai microfoni dei giornalisti, Rolando Maran, tecnico dei clivensi, ha così commentato la vittoria ottenuta: “Meritarsi un successo su un campo così difficile fa piacere. Grande merito va dato ai ragazzi. Li vedo lavorare ogni giorno e sanno sempre stupirmi per l’impegno e per la voglia. Di certo conoscerci bene ci aiuta molto, ma è anche vero che in campo bisogna portare il giusto atteggiamento. E non è sempre facile ripartire con queste motivazioni”. Luigi Delneri, invece, spiega i motivi del ko subito, non lesinando elogi nei confronti degli avversari: “Noi siamo stati bravi a riprendere la partita pareggiando, ma il Chievo poi ha meritato la vittoria. Spero che dal mercato ora arrivi un giocatore per la corsia destra, oltre al recupero di Widmer. Comunque si possono cercare molti alibi, ma stasera ci sono state molte disattenzioni. Bisogna fare tesoro di questa partita per migliorare. In mezzo al campo eravamo un po’ scomposti e il Chievo ha fatto bene, soprattutto con Birsa in mezzo alle linee, e sono riusciti a sfruttare al meglio le uniche due occasioni della loro partita”.


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